I Nuovi Vespri in TV, appello ai Siciliani: “Uniamoci contro la malapolitica” (il Video)

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inuovivespri.it ha inaugurato una serie di interventi televisivi, in onda su Telerent, su temi caldi dell’attualità siciliana: ecco la prima puntata con una panoramica curata dal blog e l’intervento di Franco Busalacchi

Come vi abbiamo detto la settimana scorsa, inuovivespri.it ha inaugurato una serie di interventi televisivi, in onda su Telerent, su temi di strettissima attualità: i giovani, il fallimento della politica, l’economia allo sbando, il risveglio dell’indipendentismo siciliano, i tanti movimenti di protesta che nascono e muoiono per le divisioni, l’ascarismo, le bugie sull’Unità d’Italia e la necessità di un cambiamento che non non può non partire da un nostro personale impegno quotidiano e dal superamento di divisioni che sono figlie delle nostre debolezze e che fanno il gioco di chi ci tiene sotto scacco.

In questo primo video che vi proponiamo, andato in onda la settimana scorsa, una panoramica sull’attuale situazione siciliana e l’intervento di Franco Busalacchi, protagonista di questo blog, che parla delle ragioni storiche che spingono i Siciliani a non sentirsi ‘italiani’ e della necessità di una unione per cambiare le cose.

A breve vi aggiorneremo sugli orari di programmazione della seconda puntata. Buona visione!

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  • penso che sarà interessante e perciò proporrei di trattare, anche il tema dell'emergenza abitativa e dell'arroganza che definirei .... se potessi farlo ,di quel potere che tanto fanno finta di lottare. Orlando si sta procurando voti dando beni collettivi ad pseudo associazioni, tanto care a lui solo.

  • Uniti si, ma bisogna anche fare le distinzioni tra i vari movimenti indipendentisti: non voglio fare nomi ma, alcuni indipendentisti sono di ideologia puramente comunista e vorrebbero far diventare la Sicilia come una seconda Cuba. Altri sembrerebbero monarchici e forti sostenitori delle risorse fossili (il petrolio), e quindi vorrebbero far diventare la Sicilia come una sorta di califfato... Insomma bisogna anche fare i vari distinguo

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