Sulle ZTL la Giunta Orlando ha già deciso: disparità di trattamento tra i cittadini di Palermo

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Questo nuovo balzello – che in realtà è una mezza tassa di circolazione abusiva e non una vera ZTL – crea una disparità di trattamento. Chi abita fuori dal perimetro delle due ZTL può decidere di non pagare; mentre chi vive dentro il perimetro delle due ZTL è obbligato a pagare. Ma tutto questo, si chiede un cittadino, non è “perversamente incostituzionale”? 

Scrive sulla sua pagina facebook Mauro Alcamisi, un bravo collega giornalista che vive a Palermo, supponiamo dentro il perimetro della ZTL (Zona a Traffico Limitato) che l’Amministrazione comunale di Palermo si accingerebbe a rendere operativa:

“Compro la mia auto con i miei soldi, pago la tassa di possesso della stessa con i miei soldi, sono tenuto ad assicurare, revisionare e mantenere la mia auto con i miei soldi. Pago uno sproposito per un litro di benzina o gasolio a causa delle innumerevoli accise. Devo persino posteggiare a mie spese e comunque pagare un pass annuale per evitare le multe. Compro la mia casa in zona centrale con i miei soldi, pago le tasse della stessa con i miei soldi, devo mantenere la casa con i miei soldi. Oggi l’Amministrazione comunale mi dice che con la mia auto non posso raggiungere la mia casa, né percorrere le strade limitrofe (paradossalmente nemmeno allontanarmi da casa mia) se non pago 100 € ancora?  Ma non vi sembra che ci sia qualcosa di perversamente incostituzionale e profondamente illegittimo in questo?”.

E’ un tema che riguarda migliaia e migliaia di palermitani che vivono dentro il perimetro di queste due mega ZTL – peraltro le più estese ZTL d’Europa! – che dovranno pagare, a prescindere, il nuovo balzello inventato dall’Amministrazione comunale di Leoluca Orlando e dell’assessore alla Mobilità, Giusto Catania, per foraggiare il Tram e, soprattutto, per risanare i ‘buchi’ delle società controllate dal Comune di Palermo. Mentre i cittadini che vivono fuori dal perimetro delle due ZTL potranno scegliere di non pagare: infatti, se decideranno che non entreranno con le auto dentro queste aree della città non pagheranno.

La soluzione che il Comune di Palermo intende adottare – alla fine per fare ‘cassa’ – crea un’oggettiva disparità di trattamento tra i cittadini palermitani: ad alcuni (cioè a coloro i quali abitano al di fuori del perimetro delle ZTL) viene data la possibilità, com’è giusto che sia, di non pagare a prescindere: perché chi non intende entrare in queste zone della città non ha motivo di pagare l’obolo di 100 Euro all’anno; ad altri cittadini si impone il pagamento di 100 Euro all’anno solo perché vivono dentro il perimetro delle due ZTL.

Siamo davanti a un ragionamento odioso, a una disparità insopportabile. Che è anche la spia di un’Amministrazione comunale che ha paura: paura che i cittadini palermitani, in massa, si rifiutino di pagare un balzello che, più che tutelare la città dall’inquinamento, sembra solo una nuova tassa di circolazione.

Le ZTL, per definizione, sono aree circoscritte delle città nelle quali si vuole limitare al minimo il passaggio delle automobili per ridurre drasticamente l’inquinamento prodotto dalle automobili. Il nuovo balzello che il Comune di Palermo sta provando a contrabbandare per ZTL prevedono il passaggio, a pagamento, della stragrande maggioranza delle automobili, con l’esclusione di quelle vecchie.

Il Comune sta solo cercando di fare ‘cassa’ secondo le ‘regole’ dettate dal governo Renzi: tassare a più non posso i cittadini (come potete leggere qui).

C’è anche una contraddizione. Ricordiamo che la Regione siciliana, anche se fra mille contraddizioni, sta provando a mettere a ‘dieta’ le proprie società collegate nelle quali operano circa 7 mila dipendenti. Ebbene, le società collegate del Comune di Palermo hanno 8 mila dipendenti, mille in più delle società collegate della Regione!

Gli introiti delle ZTL, checché ne dicano sindaco e assessore comunali di Palermo, serviranno – ammesso che la città non si ribelli – a pagare la gestione clientelare delle società comunali di Palermo dove abbondano i consulenti e i lavori affidati a soggetti esterni alle stesse società. Le società collegate del Comune di Palermo sono uno scandalo permanente che il Comune vuole mantenere non per fornire servizi ai cittadini, ma per questioni clientelari ed elettorali.

Che senso ha istituire le ZTL a Palermo per foraggiare le società collegate di questo Comune quando all’Assemblea regionale siciliana si deve approvare una manovra economica e finanziaria che, tra le altre cose, prevede tagli alle società collegate e la scomparsa di alcune società collegate?

Siamo davanti a due amministrazioni di centrosinistra – quella regionale di Rosario Crocetta e quella del Comune di Palermo di Leoluca Orlando – che adottano decisioni diametralmente opposte sulla stessa materia. Penalizzando, nel caso di Palermo, i cittadini. Con una disparità di trattamento tra gli stessi cittadini. Peggio di così la cosa pubblica non può essere amministrata!

In questo articolo potete trovare tutti gli sprechi e tutte le clientele che vanno in scena nelle società collegate al Comune di Palermo: AMAP, RESET, RAO, AMAT, SISPI

 

 

 

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  • C'è di più. Dire che questo balzello serva a coprire i costi del tram e che quindi costituisca, in un certo senso, un corrispettivo rispetto al tram, non ha completamente senso per un motivo evidente: perché il tram passa in quartieri lontanissimi dalla ztl! Per quel riguarda me, ad esempio, che risiedo in zona Politeama, il tram è come se non esistesse, letteralmente come se fosse in un altra città. In parole povere, i cittadini che risiedono nel mio quartiere devono pagare un costo che serve a finanziare un servizio reso ad altri cittadini, che abitano in altri quartieri, e che, paradossalmente, sono poi quelli che, in teoria, possono anche fare a meno di sottoscrivere e di pagare il pass!! Qualcosa non funziona nel ragionamento

  • Vogliamo considerare chi ci lavora??? In queste zone. Tutto il santo giorno.. xché non agevolare almeno sulle strisce blu!!! Come se ci vivessero! Anzi c viviamo!

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