Ars: finisce a legnate la seduta notturna della commissione Bilancio e Finanze

14 febbraio 2016

I nervi sono saltati al parlamentare del PD, Giovanni Panepinto, che è salito sui banchi per agguantare il deputato del Movimento 5 Stelle, Giorgio Ciaccio. La prontezza di spirito degli altri parlamentari ha impedito che la seduta si trasformasse in una rissa. I grillini hanno abbandonato la seduta per protesta. A quanto pare, tra i tagli operati dal governo Renzi e le ulteriori penalizzazioni che l’assessore Baccei sta imponendo alla Sicilia, i parlamentari della maggioranza non trovano la ‘quadra’ per spartirsi il poco che rimane…

Finisce a legnate la seduta notturna della commissione Bilancio e Finanze dell’Ars. Nel corso della discussione un deputato del PD, Giovanni Panepinto, è salito sui banchi e si è scagliato contro il deputato del Movimento 5 Stelle, Giorgio Ciaccio. Immediato l’intervento dei parlamentari presenti che, per fortuna, hanno evitato che la seduta della commissione si trasformasse in una rissa.

Ci sono troppi interessi per i pochi soldi a disposizione e questo evidentemente sta facendo saltare i nervi a qualcuno”, commentano a caldo i parlamentari grillini, che per protesta hanno abbandonato i lavori.
“Un atto incivile e gravissimo – dicono i Cinquestelle – che non può passare inosservato. Chiederemo ad Ardizzone (Giovanni Ardizzone, presidente dell’Assemblea regionale siciliana ndr) la sospensione del deputato, come previsto dal regolamento. Il decoro del ‘Palazzo’ va misurato con la civiltà dei comportamenti e degli atteggiamenti, non certo con i centimetri delle cravatte che si è costretti ad indossare da queste parti”.
“E’ stato – si legge in un comunicato diffuso alle quattro di stamattina dai parlamentari di Sala d’Ercole del Movimento 5 Stelle – l’episodio clou del clima di nervosismo che ha caratterizzato le sedute della commissione, che ha proceduto a rilento e secondo i tempi dettati dalla maggioranza, senza rispetto delle persone e dei tempi fissati dalla presidenza. Abbiamo aspettato in continuazione, per ore, i loro comodi e i continui rinvii, determinati, evidentemente, dalla ricerca di un possibile accordo per spartirsi, con emendamenti da quartiere, le esigue risorse. La responsabilità del PD, che ha ormai commissariato Crocetta, grande assente ai lavori, è ormai palese”.
Quindi ancora una battuta sul PD siciliano e, in particolare, sul gruppo parlamentare del Partito Democratico che con i nuovi ingressi degli ultimi mesi le ‘bocche da sfamare’ sono diventate tante: “Con l’ingresso dei molti cambia-casacca, imbarcati negli ultimi mesi, si è trasformato nel partito dei mille interessi personali”.

Che gli animi fossero tesi si era capito già ieri, quando alla richiesta di una conduzione più obiettiva della seduta, sono volati insulti nei confronti del Movimento 5 Stelle.
“Daremo battaglia in aula, anche perché questa disastrosa finanziaria, come sempre, serve solo a mettere qualche toppa qua e là, senza dare nulla di veramente concreto ai siciliani, in attesa delle riforme che il governo promette sempre, ma solo a parole”.

P.S.

Quello che sta succedendo in commissione Bilancio e Finanze, a Palazzo Reale, sede del Parlamento dell’Isola, è per metà tragico e per metà grottesco. Una seduta parlamentare che finisce a legnate, all’Ars, non è un fatto di tutti i giorni. E’ evidente che siamo davanti a una presidenza della commissione che, più che garantire il corretto svolgimento dei lavori parlamentari, garantisce una maggioranza composta da deputati di estrazione politica diversa che, confluiti nel PD, cercano di accaparrarsi le poche risorse finanziarie rimaste. E se qualcuno lo fa notare, finisce a colpi di sedia in testa. Scene incredibili.

Ma quello che è ancora più incredibile è che il presidente della Regione, Rosario Crocetta, non prenda parte ai lavori del passaggio parlamentare più importante della vita di un Parlamento: la discussione sulla manovra economica e finanziaria. Questa assenza non ha bisogno di alcun commento, perché si commenta da sé. 

Assistiamo, così, a un doppio commissariamento: Renzi e l’assessore all’Economia, Alessandro Baccei, che hanno commissariato la Regione siciliana; e i deputati del PD, compresi i ‘mercenari’ che hanno aderito non sappiamo se a questo partito o al solo gruppo parlamentare, che litigano in modo furibondo tra di loro per spartirsi i pochi ‘spiccioli’ rimasti, dopo che Renzi e Baccei hanno svuotato del ‘casse’ della Regione.

E che cosa fa il segretario regionale del PD, Fausto Raciti? Si occupa della casa di Bagheria del sindaco Cinquestelle, Patrizio Cinque, che sarebbe cresciuto in un’abitazione che il padre non avrebbe ‘sanato’. Invece di occuparsi dei 5 miliardi di Euro destinati all’agricoltura siciliana e in buona parte spariti nel nulla, invece di occuparsi di un governo nazionale che sta calpestando lo Statuto siciliano, Raciti si preoccupa e si occupa di un’abitazione abusiva, in un Paese – Bagheria – dove l’abusivismo edilizio, per un trentennio, è stato la regola e dove i mafiosi di grosso calibro avevano posto in questa città la propria dimora.  (g.a.)

AGGIORNAMENTO SULLA SEDUTA E SULL’AGGRESSIONE ALL’ON.CIACCIO

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