L’omicidio del piccolo Loris: “La madre è assolutamente innocente”

8 febbraio 2016

Lo sostiene lo psichiatra, Francesco Bruno, secondo cui la Procura di Ragusa avrebbe trascurato una perizia che ha rilevato la presenza di un uomo accanto alla mamma, Veronica Panarello, e alcuni elementi dell’autopsia. La morbosità mediatica che ha contrassegnato questo caso ha creato un clima di caccia alle streghe dove i sospetti hanno superato la verità?

Troppa fretta di trovare un colpevole? Le pressioni mediatiche, spropositate e sgarbate, hanno indotto gli inquirenti a giungere a delle conclusioni sbagliate? Parliamo del caso di Loris Stival, il bimbo ucciso a Santa Croce Camarina, nel ragusano, il 29 Novembre del 2014. Come sappiamo, ad essere accusata del tremendo omicidio è stata la madre, Veronica Panarello che per questo è in carcere.

Dubbi sulla sua colpevolezza non sono mancati, soprattutto, in quella parte – certo minoritaria- dell’opinione pubblica che non si è lasciata coinvolgere dal clima di caccia alle streghe registrato all’indomani del ritrovamento del corpo del piccolo.

Un dubbio che adesso diventa ufficiale. A dargli voce è uno psichiatra, il professore Francesco Bruno che intervistato da Mattino 5, ha parlato di una perizia informatica condotta sui video delle telecamere di sicurezza che avrebbero ripreso Veronica Panarello, diretta al canalone dove è stato abbandonato il cadavere del bambino, in compagnia di un uomo. Chi era?

E perché- si chiede il professor Bruno-  la procura di Ragusa non avrebbe chiesto contezza di questa evidenza? Non solo. Secondo l’esperto gli inquirenti avrebbero anche trascurato di valutare con attenzione la frattura cranica riportata dal piccolo Loris: “Cosa davvero l’ha causata? Nel cemento del canalone non vi era traccia dell’impatto […] e poi il sangue fuoriuscito dal naso del piccolo, è mancata un’indagine approfondita anche su questo fattore”. Si parla anche di lesioni nelle parti intime di Loris che potrebbero far supporre violenza (non è la prima volta che si parla di pedofilia). 

In questo quadro, Veronica Panarello sarebbe al massimo complice dell’occultamento del corpo di suo figlio, ma di certo non un’assassina, cosa che Bruno ha sostenuto ai microfoni della trasmissione “La storia oscura” su Radio Cusano Campus “Non si può parlare di infanticidio da parte di Veronica Panarello perché non ci sono elementi per sostenerlo”.

“Quando una madre commette un figlicidio di questo tipo ‒ ha detto il prof. Bruno ‒ c’è sempre un motivo molto netto, molto evidente. Qui non c’è. Non possiamo pensare che ad un bambino possa succedere una cosa del genere in modo casuale. I motivi vanno valutati considerando dov’è avvenuto il fatto, quali sono le dinamiche culturali e sociali delle persone in quel contesto, quindi cosa è avvenuto e perché le indagini hanno preso una direzione così netta senza precisi elementi. Alla luce di ciò per me Veronica Panarello è assolutamente innocente per la morte del figlio. Che poi possa essere entrata in questa logica difensiva con il fatto che lei stessa possa avere nascosto il corpo del figlio, va valutato con attenzione”.

Certo è che siamo dinnanzi ad un caso, come detto, in cui la morbosità mediatica ha giocato un ruolo tanto che Francesca Iurato, sindaco del paese, aveva parlato di clima da Grande Fratello’, citando il celebre romanzo di Orwell, “1984” e l’Ordine dei giornalisti aveva intimato i media ad evitare l’assedio e la spettacolarizzazione di una tragedia simile.

Che abbiano vinto i sospetti sulla verità?

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