Pianeta Arret: sono arrivati tanti cuffariani di Raffadali che ignorano il Critone di Platone…

19 gennaio 2016

Ricordate il pianeta Arret? Il luogo dove si fa l’esatto contrario di quello che dovrebbe essere fatto? Qui sono arrivati con un’astronave speciale i cuffariani che hanno applaudito Cuffaro che presentava il libro che parla del suo processo e della sua condanna

Ricordate il pianeta ArreT, quello dove tutto quello che c’è o si fa è l’esatto  contrario di quello che dovrebbe essere o dovrebbe farsi? Bene, oggi il pianeta si è arricchito di una folta rappresentanza di siciliani (ahimè, è proprio così) che a Raffadali, suo paese natale, ha “applaudito a scena aperta” l’ex presidente della Regione, Salvatore Cuffaro, che presentava un suo libro sul processo che lo ha riguardato.

Come ricorderete, Cuffaro ha scontato una condanna a 7 anni per rivelazione di segreto di ufficio e favoreggiamento alla mafia. Sono reati gravi, tanto più gravi in quanto commessi da un soggetto che, in quel momento, ricopriva  la più alta carica istituzionale della Regione più grande d’Italia.

Lo Stato, in nome del popolo italiano tutto, con l’eccezione, dunque, dei festeggiatori di Cuffaro, i quali, ovviamente, in quella sentenza e in quello Stato non si sono riconosciuti ieri, né oggi si riconoscono, ha giudicato e riconosciuto colpevole un uomo politico, ma una turba di suoi fedeli disconosce quel giudicato e in dispregio ad esso festeggia il reo che ha scontato la sia condanna.

Se le Leggi potessero parlare, come nel Critone di Platone, che cosa direbbero a questa gente?

“Voi ci mancate di rispetto perché mancate di rispetto ad una di noi, quella  che impone che le sentenze passate in giudicato siano sovrane e quindi, avendo voi onorato chi, in forza di una delle nostre sorelle, è stato condannato, ecco che voi disonorate quella legge e quindi tutte le altre leggi, quelle che vi  fanno nascere, crescere e vivere nella società. E dunque, forse che delle leggi si rispettano ed onorano solo quelle che convengono?”

Come può essere successo? Che gente è questa? Che speranze abbiamo di riscattarci,di diventare un Paese civile, se ci rifiutiamo di riconoscere e gratificare  chi lotta  per il progresso sociale e civile e ci riuniamo per disprezzare chi invece ci vuole tenere nella servitù e nella soggezione?

Chi ha festeggiato Cuffaro non ha capito o non vuole capire, o piuttosto a causa di una maledizione atavica non può capire che Cuffaro è la più raffinata incarnazione di un sistema nel quale ciò che è dovuto per legge lo si può ottenere solo come un regalo. Cuffaro ha costruito un sistema, cioè, in cui  a quanti sono titolari  di diritti, questi diritti vengono negati per poi essere   concessi soltanto a pochi eletti a titolo di grazioso regalo, cui deve corrispondere un ritorno in sede elettorale.

Esempio: io non opero per fare avere l’acqua alla tua comunità; poi di quest’acqua ne do una parte solo a chi me  la chiede. E questo vale per tutto, perché appunto è un sistema. Si diventa così  servi senza rendersi conto di essere schiavi .

Gente così non capirà mai di essere  vittima di  torti e soprusi incredibili come comunità allargata, come società, come corpo sociale, proprio a causa dei vantaggi   che, come singoli, alcuni hanno ricevuto e  ringrazierà per aver avuto in dono ciò che è suo. E fino a quando i siciliani, tutti i siciliani che capiranno questo non saranno  maggioranza nelle  piazze e nelle urne, la minoranza cuffariana e postcuffariana   vincerà  le elezioni e si ingrasserà.

 

 

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