Nessuno tocchi i portaborse dei politici!

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Ricorderete (forse) che quando si è aperta la disperata caccia ai soldi per pagare i forestali, una parte di questi soldi è stata trovata nelle pieghe (di grasso) del bilancio del Parlamento regionale, fatte però salve tre voci: gli stipendi dei deputati e del personale amministrativo e gli emolumenti dei portaborse…

Ricorderete (forse) che quando si è aperta la disperata caccia ai soldi per pagare i forestali, una parte di questi soldi è stata trovata nelle pieghe (di grasso) del bilancio del Parlamento regionale, fatte però salve tre voci:
1) gli stipendi dei deputati (ora ormai si dice così : stipendi non indennità; ma che volete farci, ci pagano i contributi, bontà loro, e sono pensionabili, alla faccia della Costituzione);
2) gli stipendi del personale amministrativo e, udite udite:
3) gli emolumenti dei porta borse.
Dunque il salario di queste orride creature mitologiche, incroci contro natura di scrocconi e sciacquini, è diventato intoccabile.
Quando si assiste a queste porcate il rischio di dover dare ragione agli anti autonomisti è grande.
Ma poi subentra la riflessione.
Che c’entra l’autonomia con i farabutti che pagano col denaro pubblico i servi che gli portano le borse, gli vanno a comprare le sigarette e gli portano il caffè?
Loro, i servi, non hanno colpa, gli manca solo la dignità e l’amor proprio. Mangiano e sono a posto. Come i papponi. Sì, papponi è la definizione corretta.
Ma inqualificabili sono quelli che con i nostri soldi li tengono al loro servizio.
Chissà chi sono questi portaborse, chi o che cosa rappresentano: certo, gente importante se i loro emolumenti sono intoccabili. Ognuno di loro avrà alle spalle almeno un papa o un cardinale o un ministro, un mammasantissima; gente con cui non si patteggia e non si negozia:
si ubbidisce e basta.
No, non sapremo mai. Né c’è speranza che vengano fuori da sé.
Gli scarafaggi aborrono la luce.
Ma verrà un giorno ….profetizzò Fra fCristoforo …

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