Terremoto del 5° grado a Catania e dintorni: crolli e paura. Tutto a posto con la protezione civile?

6 ottobre 2018

La domanda non è fuori luogo. Negli ultimi due mesi, a Palermo, la zona di Mondello è stata sommersa dalle acque tre o quattro volte e – nei fatti – non glien’è fregato niente a nessuno. Idem per l’allagamento di Catania di qualche giorno fa. Ora è arrivato il terremoto. La Sicilia, per com’è governata oggi, è pronta a fronteggiare eventuali emergenze?  

Per Catania, quello attuale non è un bel momento. Qualche giorno fa una mezza alluvione (dovuta in parte alla pioggia, in parte alla cattiva gestione del territorio). Stanotte una violenta scossa di terremoto di magnitudo 4.8. L’epicentro, in realtà, è stato localizzato a quasi 2 km da Santa Maria di Licodia, facendo ‘ballare’ anche i Comuni di Paternò, Adrano e Biancavilla. Ma la scossa si è sentita anche nella Città Etnea (e anche a Messina e a Siracusa).

Sono stati momenti di paura. Con quale danno. A Biancavilla sono crollati i cornicioni della chiesa dell’Idria e anche dell’ex sede del Municipio. Danno anche in alcune abitazioni rurali. C’è stato anche qualche ferito, che è stato trasportato in ospedale.

Una notte di paura, insomma, con tanta gente che ha passato la notte in strada.

Quello che ci chiediamo e chiediamo è: considerato che la Sicilia è una zona sismica e rilevato che proprio la parte orientale della nostra Isola è la più a rischio, il Governo ha predisposto un efficiente servizio di Protezione civile per fronteggiare eventuali emergenze?

Ce lo chiediamo perché, negli ultimi due mesi, a Palermo, Mondello e Partanna Mondello si sono allagate tre o quattro volte, ma né il Comune, né la Regione hanno fatto niente. Si sa soltanto che per Mondello sono pronti gli appalti per il Tram, che ‘incasineranno’ queste contrade ad alto rischio idrogeologico chissà per quanto tempo.

Abbiamo avuto modo di notare, qualche giorno fa, che a Catania, in occasione della mezza alluvione, Comune e Regione si sono fatte cogliere totalmente impreparate.

In più, abbiamo appreso che il Governo regionale avrebbe voluto ‘risparmiare’ 115 milioni di euro sulla sanità per pagare le rate dei mutui ai Comuni…

Ecco, la domanda finale è: la Sicilia è pronta a fronteggiare un’eventuale emergenza?

Foto tratta da meteogiuliacci.it

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