Crocetta vuole stabilizzare tutti i precari. E i giovani siciliani laureati? Si arrangino

24 dicembre 2015

Questa è la ‘filosofia’ del presidente della Regione, Rosario Crocetta, e dei partiti che lo sostengono, PD in testa. Prima i precari ‘assoldati’ da politici e sindacati in cambio di voti. Chi ha frequentato bene il Liceo e l’Università o si arrangia o emigra. Il risultato è una pubblica amministrazione con personale raffazzonato, poco preparato: insomma l’attuale Regione siciliana e i Comuni dove i vincitori di concorsi si contano sulla punta delle dita!

Siamo a Natale, ma per il presidente della Regione, Rosario Crocetta, fa rima con Carnevale quando, si sa, ogni scherzo vale. E deve trattarsi di uno scherzo del governatore dell’Isola la doppia notizia riassunta nel titolo del Giornale di Sicilia on line: “Regione, stipendi a rischio. Crocetta: stabilizzerò i precari”. Domanda: ma se non ci sono i soldi per pagare gli stipendi con quali soldi dovrebbero essere stabilizzati i precari? Mistero…

Andando dietro a Crocetta si imparano tante cose. Leggiamo sempre sul Giornale di Sicilia e sempre a proposito dei precari: “Sono assicurate risorse per dieci anni e una norma obbliga i Comuni a stabilizzarli entro il 2018. Chi non lo farà pur avendone la possibilità subirà un taglio dei finanziamenti pari al 30%”.

Ma dove sarebbero le risorse finanziarie assicurate “per dieci anni” se nella manovra 2016 che l’Assemblea regionale siciliana deve ancora iniziare ad esaminare (noi già in questo articolo di un mese fa abbiamo scritto che l’esercizio provvisorio sarebbe stato l’epilogo inevitabile) mancano un miliardo e 400 milioni di Euro (e forse più). Ripetiamo: mancano un miliardo e 400 milioni di Euro e non 500 milioni di Euro come cerca di far credere l’assessore all’Economia, Alessandro Baccei!).

Altro passo dell’articolo del Giornale di Sicilia: “La legge oggi prevede di indire i concorsi e riservare solo la metà dei posti alla stabilizzazione, ma Crocetta spera di consentire ai sindaci di assumere subito il personale in pianta organica rinviando i concorsi”. Insomma, i soldi non ci sono, ma il presidente Crocetta vorrebbe non applicare la legge che, dopo trent’anni di precariato, dovrebbe consentire ai giovani di partecipare ai concorsi pubblici, secondo quanto prevede la Costituzione italiana.

Ma Crocetta – che, lo ricordiamo, è un esponente del PD – non vuole i concorsi. Vuole stabilizzare i precari. Ciò significa che i giovani siciliani che hanno studiato con profitto al Liceo e si sono laureati, magari con voti alti (nonostante le ‘intelligenti’ considerazioni del Ministro del Lavoro, Poletti, sulla laurea), non avranno la possibilità di entrare nella pubblica amministrazione con i concorsi.

Da qui il nostro invito ai giovani che oggi siciliani che oggi frequentano le università e ai giovani siciliani già laureati: le parole del presidente Crocetta sono la testimonianza che il suo governo lavora contro di voi: e contro di voi lavorano anche i partiti che lo sostengono. Perché i precari che verranno stabilizzati, alla fine, ruberanno a voi la possibilità di entrare nella pubblica amministrazione con un concorso pubblico, secondo quanto prevede la Costituzione.

Dunque, non votate per Crocetta e per i partiti che lo sostengono! Lo dovete fare per voi, per il vostro futuro. Ma anche per tutti i siciliani che non ne possono più di subire una pubblica amministrazione fatta, in buona parte, di gente raffazzonata che non ha mai superato un concorso pubblico!    

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