Nadia Spallitta: “Dietro l’aggressione a Stefania Petix risvolti incredibili”

18 ottobre 2018

I retroscena dello sgombero dell’edificio dell’edificio di via Giuseppe Savagnone, nel popolare quartiere della Noce, a Palermo. E l’auspicio che “cessino tutti i fitti passivi del Comune di Palermo” con un risparmio di circa 10 milioni di euro all’anno. Soldi che “potrebbero essere reinvestiti sia per affrontare l’annoso problema dei senza tetto, sia per azioni di sviluppo economico della città” 

“Quanto avvenuto a Palermo, con lo sgombero nell’edificio di via Giuseppe Savagnone, nel popolare quartiere della Noce, presenta risvolti che definire incredibili è poco. Oltre all’inqualificabile e grave aggressione all’inviata di ‘Striscia la notizia’, Stefania Petix, c’è da analizzare gli sperperi di denaro pubblico da parte dell’Amministrazione comunale”.

Lo afferma Nadia Spallitta, già vice presidente del Consiglio comunale di Palermo, esponente della sinistra cittadina.

“La palazzina che era stata occupata abusivamente dai senza casa – dice Nadia Spallitta – è stata presa in affitto dal Comune di Palermo con una spesa annua di circa 450 mila euro, come risulta da notizie di stampa non smentite. Fino a due anni fa era sede di alcuni uffici comunali. E già questo non mi sembra razionale, perché il Comune ha a disposizione immobili che potrebbe adibire ad uffici senza costi per la collettività”.

“Ma la cosa incredibile – aggiunge l’ex vice presidente vicaria del Consiglio comunale del capoluogo siciliano – è che, da circa due anni, l’edificio è sostanzialmente abbandonato, anche se il Comune sembrerebbe abbia continuato a pagare l’affitto. Ed è stato proprio tale abbandono a creare le condizioni per l’occupazione abusiva da parte dei senza casa”.

“Mi chiedo e chiedo – conclude Nadia Spallitta -: ma chi è che, al Comune di Palermo, ha deciso di tenere in affitto una palazzina non utilizzata dallo stesso Comune? Siamo davanti a un palese danno erariale. Mi auguro che l’Amministrazione elimini con immediatezza gli sprechi e destini a finalità più utili queste ingenti risorse finanziarie. E’ auspicabile, poi, che cessino tutti i fitti passivi del Comune di Palermo: si avrebbe, così, un risparmio di circa 10 milioni di euro all’anno che potrebbero essere reinvestiti sia per affrontare l’annoso problema dei senza tetto, sia per azioni di sviluppo economico della città”.

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