Rifiuti per le strade della Sicilia: l’assessore Pierobon ha mai fatto un giro per le strade di Palermo?

10 settembre 2018

Ce lo chiediamo perché l’assessore regionale con delega ai rifiuti, Alberto Pierobon, è rimasto molto colpito dal fatto che in mezza Sicilia la gente abbandona i rifiuti per strada. E’ evidente che l’assessore non sa cosa succede a Palermo, dove l’immondizia abbandonata nelle strade e nei marciapiedi è una costante…

In un articolo pubblicato sul Giornale di Sicilia apprendiamo che l’assessore regionale con delega alla gestione dei rifiuti, Alberto Pierobon, annuncia controlli a tappeto, in tutta la Sicilia, per ‘sgamare’ e – supponiamo – sanzionare chi getta ‘a munnizza in mezzo alla strada.

Ben detto e, ci auguriamo, ben fatto, assessore Pierobon!

A questo punto, però, una domanda ci sembra quasi d’obbligo: dov’è vissuto, da quando ricopre la carica di assessore regionale con delega alla gestione dei rifiuti, il veneto Alberto Pierobon?

Se non ricordiamo male, la sede dell’assessorato è a Palermo e non a Venezia. Ma è probabile che l’assessore non viva nel capoluogo siciliano. Magari si fa vedere ogni tanto: arriva con l’areo, si infila in un’automobile con i vetri oscurati ed esce solo per recarsi in ufficio. Finito il lavoro, s’infila di nuovo nell’automobile con i vetri oscurati e torna all’aeroporto ‘Falcone-Borellino’ (già Punta Raisi), per tornare in chissà quale altra parte del mondo.

Perché scriviamo questo? Perché l’assessore Pierobon, a proposito dei rifiuti abbandonati in strada, ha annunciato, come già ricordato, controlli a tappeto in tutta la Sicilia!

E poiché, a Palermo – dove, ripetiamo, ha sede il suo assessorato – i rifiuti abbandonati nelle strade e nei marciapiedi facevano bella mostra di sé già da prima che l’assessore Pierobon si insediasse, ne dobbiamo dedurre che lo stesso assessore un giro per le vie del capoluogo dell’Isola non l’ha mai fatto.

Questo è solo questo può spiegare il perché l’assessore Pierobon, ‘colpito’ dalla notizia che in tanti centri della Sicilia la gente si sbarazza dei rifiuti gettandoli per strada, abbia deciso di optare per i “controlli a tappeto”.

Se così non fosse, l’assessore Pierobon dovrebbe spiegare il perché, questi “controlli a tappeto”, non li abbia ancora promossi a Palermo, dove, soprattutto a partire da luglio, la lurdia (leggere sporcizia), come si usa dire dalle nostre parti, ha raggiunto livelli impensabili.

Assessore Pierobon, se vuole potrà fare un giretto con noi: le mostreremo cosa che non ha mai visto: piccoli ‘salotti’ improvvisati sui marciapiedi: divani, tavolinetti, cuscini e, per chi ha voglia di riposarsi un po’, anche materassi. Tutto all’aperto, assessore: come nella pubblicità che gira per ora nelle tv: gente che, in città, si rotola su materassi con tanto di lenzuoli profumati…

Ci sono anche tavoli, sedie, armadi, credenze. E, ancora, piatti – anche sani! – bicchieri, posate, tovaglioli. E poi il cibo, assessore Pierobon: pasta ‘spiaccicata’ nelle strade e nei marciapiedi, salsa di pomodoro a tignitè, ortaggi che un tempo furono appena raccolti (un tempo!), verdure quante ne vuole, idem per la frutta.

Difficile trovare il pane, assessore Pierobon: perché appena si materializza, zact!, gli uccelli – per lo più i colombi – appostati come falchi lo fanno sparire nel giro di pochi secondi. Sa com’è: ‘u pitittu è pitittu!

Se proprio si vuole godere lo spettacolo fino in fondo, però, deve atterrare all’aeroporto la mattina molto presto. Così potrà assistere al ‘cambio della guardia’: la mattina all’alba, infatti, i gabbiani danno il cambio ai topi e agli scarafaggi, veri e propri padroni dei rifiuti notturni.

Assessore Pierobon, cu tanta bedda munnizza (si faccia tradurre da qualcuno che cosa significa: in assessorato qualche siciliano dovrebbe trovarlo) che c’è a Palermo lei vero in giro per la Sicilia a fare i “controlli a tappeto” se ne vuole andare? Resti qui da noi, almeno per una sera, e valorizzi quella che il sindaco Leoluca Orlando chiama “il suk orientale immerso nell’Europa”.

Assessore Pierobon, se gira per la città anche i tappeti trova: non quelli che lei vuole andare a scovare con i controlli nel resto della Sicilia, ma i tappeti veri, laceri, sporchi, magari un po’ ‘schifiati’, ma sempre tappeti…

 

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