Caro Leoluca Orlando, tu vo’ fa l’americano mentre Palermo affonda?

8 febbraio 2019

Mentre Palermo affonda tra la gestione del Bilancio comunale censurata dal Ministero dell’Economia, con l’immondizia non raccolta nelle strade (ma l’emergenza non doveva finire dopo l’Epifania?), con le strade tutte buche, con servizi di trasporto sempre più carenti, il sindaco Leoluca Orlando parla di migranti e compare una lettera del sindaco di New York. La solita strategia mediatica per nascondere l’incapacità di risolvere i problemi di una città allo sbando

di Antonino Privitera

Mentre sui social si diffonde lo sfogo di un cittadino palermitano nei confronti del sindaco Leoluca Orlando, lui cerca sponde oltre oceano e tronfio del risultato rende nota una lettera che avrebbe ricevuto dal sindaco di New York che gli raccomanda di tenere duro nel sui impegno pro immigrati.

Il sindaco di New York, Di Blasio, che conosce il passato di Ellis Island, sa di cosa parla e penserà che Orlando, per essere da tanto tempo sindaco della città, avrà già risolto i problemi di Palermo e merita la sua solidarietà.
Il Professore Orlando archiviata la ‘Capitale Europea della Cultura’ magari starà pensando al gemellaggio con New York dove hanno sede i più importanti organismi internazionali.

D’altronde, bisogna pensare in grande… ha sempre puntato a fare notizia , ha sempre colto l’occasione per mettersi alla ribalta con personaggi di grande eco mediatico, ma il sogno americano c’è sempre… (negli anni ‘90 è riuscito a creare un evento offrendo la sepoltura al cimitero di Santa Maria di Gesù a tale Jonh Deere, un detenuto pluriomicida americano giustiziato) poi il grande avvicinamento ai Clinton… Peccato che non gli abbia portato bene… attento De Blasio!

Adesso, visto il calo di gradimento dei concittadini, sta cercando di riproporsi come paladino degli immigrati, invero a Palermo il terreno è favorevole perché i palermitani, con Orlando o senza Orlando, accoglienti lo sono già; oltretutto abbiamo già anche San Benedetto il Moro tra i Patroni della città!

Ma, a proposito: come mai questo calo di gradimento del sindaco Orlando? Cosa altro avrebbe potuto fare di più?

La città è solo al 107esimo posto come vivibilità; le scuole, asili, mense funzionano perfettamente; le attività commerciali fiorenti; le attività imprenditoriali ricche di commesse (Cantieri navali, Keller, edilizia); l’inquinamento atmosferico è sotto controllo grazie alla ZTL; l’illuminazione pubblica “a giorno” (anzi in molte strade vi è addirittura il doppio impianto!); le strade sono “un velluto”; internet per tutte le case in fibra ottica e rifacimento scavi sbriciolato; piste ciclabili su marciapiedi “a tinchite”; igiene ambientale al top con spazzatura a disposizione in ogni angolo; trasporto pubblico efficiente ed economico per i viaggiatori (il biglietto chi lo paga?).

Ma l’eccellenza del settore è appannaggio delle linee tranviarie che hanno reso tutto più facile e che sarà un sogno. Sì, un sognò per i promotori e per gli appalti e un incubo per i palermitani. Infatti sembra che l’Amministrazione abbia deciso di realizzare altre sette linee così almeno avremo la possibilità di scegliere tra carsharing, bikesharing e tramsharing (d’obbligo la terminologia anglosassone). Insignificante sarà considerare il fattore economico: previsione di spesa circa 500 milioni di euro e perdita d’esercizio annuale circa 40 milioni di euro…

Ma ciò è poca cosa per chi “il sindaco lo sa fare” e se ci fossero dei dubbi sulle sue capacità, sulle congetture dei bilanci comunali inattendibili, delle catastrofiche condizioni delle Spa AMAT e RAP e dei “carrozzoni clientelari” basta distogliere l’attenzione!

È il momento di impadronirsi dell’argomento di attualità (e lui lo sa fare): migranti. Tutti ne parlano… a livello locale e ben poca cosa…

In ambito nazionale Orlando ci ha provato, anticipando il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, e quindi occupando di fatto il deserto della sconquassata sinistra.

Ma chissà se non ha pensato, da par suo, anche ad altro?

Chissà, uno sbarco in grande stile nella Grande Mela per andare a trovare il sindaco De Blasio… magari all’UNHCR?

Foto tratta da blog giallo zafferano

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