Elezioni europee/ Il Sud si comincia a destare. Dalla Sicilia l’esempio dei I Nuovi Vespri/ MATTINALE 154

7 ottobre 2018

Non possiamo continuare a delegare alla vecchia politica il nostro destino. L’Unione europea c’è. Da cambiare. Ma da cambiare dal di dentro. Con la consapevolezza che ci sarà da lavorare tanto. A cominciare dalla raccolta delle firme per presentare la lista: 30 mila firme! ma la Sicilia e il Mezzogiorno ci debbono provare   

Eppure una strada c’è per fare uscire la Sicilia dal tunnel del sottosviluppo dove la vecchia politica l’ha cacciata: quella di una ribellione civile, che riunisca tutti i siciliani che non vogliono essere accumunati a questo accrocco di parassiti nemici dei nostri figli, nemici dell’onesto vivere, nemici del merito, nemici dell’interesse pubblico, nemici dell’ordine sociale e della correttezza. Una ribellione incruenta ma inarrestabile fatta da veri siciliani per prendersi la Sicilia.

I tempi sono maturi. Quell’accrocco di papponi si sta attrezzando in vista delle elezioni europee della prossima primavera. Mischiando le carte i nostri sfruttatori si metteranno ancora una volta insieme e finanzieranno il solito sistema corruttivo e scambista. Con l’obbiettivo di fare eleggere al Parlamento europeo…chiunque.

Chiunque: politici bolsi e a fine corsa, cariatidi corrose dal tempo, uno due, tre carneadi pronti a ubbidire a qualsiasi ordine, ma soprattutto potenziali e affidabili servi di interessi non siciliani.

Noi chiamiamo alla lotta politica i migliori. Quelli che sanno quanto, nel bene o nel male, sia importante l’Unione europea, e quanto sia necessario e doveroso nell’interesse della Sicilia e dei siciliani combattere dall’interno delle istituzioni europee per migliorarle e farne uno strumento di crescita e di sviluppo.

Ci rivolgiamo a quanti hanno la consapevolezza che con l’Unione dovremo sempre e comunque fare i conti e che è cento volte meglio presentarsi con le carte in regola e con un atteggiamento positivo.

Per parte nostra, dopo la costituzione dell’ Associazione politica I NUOVI VESPRI, ci siamo dati uno Statuto in cui sono declinati i nostri obbiettivi politici a breve, medio e lungo termine.

I tempi stringono. Ci aspetta una lotta resa impari da una politica disonesta e truffaldina che, violando e calpestando il dettato dell”art.1 della Costituzione (la sovranità appartiene al popolo) obbliga le formazioni politiche nuove e non presenti in Parlamento come la nostra a trovarsi 30.000 (trentamila!) firme d’appoggio alle liste e, come se non bastasse, a superare un quorum del 4 per cento) per ottenere un seggio.

Questi sono i miserabili che muovono le fila che ci reggono! Questi sono gli infami che hanno i deputati assicurati, a meno che i migliori non dicano BASTA!

(2-continua)

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