Palermo: bloccato il conto corrente dell’AMAT, l’Azienda che gestisce il Tram?

29 febbraio 2016
La notizia la lancia il consigliere comunale di Forza Italia a Palermo, Angelo Figuccia. Si tratta di politico di lungo corso, un veterano di Palazzo delle Aquile, la sede del Consiglio comunale di Palermo. Ed è improbabile che metta in giro una notizia così grave senza avere contezza di quello che dice. I retroscena. E le precisazioni della presidente della III commissione consiliare, Luisa La Colla. La notizia è pesante, perché l’AMAT gestisce il Tram di Palermo
La notizia l’ha diffusa il consigliere comunale di Palermo, Angelo Figuccia, Forza Italia: “Stamattina abbiamo appreso del blocco del conto corrente bancario dell’AMAT. Pare che alcuni dipendenti, oggi in pensione, abbiano vinto una causa contro l’Azienda. E che questa sia debitrice nei loro confronti di alcuni milioni di Euro. Parrebbe, dalle indiscrezioni che abbiamo raccolto, che la causa in questione sia legata al mancato riconoscimento di livelli e retribuzioni forse dovuti”.
La notizia è stata diffusa da Figuccia mediante un comunicato stampa. E l’ha diffusa dopo che i consiglieri comunali della commissione consiliare che si occupa delle società controllate dal Comune hanno incontrato i vertici dell’AMAT. Lo stesso consigliere comunale precisa che domani i consiglieri comunali della commissione consiliare torneranno ad incontrare i vertici dell’Azienda che si occupa del trasporto pubblico delle persone a Palermo. “Mi auguro – conclude Figuccia – che domani qualcuno possa fare chiarezza su questa complessa e rischiosa questione”.
La notizia è molto grave. Perché l’AMAT – che già perde 8 milioni di Euro all’anno – gestisce da un mese le tre linee di Tram di Palermo. E di questo mezzo di trasporto pubblico parla la consigliera comunale del PD, Luisa La Colla:
“Trascorsi quasi due mesi dalla prima corsa del Tram – dice Luisa la Colla – cominciano a uscire fuori i primi malcontenti e soprattutto le prime problematiche sindacali, come il dato del 30 per cento in corse in meno da gennaio, come sottolineato recentemente da Cobas e Ugl”. Il riferimento è alle corse dei bus tagliati dall’AMAT, di fatto per far partire il Tram.
La consigliere comunale ribadisce la propria vicinanza ai tanti dipendenti dell’AMAT che hanno scioperato il 26 Febbraio scorso, coinvolgendo il ben 70 per cento dei bus e 9 Tram.
Anche Luisa La Colla – che è presidente della III commissione consiliare del Consiglio comunale (che si occupa, per l’appunto, delle società comunali) – ricorda che domani i consiglieri comunali incontreranno il presidente dell’AMAT, Antonio Gristina.
“Nonostante i proclami della Giunta – aggiunge Luisa La Colla – l’AMAT continua a essere caratterizzata da enormi difficoltà strutturali, organizzative e comunicative. Soprattutto da questo punto di vista, bisogna perfino evidenziare il fatto che sul sito dell’azienda del trasporto pubblico palermitano non è stata data alcuna comunicazione ai cittadini per prepararli ai disagi arrecati dallo sciopero: chi aggiorna il sito era in ferie o è stato un tentativo subdolo di disinformare sulla protesta?”
“Da presidente della III Commissione – conclude La Colla – mi accodo, infine, alle preoccupazioni del consigliere Figuccia circa le voci su un presunto blocco del conto corrente dell’AMAT, per via di un debito milionario della stessa nei confronti di alcuni ex dipendenti. Inoltre, è altrettanto grave il taglio delle linee che, nonostante tutte le lamentele le richieste, non sono mai state reintegrate. In attesa di saperne di più, ciò evidenzia come Palermo sia purtroppo orfana di un’azienda che possa e sappia gestire il trasporto pubblico come meriterebbe la quinta città più popolosa d’Italia”.
Aggiornamento ore 19,04 – Altro comunicato del consigliere comunale Angelo Figuccia:
“E’ davvero incredibile la faccia tosta del presidente dell’AMAT, Antonio Gristina, che, approfittando di una nota della CGIL, vorrebbe impedire ai consiglieri comunali di effettuare visite ispettive nelle sedi dell’azienda di via Roccazzo, come se ci fosse qualche scheletro da custodire negli armadi. Ma Gristina ha fatto male i suoi conti”.
“Stamattina – prosegue Figuccia – con i colleghi della III commissione consiliare ci siamo riuniti nei locali dell’AMAT, dopo la lettera inviata dalla Filt CGIL al presidente Gristina con la quale veniva contestata la presenza del consigliere comunale Orazio La Corte nella sede dell’AMAT. Un’incredibile intromissione nei poteri che l’articolo 54 dello Statuto del Comune di Palermo assegna ai consiglieri, tra i quali quello appunto di svolgere visite ispettive in tutti gli uffici sia del Comune che delle sue aziende partecipate. Gristina l’ha girata ai dirigenti Pasquale Spadola, responsabile dell’officina, Marcello Bartolone, capo del personale, e Paolo Piazza, che cura i rapporti industriali e sindacali della stessa Amat, sollecitando la registrazione degli ingressi dei consiglieri comunali dentro la sede di via Roccazzo. Un provvedimento che, nelle intenzioni di Gristina, dovrebbe limitare le visite ispettive dei consiglieri comunali, mentre il presidente dell’Amat deve preoccuparsi soprattutto di agevolare il lavoro dei miei colleghi e non cercando di mettere ostacoli risibili”.
“A questo proposito, nei prossimi giorni la III commissione consiliare si autoconvocherà proprio nelle sedi dell’AMAT, per testimoniare quanto sia importante che tutte le sedi di tale Azienda siano trasparenti e cristalline, senza alcuna zona d’ombra. I palermitani – conclude Figuccia – hanno il diritto di sapere tutto quello che avviene dentro gli uffici e le rimesse dell’AMAT, che, lo ricordiamo, costano milioni di Euro alle tasche di tutti i cittadini”.

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