Trasferimenti erariali alla Sicilia, Massimo Costa: “Il grande imbroglio della Ragioneria dello Stato”

3 febbraio 2016

Non solo ci rubano un sacco di soldi, ma hanno anche la sfacciataggine, come sottolinea il professore Massimo Costa, leader degli Indipendentisti siciliani, di far passare mediaticamente “notizie false e tendenziose”. L’ennesima dimostrazione che l’Italia, come scrive lo stesso Costa, è ormai “la Repubblica di Pulcinella”

La Sicilia riceve un sacco di soldi dallo Stato? A giudicare da quello che ha fatto sapere la Ragioneria generale dello Stato sembrerebbe proprio di sì. Sarebbe addirittura tra le prima Regioni italiane in termini di trasferimenti erariali da parte di Roma. Peccato che siamo davanti a una balla siderale. Una delle tante balle messe in giro dallo Stato, dall’occupazione che sarebbe cresciuta alla fiducia degli italiani per i consumi e invenzioni varie.

Ma soffermiamoci sui trasferimenti erariali alle Regioni del nostro Paese, dando la parola al professore Massimo Costa, leader di Siciliani Liberi, il movimento degli indipendentisti siciliani (parliamo degli indipendentisti siciliani seri, quelli non ‘Promessi sposi’ a Forza Italia).

“Impazza in questi giorni su tutti i quotidiani – scrive il professore Costa – una classifica dei trasferimenti erariali per Regione pro capite, diffusa dalla Ragioneria generale dello Stato dalla quale risulta che prima in classifica è la Provincia autonoma di Bolzano, seguono le altre Regioni a Statuto speciale, ultima delle quali la Sicilia, poi le Regioni a Statuto ordinario, dalle più piccole alle più grandi, con una leggerissima prevalenza del Mezzogiorno sul Nord, e a chiudere la Lombardia. Dati presi per oro colato dalla stampa nazionale”.

Secondo il professore Massimo Costa la classifica stilata dalla Ragioneria generale dello Stato è “falsa e tendenziosa”. 

“Sorvoliamo sul fatto che la stessa classifica tra le Regioni a Statuto ordinario – sottolinea il leader degli Indipendentisti siciliani – è inversamente proporzionale alla densità di popolazione e al reddito pro capite (ciò che è assolutamente fisiologico e normale in uno Stato civile), e concentriamoci sul fatto che il confronto tra le due classi di Regioni si basa su dati del tutto eterogenei ed è, quindi, metodologicamente scorretto”.

“Gravissimo – prosegue il professore Costa – che questa scorrettezza venga proprio dalla Ragioneria generale dello Stato, che dovrebbe essere l’ufficio custode della veridicità dei conti pubblici. La Ragioneria, infatti, conta come ‘trasferimenti’ i tributi erariali devoluti, cioè quelle tasse che le Regioni autonome trattengono sul proprio territorio per far fronte alle spese che lo Stato accolla loro e che invece sostiene direttamente nelle Regioni a Statuto ordinario”.

“Lo Stato quindi – dice ancora il leader di Siciliani Liberi – per mezzo della Ragioneria, fa finta di raccogliere quei tributi che non sono suoi e poi di distribuirli. Non sono quindi trasferimenti da altre Regioni a carico di tutta la collettività statale, come viene fatto passare nel messaggio, bensì tributi del tutto locali, nei quali lo Stato non c’entra proprio nulla”.

Per rendere ancora più chiara la scorrettezza operata dalla Ragioneria generale dello Stato, il professore Costa cita il seguente esempio: “E’ come se noi annettessimo l’Albania, sequestrassimo l’IRPEF degli albanesi, ne dessimo poi una parte al governo albanese (diventato Regione d’Italia) e dichiarassimo quella parte come trasferimento statale dell’Italia verso l’Albania”.

“Insomma un vero imbroglio degno della Repubblica di Pulcinella – commenta il leader degli Indipendentisti siciliani -. Per Siciliani Liberi è ora di finirla con questa disinformazione a senso unico, disinformazione che ormai ha assunto i contorni di un vero e proprio linciaggio quotidiano. Se la Sicilia fosse veramente un peso per l’Italia, che ci diano l’indipendenza una buona volta. Che se ne vadano! E poi vediamo chi mantiene chi…”.

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