Da uno a dieci quanto è arrogante Matteo Salvini?

2 febbraio 2019

Ce lo chiediamo leggendo le ultime dichiarazioni rilasciate in queste ore dal Ministro degli Interni, nonché ‘capo’ della Lega, sulla TAV. I grillini non lo devono fare finire sotto processo per la vicenda della nave Diciotti, ma lui, Matteo Salvini, segretario di un partito al 17%, deve dare la linea al Governo su tutto, anche sull’Alta velocità. E questo nonostante il 32% del Movimento 5 Stelle che la TAV l’ha sempre avversata! Il ‘fuorionda’ di Conte

Certo che questo Ministro Matteo Salvini è un bel soggetto. Non solo i grillini lo devono salvare – salvare, questa è la giusta – dal processo per il comportamento tenuto con i migranti della nave Diciotti, ma pretende anche di dettare la linea sulla TAV, facendo ingoiare ai grillini anche il no all’Alta Velocità!

Già Luigi Di Maio non crediamo possa più mettere piede a Taranto e nel Salento, se è vero che il vice premier, ignorando gli impegni che aveva assunto con gli elettori, ha ceduto prima sull’ILVA e poi sulla TAP.

L’ILVA – ex Italsider di Taranto, acciaieria che inquina da decenni Taranto, uno dei tanti fallimenti della ormai ex Cassa del Mezzogiorno – avrebbe dovuto essere chiusa. Questo – lo ribadiamo – era l’impegno assunto dai grillini con gli elettori.

Ma i grillini – per dirla in breve – se ne sono fottuti degli impegni assunti con gli elettori e, di fatto, hanno sposato la tesi del PD: che era quella di mantenere in piedi l’ILVA (industria, detto per inciso, che non serve al Sud, ma che al Sud – e segnatamente ai tarantini – crea solo danni all’ambiente e alla salute).

Con una sfacciataggine simile a quella di Renzi quando cercava di dipingere per buone le sue scellerate scelte politiche, i grillini si sono anche rimangiati gli impegni che avevano assunto con gli elettori del Salento – sempre in Puglia – per bloccare la TAP, un gasdotto che sta distruggendo oliveti e costa salentina.

Adesso bisogna fare ‘ingoiare’ ai grillini l’ultima ‘pillola’: l’Alta Velocità. Che il Movimento ha sempre avversato.

Piatto forte dei poteri forti, questi ultimi stanno utilizzando il ‘capo’ della Lega – il solito Salvini, che gli stessi poteri forti hanno deciso di utilizzare al posto di Renzi, che ormai è un ‘cavallo spompato’ – per convincere i grillini a far realizzare la TAV.

Peccato che il Ministro Salvini, con la sua bramosia di vincere su tutta la linea, si sia politicamente ‘auto-incaprettato’ con la vicenda della nave Diciotti: vicenda per la quale rischia di finire sotto processo.

Ce la farà Salvini a non finire davanti ai giudici? Noi speriamo di no. Noi ci auguriamo che finisca sotto processo.

In questo momento il Movimento 5 Stelle è diviso. L’eventuale messa in stato di accusa del Ministro Salvini dipende dal Senato: prima dalla commissione legislativa che si occupa di esaminare e decidere sulle richieste di autorizzazioni a procedere avanzate dalla magistratura e poi dalla stessa assemblea di Palazzo Madama.

Come finirà? Noi non lo sappiamo. Ma non possiamo non segnalare due cose.

La prima è l’arroganza di Salvini che, con un partito del 17%, pretende di dare la linea politica a un Governo dove i grillini – che gli piaccia o no – hanno il doppio dei voti dei leghisti.

La seconda cosa che notiamo è la bravura del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, autore di un fuorionda eccezionale con il quale ha fatto sapere all’universo mondo che i grillini, sul modo di trattare i migranti, non la pensano come Salvini: anzi, la pensano in modo quasi opposto.

Dalla serie: egregio Ministro Salvini, sulla TAV è bene che la Lega abbassi le ali…

Ministro Salvini, ne prenda atto: la TAV non si farà. E non ci sarà alcun referendum: non si farà e basta.

Perché sul No alla TAV i grillini si giocano la credibilità che in parte hanno compromesso con i sì a ILVA e TAP.

 

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