Chiude l’aeroporto di Comiso?

18 novembre 2015

A lanciare tale ipotesi è il parlamentare regionale, Toti Lombardo. Che ha presentato un’interrogazione urgente al governo di Rosario Crocetta. Citando un atto ufficiale dell’assessorato alle Autonomia locali. Guerra interna al PD? O dietro c’è la solita storia del Muos di Niscemi? Chi gioca con il futuro di ragusa e della sua provincia?

Chiusura per l’aeroporto di Comiso? A lanciare la notizia è il parlamentare regionale, Toti Lombardo, che oggi ha presentato un’interrogazione urgente al governo.

“Dalla Regione – scrive Lombardo in un comunicato – potrebbe arrivare un colpo mortale all’Aeroporto ‘Pio La Torre’ di Comiso e, con esso, all’intero territorio ibleo. L’assessorato per le Autonomie locali avrebbe annunciato al Comune di Comiso che non saranno trasferite le somme, già previste in bilancio dalla precedente Finanziaria e destinate al pagamento del servizio svolto dai controllori di volo, poiché lo scalo di Comiso non è ritenuto prioritario”.

“Siamo di fronte ad una decisione scellerata – afferma Lombardo – perché proprio mentre l’aeroporto, grazie alle compagnie low-cost, sta acquisendo sempre più rilievo affermandosi come terzo scalo regionale, la Regione non trova l’irrisorio importo di 1,2 milioni di euro per garantire un servizio essenziale”.
Ancora più grave appare la decisione della Regione perché “il pagamento del servizio dei controllori di volo dovrebbe essere stanziato a partire dal prossimo anno dalla stessa Enav, la quale è in procinto di concludere un contratto di programma con la società di gestione dello scalo ibleo, acquisendo un’importanza a livello nazionale.”

“Siamo di fronte ad uno scandalo – prosegue il deputato di sala d’Ercole del Partito dei siciliani-Mpa – con la Regione che con una lettera rischia di cancellare anni di impegno, battaglie e scelte amministrative compiute da tutti i soggetti del territorio ibleo insieme con il precedente Governo regionale. Un impegno concretizzatosi con grandi investimenti economici strutturali”.
“Non è pensabile che in queste ore, nel momento in cui è necessario investire per lo sviluppo strategico e per stimolare i flussi turistici che sono portatori di economia – conclude Lombardo – da parte del Governo regionale non ci sia alcun intervento per il taglio della spesa improduttiva e clientelare, ma piuttosto una mannaia su quelle esperienze positive che hanno dimostrato di poter attivare  circuiti economici virtuosi”.

La notizia è ‘forte’ e va verificata. E si verifica proprio quando gli uffici dell’assessorato alle Autonomia locali sono in un mezzo caos, se è vero che il neo assessore – Luisa Lantieri – nominata da Crocetta è già oggetto di contestazioni. Di fatto, la lettera che negherebbe i fondi all’aeroporto di Comiso sarebbe partita dagli uffici di un assessorato che, fino ad oggi è stato gestito, con l’interim, dal presidente Crocetta. Si tratterebbe di una decisione assunta dal presidente della Regione siciliana in persona. Ameno che qualche burocrate di questo assessorato non abbia preso ordini da altre correnti del PD, per esempio dai renziani…

La chiusura – o l’eventuale chiusura dell’aeroporto di Comiso – suona come uno schiaffo al PD di Ragusa. Perché è stato proprio il Partito Democratico di Ragusa a battersi per l’apertura dello scalo aeroportuale ibleo. Uno schiaffo, in particolare, alla corrente del PD siciliano che fa capo ad Antonello Cracolici, se è vero che il parlamentare regionale Pippo Di Giacomo – che è stato tra i protagonisti dell’apertura dell’aeroporto di Comiso – è vicino proprio a Cracolici.

Una mossa dei renziani per mettere in difficoltà Crocetta e Cracolici? Una mossa di Crocetta per ingraziarsi i renziani? Oppure è una mossa concordata tra governo nazionale, governo regionale e militari USA per chiudere un aeroporto che gli americani considerano un problema per l’operatività del Muos di Niscemi? Non dobbiamo dimenticare che, per alcuni anni, l’aeroporto di Comiso non è entrato in funzione – così almeno si raccontava – perché non andava a genio ai militari USA.

L’unico dato certo è che, in questo momento, chi sta giocando con il futuro dell’aeroporto di Comiso sta giocando con il futuro della provincia di Ragusa e, in generale della Sicilia.

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