L’ARS ieri sera: “In Sicilia non piove da tre mesi”. E oggi piove… Testa di capretto per la presidente dell’AMAP. Scintille tra Orlando e Vania Contraffatto

18 febbraio 2016

Cronache idriche siciliane. Palermo scopre che, quando a Sala d’Ercole dicono che manca la pioggia, oplà!, arrivano le piogge. Una testa di capretto trovata sotto la scrivania di Maria Prestigiacomo, la presidente dell’AMAP, la società che gestisce il servizio idrico a Palermo e in altri Comuni della provincia. L’occasione, per il sindaco del capoluogo dell’Isola, Leoluca Orlando, per attaccare l’assessore regionale con delega ad acque e rifiuti, Vania Contraffatto. Che risponde per le rime

L’acqua, in Sicilia, continua ad essere al centro del dibattito politico. Ieri sera, nella seduta dell’Assemblea regionale siciliana, si è parlato, ad esempio, della crisi dell’agricoltura. Che, in verità, è crisi d mercato, di disorganizzazione storica della Sicilia, con una Regione che utilizza la maggiora parte dei fondi europei destinati all’agricoltura non per sostenere il settore, ma per foraggiare amici & parenti. Ma il tema non è questo. Il tema è che ieri, a Sala d’Ercole, è stato detto e ribadino che in Sicilia “non piove da tre mesi”. Poche ore dopo – parliamo di stamattina – una sana pioggia sta accarezzato Palermo (del resto della Sicilia non sappiamo).

C’è una relazione tra quello che si dice all’Ars e quello che succede in Sicilia, almeno a Palermo? A quanto pare, sì. Per fare arrivare le piogge basta che durante una seduta di Sala d’Ercole si pronunci la formula magica: “In Sicilia non piove”, ed ecco che l’acqua arriva dal cielo abbondante. Perché non ‘brevettarlo’? L’Ars potrebbe fare finalmente qualcosa di utile…

Piogge a parte, c’è una notizia meno allegra: una testa di capretto trovata sotto la scrivania di Maria Prestigiacomo, la presidente dell’AMAP, l’Azienda del Comune di Palermo che gestisce il servizio idrico nel capoluogo dell’Isola e anche nei Comuni della provincia. La solidarietà a Maria Prestigiacomo è stata manifestata da tanti esponenti politici, dalla CISL alla parlamentare nazionale del PD, Magda Culotta, al capogruppo dello stesso PD al Consiglio comunale, a cominciare dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che ne ha approfittato per tirare un altro ‘siluro’ all’assessore regionale con delega all’acqua e ai rifiuti, Vania Contraffatto.

“Quanto tempo e cosa dovremo attendere – ha detto Orlando – perché vi siano atti e fatti conseguenti alle denunce che da anni ho, e in tanti abbiamo inoltrato, a tutte le autorità competenti per segnalare che su acqua e rifiuti in Sicilia si concentrano interessi privati, affaristici e mafiosi? Quanto tempo e cosa sarà necessario perché il Governo nazionale, il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, e il ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti comprendano che in Sicilia vi sono soffocanti interessi speculativi privati nel settore idrico e dei rifiuti? Quanto tempo e cosa sarà necessario perché si comprenda che in Sicilia, soprattutto su acqua e rifiuti, vi è una situazione di calamità istituzionale che vede al centro i comportamenti della Regione e di certi suoi assessori?”.

Pronta la replica dell’assessore Contraffatto:

“Le parole del sindaco Orlando provano inutilmente a infangare il mio operato di assessore e rappresentano un patetico quanto inutile tentativo di distogliere l’attenzione dei cittadini dai suoi disastri. Come amministratore e magistrato da sempre impegnato nel contrasto della criminalità organizzata, in ogni sua forma, non posso non esprimere solidarietà al presidente Prestigiacomo per il vile atto intimidatorio subito, ma questo non consente a nessuno, men che meno a un uomo dalla storia come quella di Orlando, di gettare ombre e sospetti sulla sottoscritta: anche solo instillare il dubbio che possa esserci una qualsiasi forma di connessione tra miei comportamenti e questo atto intimidatorio è una falsità, un atto di codardia politica ma soprattutto una infamia alla quale reagirò nelle opportune sedi”.

“Orlando ha ragione soltanto su una cosa – aggiunge l’assessore regionale -: nel settore dei rifiuti e dell’acqua, in Sicilia, si annidano interessi poco leciti ed è proprio contro questi che, sin dal mio insediamento, lotto ogni giorno, nonostante gli attacchi politici mirati di chi vorrebbe che non cambiasse nulla e di chi difende situazioni indifendibili per biechi obiettivi elettorali e personali. Se il sindaco di Palermo ritiene di avere qualche elemento a supporto della sua dissennata tesi vada alla Procura, altrimenti pensi ad amministrare Palermo e a risolvere almeno uno dei mille problemi che ha creato in tutti questi anni”.

“La città è sporca – precisa Vania Contraffatto – la differenziata è al palo, il Trattamento meccanico dei rifiuti in discarica è utilizzato al di sotto delle sue capacita’, i 70 mezzi acquistati dalla Regione per ‘Palermo Differenzia 2’ attendono ancora di essere immatricolati, l’impianto di smaltimento del percolato, autorizzato dalla Regione, non è mai stato realizzato”.

Quindi l’affondo dell’assessore regionale sulla gestione idrica: “L’AMAP fa ‘acqua da tutte le parti’ e perfino i Comuni che inneggiavano a Orlando per la gestione del servizio idrico adesso si ricredono e si tirano indietro, come dimostra il caso di Bagheria e Misilmeri, per non parlare degli assurdi ritardi nelle opere di depurazione che hanno portato il governo nazionale alla nomina di un commissario. Orlando pensa di essere perennemente in campagna elettorale? Bene, ma almeno lasci lavorare in pace chi tenta di risolvere i problemi della Sicilia”.

Ah, dimenticavamo: la Regione è amministrata da una coalizione di centrosinistra. Anche il Comune di Palermo è amministrata dal centrosinistra…

Foto tratta da ilragazzocoisognidistrutti.tumblr.com

 

 

 

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