Tram a Palermo, ragazzi i primi giorni sono stati un delirio!

1 gennaio 2016

Non è il nostro giudizio. Lo desumiamo dai racconti di cittadini che si sono trovati sul Tram, o in strada ad osservare scene tragicomiche. Per non parlare delle macchinette che non danno il resto. O dei due Tram che si sono ritrovati sullo stesso binario, viaggiando in direzioni opposte… Insomma, dall’AMAT grande professionalità e, soprattutto, organizzazione…

Abbiamo raccolto qualche testimonianza sul nuovo Tram di Palermo inaugurato in pompa magna alle presenza di tante ‘autorità’: il Ministro Graziano Delrio, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, deputati e via continuando. In questi due-tre giorni i commenti su facebook non sembrano molto positivi. Leggiamoli.

Salvo Volo:

“Prima esperienza POSITIVA in TRAM! Decido di portare in miei figli a fare un giro sulla linea CEP! Partiamo da Notarbartolo… Tempi di attesa per la linea 3 circa 40 minuti, saliamo e in via Leonardo da Vinci un tizio vomita! Un delirio!

Al capolinea il macchinista ci fa scendere dicendoci che questa linea ha l’inconveniente della manovra che va fatta senza passeggeri! Fatta la manovra il tram va in FUORI SERVZIO e va in rimessa per garantire la pulizia della carrozza vomitata! In questo momento del 31 dicembre 2015 siamo al CEP e sembra di essere in mezzo ai bombardier… di Beirut! C’è da tremare…i ns amici palermitani del CEP sparano al vecchio tram…ehm… Anno! Felice 2016! Comune di Palermo! Sindaco Orlando e Assessori!

Sempre su facebook leggiamo un lancio dell’ANSA:

“A Palermo 48 delle 53 macchinette distribuite alle fermate del Tram, inaugurato ieri dal ministro per le Infrastrutture Graziano Delrio e dal sindaco Leoluca Orlando, non danno il resto. Il ticket costa 1 euro e 40 centesimi, ma se l’utente inserisce 2 euro non riceverà i 60 centesimi dovuti, così come se inserisce 1 euro e 50 cent non otterrà i 10 cent di resto. Dall’AMAT, la società pubblica che gestisce il servizio del Tram, spiegano che macchinette che rilasciano il resto sono soltanto 5, posizionate nei capolinea del Tram. Il Tram è costato 322 milioni di euro, 87 mln a carico della città di Palermo che ha acceso un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti, il resto sono fondi dell’UE e dello Stato.

“Sì, le macchinette alle fermate del Tram non danno resto, è un problema sentito: da gennaio lavoreremo nella direzione di risolverlo e fornire un servizio più flessibile, che per il momento ha un limite”, dice il direttore di esercizio del servizio tram Palermo dell’AMAT, Gianfranco Rossi che aggiunge: “L’AMAT ha oltre 500 punti di rivendita di tutti i titoli di viaggio e quindi gli utenti possono acquistarli nei rivenditori autorizzati”. Poi sottolinea che “le macchine fanno parte del progetto, sono state fornite in questo modo dal consorzio di imprese Sis, che ha costruito l’opera, la gestione delle macchinette, come prevede il contratto, è affidata alla società Global service e ha durata quadriennale”.

Insomma, le macchinette si ‘ammuccano’ il resto e il problema è “sentito”, dicono all’AMAT. Ma va?

Vito Crimo, ancora facebook, commenta i due Tram bloccati che, inspiegabilmente, si sono trovati sullo stesso binario: uno che andava verso il quartiere CEP e l’altro che andava in direzione opposta: immagini immortalate nella rete…

“Ieri a Palermo è stato inaugurato il Tram. Dopo anni di devastazione della città, di disagi, di soldi spesi… guardate la perla che ci regalano al primo giorno di servizio: due mezzi che si incrociano sullo stesso binario, e rimangono fermi uno di fronte all’altro. Come è possibile? Quale tecnologia ultra moderna avranno mai usato?

La macchinetta che emette i biglietti non dà il resto. Quella che li oblitera non funziona (con tanto di avviso scritto: “Non funziona”). Ad una fermata il Tram si spegne e l’autista fatica a farlo ripartire. Accanto i marciapiedi sono strettissimi, e non oso immaginare il putiferio che genereranno quando ricominceranno le scuole e gli studenti si affolleranno alle fermate.

Questa la mia esperienza, e siamo solo al primo giorno. Forse sarebbe stato sufficiente impiegare tutte le risorse per un ammodernamento del parco autobus, per aumentare le corse, per adottare mezzi più ecologici, per potenziare la tecnologia di bordo e il controllo dei biglietti, per rendere più dignitose le fermate, per introdurre paline elettroniche che comunicano i tempi di attesa tramite controllo via gps. Tutti interventi sicuramente più rapidi, economici ed efficaci. Ma si sa, il buon senso non alberga nei nostri amministratori. Che volete farci… Ci sarebbero stati pochi appalti e speculazioni limitate. Vuoi mettere un bel Tram nuovo di zecca? Anzi due, fermi sullo stesso binario l’uno davanti all’altro”.

Stella Pucci di Benischi, sempre su facebook:

“Ieri ore 18.30 fermata del Tram di via Notarbartolo, traffico allucinante, Tram acceso in attesa di partire. Ad un certo punto si vede un taxi che si immette sui binari del Tram e comincia a salire di corsa vero via Leonardo da Vinci sempre sui binari! Emoticon unsure. Ma io dico, siamo una città matura per il Tram? La vedo male….. e al taxi avrei ritirato la licenzaaa!”.

 

 

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