Evasione fiscale record in Italia: in testa Lombardia e Veneto/ MATTINALE 148

1 ottobre 2018

Guarda caso, le Regioni italiane dove di evade più il Fisco sono le due Regioni che vorrebbero attuare la ‘secessione dei ricchi’ tenendosi il cosiddetto residuo fiscale: Lombardia e Veneto. Questa mega evasione fiscale spiega perché la manovra del Governo tra grillini e leghisti è sbagliata: invece di indebitare l’Italia avrebbero potuto far pagare le tasse agli evasori 

In perfetto stile democristiano, il governo del popolo dell’accoppiata Salvini-Di Maio, per racimolare un po’ di soldi da spendere dissennatamente e assicurarsi il favore del popolino, invece di aprire la stagione della caccia agli evasori fiscali, indebita pericolosamente le finanze statali.

L’evasione fiscale in Italia rappresenta uno dei principali ostacoli al risanamento economico del Paese. Una vera e propria piaga. Lo dicono, ancora una volta, i numeri: a maggio 2018 l’imponibile evaso in Italia è cresciuto del 4,7% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, con punte record nel Nord dove ha raggiunto il 6,5%.

In termini di imposte sottratte all’Erario siamo nell’ordine di 180,7 miliardi di euro l’anno. Il nobile, operoso, civile Nord è il principe degli evasori.

In testa, poi, tra le Regioni, dove sono aumentati numericamente gli evasori fiscali, risulta la Lombardia, con +6,3%.

Secondo e terzo posto spettano, rispettivamente, al Veneto con + 5,4% e la Valle d’Aosta con +5,1%.

A seguire la Liguria con +4,8%, il Piemonte con 4,7%.

Chiudono la graduatoria la Sacra Corona unita, con il 2,6%, la Camorra, con 1,0% e Cosa nostra con lo 0,6%.

La Lombardia, anche in valore assoluto, ha fatto registrare il maggior aumento dell’evasione fiscale. In percentuale, il dato lombardo aumenta, nel 2018, di circa il 7,2%.

In Italia i principali evasori sono gli industriali (33,2%) seguiti da bancari e assicurativi (30,7%), commercianti (11,8%), artigiani (9,4%), professionisti (7,5%) e lavoratori dipendenti (7,4%).

Non dobbiamo quindi farci illusioni di cambiamento. I dati riportati spiegano con cruda chiarezza perché nel “contratto Lega 5 stelle”(per carità non chiamatelo accordo politico che i 5 Stelle si risentono! Che ipocrisia!) la lotta all’evasione fiscale è affidata alla flat tax, e si basa sul seguente ragionamento ad minchiam: se diminuisce la pressione fiscale i contribuenti diventano onesti e pagheranno tutti tulle le tasse.

Si può essere più subdoli e fasulli di così? E i 13 milioni di evasori totali che faranno? I pentiti? Quante sciocchezze contrabbandate per genialate!

Mi riferisco ovviamente ai 5 Stelle e non a Salvini, che anche in questo settore ha portato a casa il risultato che voleva. Salvaguardando tutti i nordisti e segnatamente i lombardi, incivili e disonesti come lui.

Questo patto è stato sottoscritto dal partito del popolo, quello stesso che ha abolito la povertà secondo le deliranti parole di Di Maio, il Robin Hood dei creduloni, senza togliere un centesimo ai ricchi e quindi contraendo debiti che qualcuno, non certo i ricchi con i soldi all’estero, prima o poi dovranno pagare.

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