Il sogno maldestro del PD: licenziare 24 mila forestali e tenersi i loro voti…

29 ottobre 2015

 Dicono che stanotte la Commissione Bilancio dell’Ars avrebbe trovato (dove?) 33 milioni di Euro per pagare una parte degli arretrati ai forestali. Che, in ogni caso, perderanno il lavoro a partire dall’1 gennaio del 2016, perché il governo Renzi ha già ‘svuotato’ il Bilancio regionale del prossimo anno. Le esternazioni ‘di sinteressate’ di Francesco Ribaudo, Magda Culotta e Antonino Moscatt e le altre stramberie dei deputati di questo partito 

Si sa, 24 mila operai della Forestale sono tanti. Non ci sono più i soldi per pagarli, perché i soldi della Sicilia per pagare i forestali li ha rubati il governo Renzi. Però sono sempre voti, tanti voti. Ed è ai loro voti che, in queste ore, debbono pensare certi personaggi del PD siciliano che, alla fine, anche sui voti dei forestali campano. Anche grazie ai voti dei forestali vincono le primarie del PD e poi vanno a fare i parlamentari a Roma. Parliamo dei  deputati nazionali del Partito Democratico eletti in Sicilia, Francesco Ribaudo, Magda Culotta e Antonino Moscatt, che in queste ore si sperticano in dichiarazioni in favore dei 24 mila operai della Forestale che il governo Renzi e il governo regionale di Rosario Crocetta, in un gioco delle parti, stanno licenziando. Un operaio forestale porta almeno altri due voti. Insomma, sono quasi 80 mila voti che rischiano di andare in fumo. Vi stiamo licenziando, fra tre-quattro mesi sarete con il culo a terra? Ma il fatto che il PD vi stia licenziando non significa che non voterete più per noi! Siete o no, sudditi?
Dicono che, stanotte, il Parlamento siciliano – per la precisione la Commissione Bilancio e Finanze – avrebbe trovato 33 milioni di Euro. Dove li hanno trovati? A chi li hanno tolti? L’ultima volta, per pagare i forestali, hanno sbaraccato il fondo di rotazione della Crias, la Cassa regionale per il credito agli artigiani. Circa 20 milioni di Euro che venivano utilizzati anche dagli agricoltori siciliani. Artigiani e agricoltori avrebbero dovuto ribellarsi. Ma sono rimasti zitti. A farli tacere hanno pensato la CNA siciliana, sigla che sta per Confederazione Nazionali Artigiani, propaggine del PD; e la CIA e la COLDIRETTI, due organizzazioni agricole che non si mettono mai contro il PD (sennò gli toglie le risorse, a cominciare dai patronati: viva la democrazia, grande Renzi!). Morale: i soldi che il governo nazionale ha rubato alla Regione siciliana, in quota parte – per un importo di circa 20 milioni di Euro – li hanno già pagati gli artigiani e gli agricoltori siciliani. Con il silenzio di CNA, CIA e COLDIRETTI. Ma questi 20 milioni di Euro circa oggi sono finiti. Ne servono altri.
A chi li ruberanno, stavolta, per pagare i forestali, visto che i soldi dei forestali se li è già presi Renzi? Chi pagherà il conto? Intanto i forestali siciliani – che verranno licenziati lo stesso a partire dall’1 gennaio 2016, perché il governo Renzi si è già preso i soldi della Regione del 2016, approfittando del fatto che la Regione siciliana non ha una propria Agenzia delle Entrate – non si debbono dimenticare degli onorevoli nazionali Francesco Ribaudo, Magda Culotta e Antonino Moscatt. Non scherziamo con le cose serie: vero è che Renzi si è preso i vostri soldi, egregi 24 mila operai della Forestale: ma voi non potete certo pensare di non votare per il PD che vi sta massacrando. Che volete fare due più due per penalizzare il grande Partito Democratico? Ma che siete diventati uomini liberi?
E che dire dell’onorevole regionale Giovanni Panepinto, altro esponente del PD? Persona per bene, per carità. E anche preparato. E’ stato uno dei protagonisti della legge regionale sull’acqua pubblica. Legge approvata dall’Assemblea regionale siciliana. Legge voluta anche dal PD. Ma impugnata dal governo nazionale del PD. Bello, no: in Sicilia il PD approva, a Roma il PD impugna. Sulla base non di motivazioni giuridiche – che non ci sono – ma sulla base di motivazioni politiche. E quale sarebbero ‘ste motivazioni politiche? Si riassumono in una domanda: può il Parlamento siciliano, per giunta con l’apporto fondamentale del PD, togliere la gestione dell’acqua ai picciotti che nei primi anni del 2000 sono stati ‘omaggiati’ da Berlusconi e dalla sua cricca, con acquedotti e altre infrastrutture idriche? Ma come: a Roma c’è l’accordo Renzi-Berlusconi che ha fruttato la ‘riforma’ del Senato e qui in Sicilia il PD fa lo sgambetto a Berlusconi? Ma stiamo scherzando? Così è arrivata l’impugnativa della legge siciliana sull’acqua pubblica a cura di Renzi e dei suoi ‘giuristi’. Un’impugnativa estranea, ovviamente, agli interessi mafiosi e agli stallieri cari a Berlusconi e dell’Utri…
E della legge sulla riforma delle Province che ne dobbiamo fare? Impugnata pure quella. Anche in questo caso, nessuna difesa davanti alla Corte Costituzionale. Come la buffonata della legge regionale sull’acqua pubblica, no? Anche questa legge siciliana – come del resto la legge di riforma delle Province – andrebbe difesa davanti la Corte Costituzionale. Così dovrebbe fare un governo regionale serio che difende un Parlamento serio. Ma secondo voi Crocetta il tunisino (per ora è a Tunisi) vi sembra serio? E il Parlamento siciliano trattato come pezza da piedi da Renzi vi sembra serio? Avete letto qualche dichiarazione di presidenti e vice presidenti del Parlamento siciliano che contestano a Crocetta e al PD il fatto che la Regione non sta inoltrando ricorso presso la Corte Costituzionale per difendere due proprie leggi, quella sull’acqua e quella sulla riforma delle Province? E secondo voi gli ascari dove stanno? Non stanno forse nel governo e nel Parlamento siciliano?
Riassumendo: i 24 mila operai della Forestale verranno licenziati a partire dall’1 gennaio del 2016. Il governo Renzi sta provando anche a non pagargli una parte del lavoro di quest’anno. Per questo ha bloccato i circa 90 milioni di Euro circa al CIPE (ammesso che questi 90 milioni di Euro del CIPE esistano: cosa di cui chi scrive dubita). Nella notte la Commissione Bilancio dell’Ars avrebbe rubato 33 milioni di Euro non sappiamo a quali categorie per pagare, sì e no, un terzo dei soldi che spettano ai forestali. Gli onorevoli nazionali del PD eletti in Sicilia Francesco Ribaudo, Magda Culotta e Antonino Moscatt (ma anche altri) sono un po’ infastiditi perché i forestali, alle prossime elezioni, potrebbero non votarli. L’onorevole Giovanni Panepinto critica l’impugnativa della legge sull’acqua pubblica siciliana – impugnativa politica e non giuridica – ma rimane nel PD. Così come nel PD rimangono Francesco Ribaudo, Magda Culotta e Antonino Moscatt, che non vorrebbero perdere i voti dei 24 mila forestali che il PD licenzierà.
Insomma, se non l’avete capito la colpa di tutto quello che sta succedendo è dei 24 mila forestali che non accettano l’idea del licenziamento. Gente insensibile che non vuole più votare per il PD. La colpa è anche dei siciliani che vorrebbero la gestione pubblica dell’acqua e non la gestione idrica da parte dei picciotti. Anche questi cittadini, che magari fino ad oggi hanno votato PD pensando che questo partito sia di sinistra, oggi non vogliono più votare PD.
E Crocetta che fa in tutto questo? Non è anche lui del PD? Sì, ma è in Tunisia. Volete mettere?

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti