Ipse dixit/ Cuffaro: “Io ho pagato, altri no”

13 dicembre 2015

Al di là della discutibile campagna di ‘santificazione’ che ha preceduto la sua scarcerazione, resta il politico italiano che ha scontato la  pena più lunga e l’unico politico siciliano ad avere pagato per un sistema dove bianco e nero si confondono facilmente. 

L’ex Presidente della Regione siciliana, Toto’ Cuffaro, da qualche ora è un uomo libero. Ha lasciato il carcere romano di Rebibbia ed è diretto a Raffadali, in provincia di Agrigento, dove lo attende la sua anziana madre.

In cella è rimasto per 4 anni e 11 mesi. Condannato a 7 anni per favoreggiamento alla mafia, ha visto ridursi la condanna grazie all’indulto di un anno per i reati “non ostativi” e lo sconto di un mese e mezzo ogni sei per buona condotta.

Al di là della discutibile campagna di ‘santificazione’ che ha preceduto la sua scarcerazione, resta il politico italiano che ha scontato la  pena più lunga e l’unico politico siciliano ad avere pagato per un sistema dove bianco e nero si confondono facilmente.

Ed è, infatti, lui lo dice subito:  “Certo ho fatto degli errori. Non mi voglio nascondere. In tanti abbiamo fatto gli stessi errori, di conoscere persone. Io li ho pagati, gli altri no,- dice Cuffaro- e non si capisce perché”.

E su questo nessuno può dargli torto.

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