Bacciata la norma salva precari di Faraone: e come mai?

2 dicembre 2015

La cosa divertente di questi esponenti del PD è che per sputtanarli non bisogna fare niente, solo lasciarli agire…E così anche gli annunci sulla stabilizzazione dei precari degli enti locali, si sono rivelati fasulli. Altro giro, altra botta…

Povero Davide Faraone. Pure il suo stesso partito gli fa fare la figura del chiacchierone.  E’ stato dichiarato inammissibile, infatti,  l’emendamento alla legge di stabilità da lui annunciato in pompa magna che prevedeva la stabilizzazione dei 22 mila precari degli enti locali siciliani, con la creazione di un’Agenzia unica partecipata da Regione, Comuni e Stato.

“L’emendamento è  stato definitivamente dichiarato inammissibile”, ha fatto sapere il suo compagno di partito, Giuseppe Berretta, componente della commissione Lavoro alla Camera.

Che batosta. Che figura!!

Non era difficile però. Suvvia Davide, ma che ti succede? Ci voleva tanto per capire che una norma tanto strambalata non avrebbe avuto vita lunga?

Ricordiamo che  Faraone, in preda a qualche strano stato di estasi, aveva trascurato un piccolo particolare: la copertura finanziaria. Chi  li avrebbe dovuto mettere i soldi per le indennità di questi precari degli enti locali?

Davvero si era illuso che il Governo Renzi potesse sborsare qualche euro per la Sicilia? Hanno mandato Alessandro Baccei proprio per prendere ciò che resta dalle casse regionali, e lui ha pensato che gli facessero passare una idea del genere? Ma, poi, pure se avessero voluto, come avrebbero potuto spiegarlo alle altre regioni?

O, forse, pensava di fare pagare tutto ad una Regione Siciliana rimasta a secco proprio grazie al governo di cui fa parte e che continua a chiedere alla Sicilia 1,4 miliardi di euro di contributo per il risanamento della finanza pubblica? “Il contributo più alto d’Italia” ha detto lo stesso Baccei in un attimo di crisi di coscienza (gli è passata subito).

“L’inammissibilità dell’emendamento dimostra che abbiamo anche fare con dilettanti allo sbaraglio, bravi solo a fare propaganda” dice la Fp Cgil Sicilia per bocca di Michele Palazzotto.

A ben guardare, però, non sono bravi neanche a fare propaganda. L’illusione, per chi ci ha creduto, è durata un attimo. Noi, ad esempio, lo abbiamo detto subito. E non siamo stati i soli. Bordate gli erano arrivate anche dalla sua stessa coalizione, nella persona di Giampiero D’Alia. 

Ora rimane solo la magrissima figura. Che sommata a tutte le attività predatorie del PD in Sicilia, rischia di fare scendere le percentuali di questo partito ad un prefisso telefonico.

Certo, fanno tenerezza questi del PD: per sputtanarli bisogna solo lasciarli agire….

 

 

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