Ce lo chiediamo perché – come del resto si legge in un comunicato diffuso dall’assessorato regionale alla Formazione – gli enti non accreditati con la Regione non possono essere stati finanziati dallo stesso assessorato alla Formazione. Non è che sono stati finanziati da un’altra branca dell’Amministrazione regionale? 

Torniamo, ancora una volta, sul nuovo scandalo che ha travolto non la Formazione professionale siciliana, ma alcuni dei soggetti che hanno gestito i corsi. E lo facciamo pubblicando un comunicato stampa dell’assessorato regionale alla Formazione che ci lascia molto perplessi:

“Con riferimento alle notizie apprese dagli organi di informazione circa le indagini in corso su presunte truffe relative ai corsi di formazione professionale promossi dalla Regione siciliana, l’assessorato dell’Istruzione e della Formazione professionale comunica che, dai controlli interni effettuati, nessuno degli enti di formazione citati dalla stampa risulta, in atto, fra quelli muniti di accreditamento e pertanto gli stessi mancano del requisito indispensabile per lo svolgimento di attività formative finanziate dallo stesso assessorato. In ogni caso, nell’ambito del Protocollo d’Intesa tra l’Amministrazione regionale e la Guardia di Finanza, il Dipartimento ha richiesto di conoscere, nel rispetto di quanto consentito dalla normativa sul segreto istruttorio, ogni elemento informativo utile a verificare eventuali profili di propria competenza. Rispetto alle ulteriori notizie che potranno essere eventualmente acquisite, l’Amministrazione garantisce, comunque, la massima attenzione ed il rigore necessario”.

A noi sorge un dubbio. A nostra memoria un ente (o una società) privo (e priva) di accreditamento non può ricevere fondi dall’assessorato regionale alla Formazione.

Sono state effettuate le opportune verifiche sugli enti coinvolti in questa nuova indagine? Approfondimento a nostro avviso doveroso, proprio per quello che leggiamo nella nota dell’assessorato:

“…nessuno degli enti di formazione citati dalla stampa risulta, in atto, fra quelli muniti di accreditamento e pertanto gli stessi mancano del requisito indispensabile per lo svolgimento di attività formative finanziate dallo stesso assessorato”.

Non è che, per caso, i corsi svolti da questi enti sono stati finanziati da un’altra branca dell’amministrazione regionale?

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