L’assessore regionale al Turismo, Anthony Barbagallo e il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini hanno fatto una scoperta sensazionale. Tutte le riviste scientifiche stanno inviando i loro esperti in Italia per raccontare al mondo quest’ennesima conquista italiana nell’ambito del sapere.
I due, infatti, in totale sintonia hanno rivelato che la Sicilia, in fatto di turismo, ha enormi potenzialità. Mizzica, da rimanere senza fiato.
“Ci aspetta una sfida importante – ha spiegato Anthony Barbagallo – e con il ministro abbiamo convenuto che la Sicilia ha enormi potenzialità di crescita e di sviluppo che si può innescare puntando soprattutto sul nostro patrimonio artistico e culturale”.
Roba da fare impallidire Einstein.
Ma non è finita:
“Ci siamo ripromessi che ci adopereremo per attivare una proficua sinergia per incrementare le presenze turistiche, soprattutto quelle internazionali, perché il brand Sicilia deve essere conosciuto in tutto il mondo”.
Cose mai viste.
Sul come incrementare le presenze in pratica, a parte la sinergia che nel caso di due scienziati di questo spessore è sicuramente importante, ancora non si sa niente.
Pare che uno dei peripatetici della scuola di Barbagallo e Franceschini abbia suggerito di rivedere completamente la politica dei trasporti. “Non è possibile- ha detto il discepolo- che in Sicilia arrivino più turisti fino a quando i collegamenti aerei costeranno così tanto. La Sicilia, anche sotto questo punto di vista è notoriamente penalizzata”.
I due Mestri, però, lo hanno congelato con lo sguardo, e con determinazione gli hanno suggerito di tornare a studiare:
“Tu di filosofia non capisci niente”.
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