Assestamento di Bilancio della Regione: che fine ha fatto il miliardo e mezzo di euro?

12 ottobre 2018

La Corte dei Conti, nei mesi scorsi, ha chiesto una manovra correttiva di circa 2 miliardi di euro. Ma nei documenti finanziari che il Governo Musumeci e la Ragioneria generale hanno inviato all’Ars non solo è ‘scomparso’ un miliardo e mezzo di euro, ma non viene nemmeno spiegato che fine ha fatto. In prospettiva, altri tagli alla sanità   

Abbiamo dato un’occhiata al disegno di legge di assestamento di Bilancio della Regione siciliana. Dire che siamo stupiti è poco. Ci aspettavamo, dalla lettura di questo documento – che è tecnico e politico insieme – una spiegazione esaustiva del come una manovra di aggiustamento dei conti, chiesta nei mesi scorsi dalla magistratura contabile, pari a circa 2 miliardi di euro sia stata trasformata in una manovra da 500 miliardi di euro.

Dov’è finito il miliardo e mezzo di euro? Dalla Ragioneria generale della Regione, prima che dalla politica, ci aspettavamo una relazione precisa, puntuale e, soprattutto, chiara. Invece c’è solo il ricorso a tecnicismi da Azzeccagarbugli della contabilità pubblica.

Ci chiediamo e chiediamo: cosa penseranno i magistrati della Corte dei Conti? Questo assestamento di Bilancio ‘creativo’ è stato concordato con loro?

Non ci convince nemmeno la manovra di circa 500 miliardi di euro. Al di là delle parole ‘difficili’, l’unica cosa che abbiamo capito è che, anche l’attuale Governo – come hanno fatto i Governi procedenti – sta andando ad erodere, ancora una volta, il Fondo sanitario regionale per pagare spese che con la sanità non hanno nulla a che vedere!

Ci lamentiamo tutti del caos che c’è negli ospedali pubblici della Sicilia, tra carenza di posti letto, carenza di personale medico e infermieristico, caos nei Pronto Soccorso, dopo di che, con un’arroganza e una sfacciataggine che è pari solo all’indifferenza verso il mondo della sanità siciliana, Governo regionale e Ragioneria generale presentano al Parlamento siciliano un disegno di legge di assestamento del Bilancio che va ancora ad incidere, in negativo, sui conti della sanità.

Ci chiediamo e chiediamo: ma i sindacati dei medici e degli infermieri esistono ancora? Il Tribunale del malato è ancora operativo? E le opposizioni che cosa ne dicono di quest’ultima follia?

Dalla manovra saltano pure quei pochi fondi destinati agli investimenti. Un grande ‘plauso’ al presidente della Regione, Nello Musumeci, all’assessore all’Economia, Gaetano Armao, e ai ‘filososi’ della Ragioneria generale dell’amministrazione regionale: i fondi europei per le infrastrutture li ‘rendicontate’ come ‘Progetti di sponda’ o ‘Progetti retrospettivi’ (COME SI LEGGE QUI), in più tagliate anche quei pochi investimenti. Bravissimi!

Tutto per fare ‘cassa’ per le spese correnti, se è vero che la Regione, quest’anno, grazie agli accordi con Roma siglati dal passato Governo regionale non avrà nemmeno tutti i soldi disponibili per il funzionamento della ‘macchina regionale’. (è incredibile come la relazione della Ragioneria generale ‘magnifichi’ le nuove entrate: un favore al PD che non fa opposizione, protagonista dei ‘Patti scellerati’ Renzi-Crocetta, bisogna pur farlo, no?).

In previsione c’è anche una ‘tosatura’ degli stipendi dei dipendenti regionali, tanto per fare provare l’ala gelida del Governo regionale anche a questa categoria.

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