Giletti (Rai 1): “In Sicilia crollano le autostrade e i dirigenti regionali che fanno”?

28 febbraio 2016

Nuovo miserabile attacco di Rai 1 alla Sicilia. La colpa dei crolli delle autostrade e dei treni che non ci sono sarebbe dei dirigenti regionali. Parola di quello scienziato che conduce l’Arena…

Ormai è un fatto assodato: Rai 1 si diverte a prendere di mira la Sicilia. Razzismo? Secondo molti sì, anche secondo noi. Non può essere una coincidenza che gli attacchi più beceri arrivino quasi sempre da queste rete. Ricordate, solo per citare un esempio, la vergognosa esibizione ad Unomattina di Carlo Panella? Quello che ha paragonato i Siciliani agli stupratori di Colonia? Ebbene, dopo il terremoto scatenatosi sul web, il conduttore si è scusato. Resta il fatto che non lo ha fatto la direzione di Rai 1, né ha sentito il bisogno di dare la parola a qualche siciliano per il sacrosanto diritto di replica. Insomma, ci siamo dovuti accontentare di Tiberio Timperi.

E abbiamo fatto male. Perché evidentemente si tratta di una linea che la rete ammiraglia della Rai continua a seguire. Non vogliamo complicarci la vita con gli input che potrebbero arrivare dalla politica che controlla la Rai. Con ogni probabilità, si tratta dell’esempio più eclatante di quella pubblicistica mediocre ed intrisa di pregiudizi in tema di Sud più volte denunciata dalla SVIMEZ (l’Associazione per lo Sviluppo dell’Industria nel Mezzogiorno). Però, siccome si tratta di servizio pubblico, abbiamo tutto il diritto di ribellarci.

Ebbene cosa è successo oggi? Massimo Giletti – noto ‘scienziato’ che conduce la trasmissione L’Arena – ha affrontato il tema dei dirigenti regionali in Sicilia. Sono troppi. Vero è. In studio anche Salvo Toscano di LiveSicilia, che ha dato i numeri, giusti. Sono troppi anche rispetto alle altre Regioni a Statuto speciale.

Il bello arriva ora. Giletti, in preda ad un fervore estatico, si eccita ed attacca: “Ma come è possibile che con tutti questi dirigenti avete le autostrade che vi crollano e le ferrovie che non funzionano? Ma, insomma! Se io fossi un siciliano mi arrabbierei…”.

Lo diciamo noi a Giletti cosa fa arrabbiare i Siciliani: certamente i troppi dirigenti. Ma ancora di più l’informazione venduta, gli attacchi strumentali, i deliri razzisti spacciati per notizie davanti a milioni di telespettatori. Ci fa arrabbiare che il servizio pubblico si presti a queste bassezze. Ci fa arrabbiare che si pretenda il pagamento del canone da una parte d’Italia che è continuamente diffamata.

Non solo. Ci fa arrabbiare, e quanto lo sa solo Iddio, che le Ferrovie dello Stato e l’ANAS, che sono società controllate dallo Stato, invece di investire in Sicilia, investano altrove anche con i soldi dei Siciliani. Mentre in Sicilia le autostrade crollano e i treni non ci sono. Ci fa arrabbiare che il Governo nazionale, da 150 anni a questa parte, abbia concentrato tutte le infrastrutture al Centro Nord e che il trend sia sempre lo stesso.

Che cosa c’entrano i dirigenti siciliani con l’ANAS e con le Ferrovie? L’imprinting culturale di Giletti pare essere quello di Pif, il menestrello della Leopolda che aveva dato la colpa dei ritardi dei treni in Sicilia all’Autonomia, anziché parlare della strafottenza delle Ferrovie dello Stato e dello Stato in generale nei confronti del Sud e della Sicilia.

Certo, per Giletti sarebbe difficile dire la verità sui veri responsabili del disastro infrastrutturale siciliano. Anche perché una parte di quei responsabili gli assicura lo stipendio.

Tacere, questo sì, sarebbe d’uopo….

Aggiornamenti. 

Intanto registriamo una presa di posizione degna di attenzione. E’ quella di Sergio Lima, responsabile della comunicazione di SEL che su Facebook scrive: “Sì, certo la Sicilia è terra di sprechi e malapolitica. Certo, dietro e dentro l’Autonomia si è costruito un sistema clientelare. Certo, la burocrazia della Regione siciliana è stata spesso un elemento di blocco per lo sviluppo. Tutte cose vere, ci mancherebbe. Ma quello che Giletti non ha detto e mostrato è altro. Ad esempio – scrive Lima – non si è detto dell’abbandono della rete ferroviaria da parte di Trenitalia, che non mi pare sia di proprietà della Regione. Non si è detto delle enormi responsabilità di ANAS sulla situazione della rete stradale in Sicilia. Non si è detto, ancora, dei tagli e dei fondi del PAC sottratti alla Sicilia da parte dello Stato centrale. E’ facile far finta che la colpa sia sempre di altri e di altro, caro Giletti. E così è anche facile prendersi applausi e telespettatori. Ma tu stasera torni comodo a casa, io devo farmi chilometri su statali franate e chiuse”. 

Dice la sua anche Sergio Tancredi, parlamentare regionale del M5S: “Evidentemente Giletti non sa che la gestione di autostrade e ferrovie è sotto l’egida dello Stato. Quindi farebbe bene a rivolgere i suoi infondati strali altrove. Difetti ne abbiamo tanti, ma non possiamo accollarci responsabilità che non sono nostre quando parliamo di disastro infrastrutturale siciliano ed in generale di tutto il Sud Italia “.

Interviene pure il professor Massimo Costa, leader di Siciliani Liberi che sul sito del movimento scrive, tra le altre cose: “Lungi da me difendere le rivendicazioni sindacali dei dirigenti regionali siciliani, sulle quali peraltro non mi sento così competente da dire chi abbia ragione o no quando Giletti attribuisce loro la competenza sul disastratissimo sistema di trasporti siciliano fa CATTIVO GIORNALISMO E PURA DEMAGOGIA. Cosa gli impedisce di toccare i poteri forti veri? Lo sa Giletti che le responsabilità di strade e ferrovie in Sicilia non sono della Regione ma di Anas e Trenitalia? E allora che c’entra la Regione? Perché non fa una bella inchiesta contro chi tratta la Sicilia come l’ultima delle colonie d’oltremare”?

 

Per approfondimenti:

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