Nadia Spallitta: “Sulle società del Comune di Palermo mi rivolgerò alla Corte dei Conti”

4 gennaio 2016

La politica e l’Amministrazione pubblica, in Sicilia, sono strane. Si discute di eliminare le società collegate alla Regione perché, con 7 mila dipendenti, costerebbero troppo. Poi si scopre che il Comune di Palermo – che non ha un Bilancio meno disastroso di quello della Regione – ha in ‘pancia’ società con circa 8 mila dipendenti. E punta ad assumerne ancora! Parliamo di questi e di altri ‘misteri’ con la vice presidente vicaria del Consiglio comunale, Nadia Spallitta. Che, sulla gestione poco ‘trasparente’ di tali società, porrà tale questione alla magistratura contabile

Nei giorni scorsi abbiamo letto il seguente comunicato stampa diffuso da Nadia Spallitta, vice presidente del Consiglio comunale di Palermo:

“Dopo anni di attesa non privi di disagi per la collettività credo che sia finalmente importante dare il via al Tram, mezzo di trasporto utile e necessario, che dovrebbe rappresentare la normalità come in tutte le città, ma che invece a Palermo viene vissuto e proposto come un evento straordinario. Non posso che esprimere la mia viva soddisfazione per l’inaugurazione del Tram, ma rimangono forti le mie perplessità sul collegamento che l’Amministrazione ha fortemente voluto tra gestione del Tram e introduzione di nuove e pesanti tariffe per i cittadini e sul metodo poco democratico di presentare tardivamente, e a ridosso delle festività natalizie (approvazione dopo circa due anni, il 24 dicembre, di un atto tanto importante). Si rischia, tra l’altro un ‘effetto boomerang’ in quanto l’AMAT non potrà procedere ad accertare e riscuotere alcuna tariffa senza la previsione nel Bilancio comunale”.

“L’introduzione di tariffe connesse con la previsione di ZTL all’interno del contratto di servizio Comune-AMAT – prosegue la vice presidnete vicaria del Consiglio comunale di Palermo – non può produrre a mio avviso nessun effetto immediato sui cittadini dal momento che il contratto riguarda obblighi reciproci tra l’Amministrazione e l’azienda partecipata. Le tariffe, inoltre, necessitano di un apposito regolamento (che il Consiglio non ha mai votato) e devono essere tra l’altro approvate prima del Bilancio ‘di previsione’, rappresentandone anzi un allegato indispensabile per lo stesso Bilancio. Invece le tariffe relative alle ZTL non sono supportate da alcun regolamento e soprattutto sono state introdotte dopo la votazione del Bilancio, e come tali non possono produrre alcun effetto immediato. A mio avviso, pertanto, nessuna variazione delle tariffe esistenti (per esempio relative a parcheggi e zone blu) può essere imposta ai cittadini prima dell’approvazione del prossimo Bilancio 2016″.

“Inoltre – leggiamo sempre nel comunicato di Nadia Spallitta – il contratto di servizio appare in evidente contrasto con lo stesso Piano generale del traffico urbano (Pgtu), approvato nel 2013 dal Consiglio, e per il quale, in una fase di prima applicazione, doveva essere prevista eventualmente una sola ZTL (quella relativa al centro storico), mentre il contratto di servizio sembra riferirsi ad un’area molto più vasta e che riguarda anche la ZTL 2 (o “B”). Ritengo che il contratto di servizio non possa modificare il Pgtu, per cui le tariffe per la zona B, finché non viene rivisto il Pgtu, non sono in ogni caso dovute. Inoltre, sempre in sede di Pgtu, era stata imposta l’adozione, con un mio emendamento, di misure rivolte all’abbattimento delle barriere architettoniche e all’istituzione di parcheggi gratuiti, zone bianche e zone rosa. Anche di questa previsione sembra non esserci traccia nel contratto di servizio con AMAT”. .

“Da ultimo – conclude il comunicato di Nadia Spallitta – si osserva che, inverosimilmente, il nostro Pgtu non prevede neanche il sistema tranviario, ed anzi esiste un mio emendamento che invitava la Giunta già nel 2013, in sede di redazione del Put – provvedimento che non mi risulta sia stato adottato – a introdurre il sistema del Tram per armonizzarlo, più in generale, con il piano della mobilità cittadina. Credo, infine, che i cittadini abbiano numerosi elementi per presentare un ricorsi vittoriosi contro le tariffe della ZTL, e da questo punto di vista ritengo che l’Amministrazione sia stata poco prudente e stia mettendo seriamente a rischio non solo la stessa funzionalità del Tram, ma anche, più in generale, la regolare organizzazione dell’AMAT”.

Mentre Nadia Spallitta diffondeva questo comunicato che fa chiarezza sull’inghippo delle ZTL che il Comune di Palermo vorrebbe appioppare ai cittadini (sulle quali anche Confesercenti ha manifestato dubbi), in Consiglio comunale, a Capodanno, iniziava un dibattito un po’ bizzarro su un argomento ancora più bizzarro: le possibili, nuove assunzioni nelle società controllate dal Comune di Palermo: AMAT, RESET, AMAP, RAP, SISPI. Un dibattito che si è concluso con l’approvazione di una delibera sulle società controllate dal Comune di Palermo.

Così abbiamo deciso di farci raccontare come stanno le cose dall’avvocato Nadia Spallitta, esponente del PD, una donna impegnata in politica che le cose le racconta per quello che sono.

“Intanto – ci dice la vice presidente del Consiglio comunale di Palermo – la delibera approvata dal Consiglio comunale non affronta solo il tema delle nuove, possibili assunzioni. Si tratta di una delibera di indirizzo che nasce da una precisa richiesta della Corte dei Conti, che chiede una razionalizzazione di tali società e un contenimento dei costi”.

Scusi, ma come si concilia il contenimento dei costi con le possibili, nuove assunzioni di personale?

“La delibera approvata dal Consiglio comunale è di indirizzo. E affronta vari aspetti della vita delle società partecipate, dalla mobilità interna del personale all’eliminazione del divieto di nuove assunzioni. Ma, lo ribadisco, è un semplice atto di indirizzo”.

Quanti sono i dipendenti delle società collegate del Comune di Palermo?

“Che io sappia circa 8 mila”.

Ci sta dicendo che le partecipate del solo Comune di Palermo hanno più dipendenti delle società partecipate della Regione, che sono circa 7 mila?

“Guardi, io questi raffronti non li conosco”.

Quanto costano alla collettività palermitana le società controllate dal Comune?

“Circa 300 milioni di Euro all’anno”.

Avete un quadro economico e finanziario di queste società?

“Purtroppo no. Possiamo solo contare su dati parziali”.

Scusi, ci sta dicendo che il Consiglio comunale, a Capodanno, si è occupato del futuro delle società collegate senza conoscere i dati economici e finanziari di queste società?

“Questo non è un nuovo argomento. Purtroppo non abbiamo i documenti contabili e di programmazione di queste società. Riusciamo solo ad avere informazioni frammentarie”.

Ma in queste condizioni non è difficile, per il Consiglio comunale, esercitare l’attività di controllo?

“Certo che è difficile. Come ho più volte detto e ribadito, questa poca chiarezza mi sembra un fatto grave. Ho già messo in mora l’Amministrazione comunale. Sto predisponendo un’interrogazione e una nuova messa in mora ai sensi dell’articolo 328 del Codice penale”.

Non è il caso di coinvolgere anche la Corte dei Conti?

“Credo proprio che sia il caso. Trasmetterò gli atti alla Corte dei Conti e chiederò un’audizione”.

Ma perché il Consiglio comunale di Palermo discute e vota su atti così importanti a fine anno o a Capodanno? La convenzione tra Comune e AMAT doveva essere approvata prima della fine del 2015 per evitare di ricorrere a un bando pubblico, così come prevedono i regolamenti europei a partire da quest’anno. Insomma, bisognava salvare l’AMAT con la scusa (e con i soldi) del Tram. Ma perché la delibera sulle società partecipate l’avete discussa a Capodanno?

“E’ quello che mi chiedo anch’io. Se proprio la debbo dire tutta, trovo anomalo che la questione Tram sia stata discussa e approvata prima di Natale. Si poteva fare prima. Trovo anomalo convocare il Consiglio comunale a Capodanno per le società partecipate. Siamo davanti a una violazione del confronto democratico”.

Sa, dal Tram alla delibera sulle società partecipate del Comune, abbiamo la sensazione che la Giunta comunale di Leoluca Orlando stia amministrando la città con il sostegno di Forza Italia. Il tutto con l’avallo di Rifondazione comunista, che in Giunta può contare su due assessori…

“Questo lo sta dicendo lei. Quello che io posso dire è che l’attuale Amministrazione comunale di Palermo – e questa è una mia opinione – stia rinnegando i valori della sinistra. E’ un’Amministrazione poco trasparente, su questo non credo ci possano essere dubbi”.

Ma è vero che le licenze commerciali vengono rilasciate anche per dare una mano agli extracomunitari?

“Di questo non ho le prove. Su questo tema molto delicato ho presentato un’interrogazione. Da dove risulta che, su circa trecento licenze commerciali rilasciate dall’Amministrazione comunale, una cinquantina riguardavano gli extracomunitari. Altro non so”.

 

 

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