Sicilia in default 3/ Oggi il Consiglio comunale di Palermo dovrebbe approvare il Rendiconto 2017 con i ‘buchi’

3 novembre 2018

Oggi il Consiglio comunale di Palermo, a meno di (improbabili) colpi di scena, dovrebbe esaminare e approvare il Rendiconto 2017 già ‘bocciato’ dal Collegio dei Revisori dei conti. Ci saranno i correttivi? Più tardi conosceremo i nomi dei consiglieri comunali di centrosinistra che si ‘immoleranno’ per evitare lo scioglimento del Consiglio comunale (che manderebbe a casa anche il sindaco Leoluca Orlando) 

Oggi, se non interverranno colpi di scena, il Consiglio comunale di Palermo dovrebbe approvare il Rendiconto 2017 con i ‘buchi’. Passaggio indispensabile per approvare la sceneggiata del “Bilancio di previsione 2018”. In una Sicilia ‘in bolletta’, con una Regione che annaspa, con le ex Province condannate al dissesto (con responsabilità incredibili da parte del passato Governo regionale e anche del presente Governo), con oltre 300 Comuni senza bilanci, è ormai diventato normale assistere alla farsa del Consiglio comunale di Palermo che si accinge ad approvare Rendiconto dell’anno precedente e Bilancio di previsione 2018 nel novembre dello stesso 2018!

La crisi finanziaria della Regione siciliana, delle ex Province e dei Comuni ormai oscilla ormai fra il tragico e il ridicolo. Se riflettiamo su quello che sta succedendo al Comune di Palermo non si sa se piangere o ridere. Con un Bilancio di previsione 2018 che dovrebbe essere approvato subito dopo l’approvazione del Rendiconto 2017.

Che cosa può ‘prevedere’, per il 2018 ormai agli sgoccioli, un Bilancio comunale di ‘previsione’ che sta per essere approvato a fine 2018? Il dato politico-contabile grottesco di questa vicenda ha comunque ‘importanti’ risvolti ‘filosofici’.

A quanto pare, i consiglieri comunali di centrosinistra di Palermo che dovranno approvare prima il Rendiconto 2017 e poi il Bilancio di ‘previsione’ 2018, sono stati invitati a ‘ripassare’ la grande lezione filosofica di Parmenide, secondo il quale la molteplicità e i mutamenti del mondo fisico sono pura illusione, perché la realtà dell’Essere è immutabile, tutto sommato anche immortale, volendo anche unica e, soprattutto, immobile.

Partendo da questo presupposto – e cioè che da gennaio ad oggi non è accaduto nulla, almeno al Comune di Palermo, perché “nulla diviene, ma tutto è” – stamattina non sappiamo ancora quanti consiglieri comunali di centrosinistra si dovranno ‘immolare’ per approvare il Rendiconto 2017 già ‘bocciato’ dal Collegio dei revisori dei conti in realtà mal disposti verso la filosofia.

Perché si dovrebbero ‘immolare’? Perché anche i giudici della Corte dei Conti potrebbero risultare, come dire?, poco ‘filosofi’, soprattutto se il Rendiconto verrà approvato con i ‘buchi’ segnalati dai Revisori dei conti.

Filosofia a parte, se il Rendiconto verrà approvato, proveremo a farvi conoscere i nomi dei ‘Coraggiosi’ che si ‘immoleranno’ per salvare i veri ‘valori’ della sinistra. Perché senza Rendiconto 2017 e senza Bilancio di ‘previsione’ 2017 vanno tutti a casa, sindaco e Consiglio comunale.

Le cose dovrebbero andare così. Ci dovrebbe essere una prima chiamata dei consiglieri comunali: seduta valida se saranno presenti 21 consiglieri comunali su 40.

Siccome c’è un po’ di ‘maretta’ nel centrosinistra, non è improbabile che a Sala d’Ercole – sede del Consiglio comunale di Palermo – si vada alla seconda chiamata. In questo caso dovrebbe bastare la presenza di 15 consiglieri comunali, che supponiamo saranno tutti di centrosinistra.

Di questi, 9 si dovranno ‘immolare’ per votare sì, mentre gli altri sei consiglieri comunali presenti – necessari per garantire la regolarità dei lavori d’Aula – se un giorno verranno chiamati, potranno dire:

“Sì, noi c’eravamo, ma ci siamo astenuti”.

Più tardi vi aggiorneremo.

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