La ‘lunga guerra’ di Patrizia Monterosso e Rosario da Gela contro gli animali del Parco d’Orleans

14 dicembre 2015

Circa 120 carpe sono già morte. Ma restano gli altri animali da decenni ospitati nel Parco d’Orleans di Palermo. Patrizia & Rosario sono riusciti a dare scacco alla famiglia Lauricella (che da decenni accudisce a tali animali). Sono riusciti ad ottenere dalla Giustizia il trasferimento degli animali all’Istituto Zootecnico. C’è un piccolo ‘problemino’: l’Istituto Zootecnico è al verde… Che mangeranno gli animali? Brioche…

Ci sono cose incomprensibili, nella pubblica amministrazione. Con risvolti che non sempre è facile decifrare. Che dire, ad esempio, della ‘guerra’ scatenata dalla presidenza della Regione siciliana made in Rosario Crocetta contro gli animali del Parco d’Orleans?

Da quando si è insediato, il governatore le ha provate tutte per gettare fuori dai giardini di Palazzo d’Orleans gli animali che la famiglia Lauricella accudisce da due generazioni. Tutti i presidenti della Regione che si sono succeduti dalla seconda metà degli anni ’50 del secolo passato ad oggi non hanno trovato nulla da dire sulla presenza di questi animali. Con il passare degli anni, anzi dei decenni, Palermo aveva acquisito, di fatto, un piccolo zoo. Uno zoo a disposizione, soprattutto, dei bambini. Ma adesso…

Ma adesso – anzi, per essere precisi, da tre anni, da quando Crocetta si è insediato – lo zoo del Parco d’Orleans è stato preso di mira. Sembra che non piaccia alla segretaria generale della presidenza della Regione, Patrizia Monterosso. Insieme, Crocetta e la Monterosso, le stanno studiando tutte per sbaraccare lo zoo. Attualmente è in corso una causa tra la famiglia Lauricella e gli uffici della Regione. E sembra che, finalmente, il governatore e la sua solerte ‘Piera delle Vigne’ siano riusciti ad avere la meglio.

Ed è anche logico: l’ala ‘gelida’ del governo Crocetta si è posata su tutti i settori dell’Amministrazione regionale. Ovunque il governatore e i suoi assessori hanno fatto danni. Hanno massacrato la Formazione professionale. Ridicolizzato le politiche attive per il lavoro (si pensi alla baraonda tra l’ex assessore Nelli Scilabra e l’ex dirigente generale, Anna Rosa Corsello). Ha bloccato gli appalti pubblici. Ha dato il via libera alla distruzione dell’ambiente (si pensi al Muos di Niscemi definito “strumento di pace” e le trivelle in mezze al mare e in terra accolte a ‘cosce aperte’ dal governo Crocetta, presidente dell’unica Regione italiana a non proporre ricorso presso la Corte Costituzionale).

La lista è lunga. Crocetta ha mandato a carte quarantotto almeno la metà e forse più dei fondi europei destinati alla Sicilia. Ha fatto scomparire l’industria. Ha affossato l’agricoltura e, adesso, sta provando ad affossare i GAL. Ha abbandonato le strade provinciali. Le autostrade siciliane fanno letteralmente schifo (e qui il ‘merito’ il governo Crocetta lo deve dividere con l’ANAS: a ciascuno il suo). Ha fatto a pezzi la sanità pubblica sbaraccando servizi e posti letto, proseguendo con il bluff del precedente governo di Raffaele Lombardo in materia di medicina del territorio che somiglia ai sommergili che Mussolini mostrava a Hitler…

Rosario da gela si è fatto rubare decine di miliardi di Euro dal governo Renzi (a tal proposito, ha firmato anche un accordo truffaldino facendosi ‘soffiare’ da Roma oltre 5 miliardi di Euro). Ha fatto scomparire le Province. E ha incasinato i Comuni. Ha riempito la Sicilia di discariche fuori legge e, grazie alla ‘collaborazione’ con il sindaco di Agrigento – questa è una notizia ‘fresca’ – è riuscito persino a sbaraccare la raccolta differenziata nella stessa Città dei Tempi. In più, ha ridotto il Bilancio della Regione a un’aporia finanziaria. E si appresta a incasinare i forestali e,se tutto filerà liscio, a far dare il ben servito aii precari degli enti locali. E tanto altro ancora.

Volete che gli unici a farsela liscia dovrebbero essere proprio gli animali di Palazzo d’Orleans? Giammai! A quanto si racconta, alla famiglia Lauricella sarebbe stato recapitato lo sfratto per tutti gli animali. Con tanto di provvedimento firmato dai rappresentanti della Giustizia. In realtà, anche su questo punto, è andato in scena un batti e ribatti. Perché per sfrattare gli animali di Palazzo d’Orleans la Regione deve indicare dove questi animali debbono essere ricoverati.

A questo punto va in scena un piccolo ‘giallo’. La Regione ha proposto di ricoverare questi animali presso l’Istituto Zootecnico. Il problema è che, da circa sei mesi, i dipendenti dell’Istituto Zootecnico della Regione siciliana leccano la sarda grazie ai tagli del governo Renzi avallati dai ‘medici di Cristo’ del PD siciliano.

Da qui una domanda: chi ha disposto il trasferimento degli animali dal Parco d’Orleans all’Istituto Zootecnico sa che lo stesso Istituto Zootecnico è da circa mesi senza soldi? Chi dovrebbe assistere gli animali? Cosa dovrebbero mangiare? Brioche? La dottoressa Monterosso come la regina di Francia, Maria Antonietta d’Asburgo Lorena?

Insomma, ‘sti animali di Palazzo d’Orleans non sono molto fortunati. Perché – questo bisogna riconoscerlo – nella fase di furore ‘catabolico’ Rosario da Gela è imbattibile. Pronto accomodo, la scorsa estate sono già morte circa 120 carpe. Non carpe qualunque, ma pesci particolari dal costo di 2 mila Euro cadauna (anche su questo sarebbe in corso una causa). Le carpe sarebbero passate a miglior vita durante il cambio dell’acqua. Storia un po’ incredibile ma vera.

Restano gli altri animali. Faranno la fine delle carpe e dei dipendenti della Formazione professionale?

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