Autostrada Palermo-Catania: pronta finalmente la bretella: alla buon’ora…

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Un’opera che in Giappone avrebbero realizzato in tre giorni in Sicilia è stata realizzata dopo sette mesi. Del resto, una ‘colonia’ come la Sicilia cosa può pretendere di più dall’Italia? Anzi che Renzi e l’ANAS, bontà loro, ci hanno fatto questa concessione…

Per realizzare un’opera che un Paese civile avrebbe fatto in una settimana il governo Renzi e l’ANAS hanno impiegato sette mesi. Parliamo della bretella che eviterà agli automobilisti che percorrono l’autostrada Palermo-Catania di arrampicarsi lungo la trazzera dei grillini o ai camionisti di arrivare fino a Polizzi Generosa. Consapevoli di avere fatto ridere il mondo per i sette mesi impiegati per realizzare un’opera banale, sia il capo del governo, sia i ‘capi’ dell’ANAS ci hanno risparmiato l’inaugurazione in pompa magna. Almeno questo.

Per la cronaca, l’autostrada Catania-Palermo è stata chiusa lo scorso aprile. Non è franata: è stata una collina che costeggia l’autostrada che, franando, ha travolto il viadotto Himera. Da allora ad oggi, come in tutte le ‘colonie’ che si ‘rispettino, la Sicilia è stata divisa in due e  gli automobilisti sono stati abbandonati.

Se non fosse stato per la trazzera sistemata dal Comune di Caltavuturo e dai parlamentari del Movimento 5 Stelle dell’Ars (che hanno pagato la realizzazione della trazzera con i soldi delle proprie diarie parlamentari), gli automobilisti si sarebbero dovuti arrampicare fino a Polizzi Generosa, impiegando almeno un’ora e mezza in più (e magari di più trovando un mezzo pesante davanti: cosa che succedeva ordinariamente). Invece, chi in questi sette mesi si è recato da Palermo a Catania (e viceversa), ha avuto la possibilità di percorrere la trazzera, risparmiando almeno tre quarti d’ora di strada.

Da oggi si dovrebbe ritornare alla quasi normalità. La bretella – che arriva con incredibile ritardo – eviterà agli automobilisti almeno tre quarti d’ora di strada. Quanto al nuovo viadotto, i tempi di realizzazione non sono ancora certi: si dovrebbe andare da due-tre anni alle Calende greche…

C’è incertezza anche sui costi del nuovi viadotto: a primo achitto qualcuno ha detto che potrebbe costare 20 milioni di Euro: ma si tratta di una cifra al netto delle perizie di variante e delle tangenti (che, com’è noto, si aggiornano con le perizie di varianti…).

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