Pippo Scianò: “La Sicilia è entrata in guerra: e il Parlamento siciliano che fa?”. La necessità di “aprire a Putin”

26 febbraio 2016

Intanto a Sala d’Ercole stanno zitti. Non parlano i deputati di maggioranza e non parlano quelli dell’opposizione. Il servilismo nei confronti degli americani è così radicato che i 90 deputati considerano normale che gli USA utilizzino la base militare di Sigonella per bombardare le postazioni dell’ISIS in tutto il Mediterraneo. Del resto, i 90 deputati, in queste ore, sono impegnati a dividersi le ‘spoglie’ del Bilancio regionale 2016. E a regalare al governo Renzi i soldi che lo Stato ci deve da decenni. Intanto Scianò invita l’Italia e la Sicilia ad aprire alla Russia di Putin

La Sicilia si trova in guerra senza che il popolo siciliano, senza che il governo Siciliano e, soprattutto, senza che il Parlamento siciliano sia stato preventivamente informato. Comincia così l’attacco che il leader storico degli Indipendentisti siciliani, Giuseppe ‘Pippo’ Scianò sferra alla politica siciliana di ‘ascari’ e al governo nazionale di Matteo Renzi. Di fatto – questo il ‘succo’ del ragionamento di Scianò – gli USA stanno utilizzando la base militare di Sigonella per lanciare i Droni contro le posizioni e le postazioni dell’ISIS, “in Libia ma anche altrove” mentre la politica siciliana sta a guardare.

In realtà succede di peggio. Mentre la base militare di Sigonella, in Sicilia, torna ad essere il punto di partenza di strumenti di morte, il Parlamento siciliano non solo non vede, non sente e non parla, ma è impegnatissimo a spartirsi quello che resta delle risorse di una Regione  allo sbando e derubata: non a caso, al primo punto della manovra economica e finanziaria 2016, c’è l’azzeramento di tutti i crediti che la Sicilia vanta verso lo Stato da lungi decenni.

Da decenni, infatti, non si è mai riusciti a trovare un’intesa con lo Stato, perché tante sono le manchevolezze e le violazioni nell’applicazione dello Statuto da parte dello Stato. Il bandolo della matassa l’hanno trovato il PD di Matteo Renzi e l’assessore-commissario all’Economia inviato in Sicilia, Alessandro Baccei. Che, in modo unilaterale, nel silenzio del Parlamento siciliano – di tutto il Parlamento: partiti di maggioranza e di opposizione – ha deciso di azzerare tutti i crediti che la Sicilia vanta – ribadiamo: da decenni – nei confronti dello Stato.

Tutti i crediti azzerati in cambio di un miliardo e 400 milioni di Euro!

In questo scenario c’è anche il silenzio del Parlamento siciliano sulla guerra. Con la Sicilia che è diventata, sempre di più, un obiettivo militare da colpire. E perché il parlamento siciliano tace? Lo vogliamo dire? Perché, così si sussurra, tanto ci sono gli americani del ‘premio Nobel per la pace’, Obama, a difenderci. Sì, dicono che l’uomo che negli ultimi anni ha portato la guerra in mezzo mondo, incasinando  fino all’inverosimile il Mediterraneo, ci difenderà. E se gli ascari silenziosi dovessero essere smentiti?

Scianò, sempre a proposito della guerra nella quale, di fatto, la Sicilia è stata trascinata, ricorda “che l’embargo nei confronti della Russia ha avuto effetti negativi sulla Sicilia, sia per l’import export, sia per il flusso del TURISMO, sia infine per i prodotti della FILIERA agroalimentare siciliana. Ricordiamo a tal proposito che la Sicilia (così come è avvenuto dal 1860 in poi) in ogni guerra che l’Italia decide di fare, ne paga – in tutti i sensi – i costi maggiori. Non è certamente una bella prospettiva, questa, considerando tutto quello che sta avvenendo nel mondo”.

“Ma abbiamo un’altra preoccupazione – prosegue il leader storico degli Indipendentisti siciliani – e cioè quella che la compagine europea, con i DRONI o senza i DRONI, senza l’aiuto della Russia di Putin e dello stesso Putin potrebbe andare incontro ad un altro di quei ‘fiaschi’, che hanno tragicamente contrassegnato gli interventi occidentali in Africa, nel Medio e nel Lontano Oriente, dal secondo dopoguerra in poi”. Chiaro il riferimento a Crispi con Adua e a Mussolini con l’Abissinia.

“È pertanto, opportuno e, riteniamo – prosegue Scianò – necessario stabilire con la Confederazione Russa nuovi rapporti di reciproca lealtà e di collaborazione in nome della pace e della sicurezza per tutta quanta l’Umanità. Dobbiamo altresì ribadire che è comunque una circostanza inquietante quella che vede la Sicilia coinvolta nella guerra e nei rischi di ogni tipo, con modalità e logiche che ci confermano la condizione coloniale della stessa Sicilia. Intendiamo: colonia non dichiarata, colonia di fatto ed interna allo Stato Italiano. Ma che … sempre colonia è. Con la conseguenza, appunto che sempre da colonia viene trattata. VERGOGNA!

Ma c’è di più. “DRONI USA che partiranno dalla base Siciliana di Sigonella – dice Scianò – faranno di fatto (ed ancora una volta) entrare nelle operazioni di sostegno alle forze belligeranti (se non direttamente in guerra) la Sicilia, così come già è avvenuto nel passato, con conseguenze inimmaginabili”.

“Contro la logica colonialista – prosegue il leader degli Indipendentisti siciliani – il Popolo Siciliano deve protestare e deve pretendere spiegazioni. Anzi: formali scuse dal Governo Italiano e dalla UE: e deve reagire”.

Per quanto riguarda l’Europa, tuttavia il Centro Studi Andrea Finocchiaro Aprile (AFA) dichiara la necessità e la validità di un progetto politico europeistico che valorizzi ed armonizzi le varie realtà geopolitiche e, in particolare, i bisogni e le aspirazioni dei Popoli e delle Nazioni che la compongono. Ciò anche nel rispetto delle tradizioni politiche e culturali dell’Indipendentismo Siciliano forte e puro.

“Ma ritiene – aggiunge Scianò – che l’Unione Europea oggi, continui ad essere poco rispettosa soprattutto del diritto all’indipendenza delle Nazioni e dei Popoli che sono stati inglobati negli Stati Dominanti. Ed è, quest’ultima, una scelta sbagliata che impedisce alla stessa Europa di assumere decisioni politiche di più ampio respiro e di dare un maggiore contributo alla pace, al progresso ed alla collaborazione con i Popoli di tutto il mondo”.

“Il DICTAT della UE contro il diritto all’AUTODERTMINAZIONE dei Popoli e soprattutto delle Nazioni abrogate  (e spesso inglobate in passato nei rispettivi stati dominanti con la violenza e con l’inganno) – conclude Scianò – è a dir poco ANACRONISTICO ed è in netto contrasto con i principi politici, giuridici e morali che nel secolo scorso avevano animato la nascita della Società delle Nazioni che successivamente portarono alla fondazione dell’ONU. Non aggiungiamo altro, anche perché riteniamo che al BUON INTENDITORE” bastino poche parole. ANTUDU!”.

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti