Come immaginare una Palermo diversa dalla disastrosa città dell’orlandismo ‘ferroviario’

11 maggio 2018

Domani Palermo proverà a pensare una città diversa dall’attuale. Ci proveranno i protagonisti del Coordinamento “Quale Palermo?”. Sono docenti universitari, professionisti, cittadini comuni che chiedono tutto quello che oggi è negato: pianificazione e programmazione condivise, riqualificazione, ‘trasparenza’ amministrativa, partecipazione dei cittadini alle scelte, competenza, incentivi per la riqualificazione

Non c’è solo la Palermo degli appalti ferroviari infiniti che hanno distrutto mezza città. Non c’è solo la Palermo della finta mobilità sostenibile con 15 Km di Tram che costano 10 milioni di euro all’anno e che hanno provocato un caos indescrivibile. Non c’è solo la Palermo delle periferie abbandonate. Non c’è solo la Palermo sommersa dai rifiuti, nella quale la raccolta differenziata è diventata una barzelletta. Non c’è solo la Palermo delle strade piene di buche. Non c’è solo la Palermo che vuole distruggere via Libertà con il Tram. Non c’è solo la Palermo dove opera una banda di tagliatori di alberi. Non c’è solo la Palermo di un monarca assoluto che fa quello che vuole. Non c’è solo la Palermo di Leoluca Orlando.

Sì, c’è un’altra Palermo: civile, democratica, pronta a tutelare l’ambiente, non affaristica, non ipocrita, con un’amministrazione pubblica ‘trasparente’, una Palermo che si propone di costruire una città al servizio dei cittadini e non al servizio delle imprese, peraltro in buona parte non siciliane, che portano tutto il valore aggiunto di ingenti investimenti fuori dall’Isola, lasciando al capoluogo dell’Isola strade transennate e chiuse per anni (con la distruzione del tessuto commerciale e disagi infiniti per i cittadini), palazzine che dovranno essere abbattute a causa dei lavori ferroviari, immondizia non raccolta lungo le strade, traffico, caos e poi ancora caos.

E, soprattutto, lasciando opere che sembrano non avere mai fine. Se facciamo quattro conti, solo i 15 Km di Tram sono stati completati (costati, peraltro una barca di soldi: l’acquisto della carrozze, ‘latata’ appaltizia centrodestra; il ‘completamento’, ‘latata’ centrosinistra…), mentre i lavori del Passante ferroviario sono bloccati, per non parlare dell’Anello ferroviario, lavori fermi, forse, al 25%, dopo anni di disagi incredibili per i cittadini e per i commercianti).

Orlando e la sua ‘band’ – soprattutto dopo lo spoglio delle schede delle elezioni comunali del 2016 durato due mesi (modello dittatori sudamericani…) e dopo il via libera a un’illegittima ZTL – pensavano di avere campo libero su tutto. Ancora oggi fanno quello che vogliono.

Ma c’è una città – alternativa all’appaltismo senza regole – che vuole costruire un altro futuro nel rispetto dell’interesse collettivo.

Sono cittadini – tanti cittadini – che hanno dato vita al Coordinamento “Quale Palermo?”. Donne e uomini di buona volontà che si interrogano su come bloccare l’affarismo dilagante e, soprattutto, su quale progetto per Palermo elaborare.

L’appuntamento è per domani mattina, alle 9 e 30, in Piazza Politeama, proprio nella Piazza – che prima dell’arrivo dei ‘Barbari dell’Anello ferroviario’ era la Piazza centrale di Palermo – dove si sta realizzando una folle stazione ferroviaria che deturperà anche questo luogo.

In Piazza Politeama si terrà una conferenza stampa. Dopo i lavori proseguiranno per tutto il giorno presso i locali Magneti Cowork, via Emerigo Amari numero 148.

“Decisionismo, incompetenza, tornaconto/ partecipazione, qualità, bene comune”, si legge nel comunicato che presenta la manifestazione di domani.

E ancora:

“Linee di Tram, un Anello e un Passante ferroviario impropri nelle scelte di base, senza qualità dei progetti (vedi p.e. la Stazione Politeama), con costosissime opere e cantieri che sviliscono la città piuttosto che riqualificarla;

i mortificanti interventi che si operano nello spazio pubblico;

il massacro del verde urbano;

il degrado persistente del Centro storico (ancora con le rovine postbelliche), delle periferie e della città di ‘mezzo’, delle architetture ereditate dal passato;

le fondamentali questioni che affliggono da sempre la città e che rimangono irrisolte;

l’assoluta mancanza di competenza, specificità, possibilità di partecipare alle scelte amministrative;

l’assenza di progettualità, pianificazione, programmazione da parte della attuale amministrazione”.

“Sono soltanto alcune delle gravissime attuali questioni – prosegue il comunicato – che inducono la cittadinanza, nelle sue varie rappresentanze, professionisti, studiosi, comitati, associazioni, cittadine e cittadini ad incontrarsi sabato 12 maggio presso il Magneti Cowork per condividere le proprie preoccupazioni, scambiarsi conoscenze e informazioni, ricordarsi che è possibile un modo diverso di amministrare e trasformare Palermo”.

“In particolare, nella prima parte dell’incontro – prosegue il comunicato – si denunceranno tutta una serie di casi (il ‘mortificante progetto della Stazione Politeama, le improprietà di tutti gli attuali ‘grandi lavori’, le ambiguità del concorso per le nuove linee tranviarie, le persistenti rovine del Centro storico, la demolizione prevista dell’ex Cotonificio siciliano, gli impropri abbattimenti di alberi e le potature selvagge, ecc vedi programma) che rendono inaccettabile l’azione amministrativa portata avanti in questi anni in ambito urbanistico, architettonico e ambientale, considerando soprattutto la necessità di vera riqualificazione che Palermo ha a causa delle guerre subite, del ‘Sacco’ edilizio avvenuto nella fase di ricostruzione e di tutto ciò che ne è conseguito”.

“Nella seconda parte, invece – prosegue il comunicato – si vogliono ricordare ancora una volta, attraverso una serie di esempi (progetti didattici e di ricerca, progetti vincitori di concorsi, ecc vedi programma), i ‘presupposti’ imprescindibili per una trasformazione di qualità di una città prestigiosa come Palermo: la necessità del ‘progetto’ (prefigurare il cambiamento), la qualità del progetto, il confronto tra progetti (utilizzo dei concorsi), oltre che una seria pianificazione e programmazione condivisa di riqualificazione della città (in tutte le aree e settori), la trasparenza degli atti amministrativi, la partecipazione dei cittadini alle scelte, la competenza di chi deve guidare specifici settori, la progettazione partecipata, gli incentivi per la riqualificazione, i regolamenti ,ecc”.

“Presupposti – leggiamo sempre nel comunicato – che purtroppo ancora oggi non esistono perché parte di un ‘nuovo’ modo di amministrare che deve farsi ancora strada abbattendo ogni forma di decisionismo, incompetenza, arroganza, superficialità, tornaconto personale, ecc; un nuovo modo che però si sta consolidando sempre di più come NUOVO MODELLO DI PENSIERO e come esigenza da parte di un numero sempre maggiore di cittadini (vedi p.e. il NUOVO STATUTO AMMINISTRARE CON I CITTADINI scritto dalla cittadinanza); e questo Laboratorio è un ulteriore contributo nei confronti di questo processo di consolidamento”.

L’incontro,in entrambe le due sessioni, prevede uno spazio di interventi programmati che coinvolge anche molte organizzazioni civiche estremamente attive in città e uno spazio di libero dibattito.

Di seguito il programma dettagliato della manifestazione di domani:

ore 9.00 CONFERENZA STAMPA nei pressi del cantiere della Stazione Politeama
ore 9.30 FOTOGRAFIA COLLETTIVA nei pressi nel cantiere della Stazione Politeama
I SESSIONE
L’ATTUALE DISASTRO ARCHITETTONICO URBANISTICO E AMBIENTALE DELLA CITTA’
10.00
introduzione Fabio Alfano
10.15
architetto Fabio Alfano
(Comitato Bene Collettivo, Anghelos abitare arte architettura)
IL PROGETTO DELLA STAZIONE POLITEAMA: QUALE CULTURA?
10.30
ingegnere Giovanni Margiotta
(già Presidente Ordine Ingegneri di Palermo)
IM-MOBILITA’ … E I GRANDI LAVORI (TRAM, ANELLO E PASSANTE FERROVIARIO)
10.45
architetto Massimiliano Giudice (Via Libertà Libera)
PERCHE’ UN CONCORSO PER LE NUOVE TRATTE TRANVIARIE?
11.00
professore Marcello Panzarella (già Presidente del corso di Laurea in Architettura di Palermo, Unipa)
LE ROVINE DI PALERMO. L’ARCHITETTURA E’ PROIBITA
11.15
professoressa Rosanna Pirajno (già Docente di Disegno e Rappresentazione, Unipa, Salvare Palermo)
COSA ACCADE AGLI EDIFICI DISMESSI: RIFUNZIONALIZZAZIONE O DEMOLIZIONE?
11.30
professore Silvano Riggio (già Docente di Ecologia, Unipa)
PALERMO (IL) – LOGICA?: DAL MASSACRO DEGLI ALBERI AI RISANAMENTI AMBIENTALI MAI
REALIZZATI
11.45
architetto Francesco Grimaldi
PROGRAMMAZIONE SENZA PARTECIPAZIONE
12.00
INTERVENTI PROGRAMMATI
Raffaele Savarese (Circolo Istrice)
Giovanni Moncada (Associazione Comitati civici)
Giulia Argiroffi (Commissione consiliare Urbanistica)
Edoardo Marchiano (Associazione Aiace)
Marcello Robotti (Associazione Vivo civile)
Elvira Dragonia Vernengo (Sos emergenza alberi Palermo)
Giovanni Purpura (Pro-Loco Nostra Donna del Rotolo)
Francesco Raffa (Comitato Amari Cantieri)
Gabriele Citarrella (Comitato Viale Lazio)
Andrea Valenti (Professionisti Liberi)
13.00 – 13.30
DIBATTITO
BREAK (E’ possibile prendere un panino nella caffetteria all’interno del Magneti Cowork)

II SESSIONE
LA PALERMO CHE VORREMMO: VISIONI, METODI E PROGETTI
14.30 – 17.30
14.30
professore Marcello Panzarella (già Presidente del corso di laurea in Architettura di Palermo, Unipa)
COSA FARA’ PALERMO DA GRANDE?
14.45
architetto Danilo Maniscalco
LA QUESTIONE VILLA DELIELLA E L'”EFFETTO BASILE”
15.00
professore Renzo Lecardane (Docente di Progettazione architettonica, Research Group LabCity
Architecture, Unipa)
LA CITTA’ DELL’ANELLO FERROVIARIO DI PALERMO. TEMI E PROGETTI DIDATTICI E DI RICERCA
PER LE STAZIONI E LE FERMATE ATTUALI E FUTURE
15.15
(relazione su alcuni progetti vincitori di concorso a Palermo)
da confermare
15.30
architetto Cinzia De Luca (Comitato Bene Collettivo/ Anghelos abitare arte architettura)
10 CONCORSI DI PROGETTAZIONE PER TRASFORMARE INSIEME PALERMO
15.45
architetto Fabio Alfano (Comitato Bene Collettivo/Anghelos abitare arte architettura)
NUOVE NORME E STRUMENTI PER TRASFORMARE LA CITTA’: PROGETTAZIONE,
PROGRAMMAZIONE, TRASPARENZA, PARTECIPAZIONE, QUALITA’ DELLE SCELTE
16.00 -17.00
INTERVENTI PROGRAMMATI
Mario Guglielmino (Associazione Voci Attive)
Lucia Pierro (Autonome Forme)
Elio Capri’ (Associazione regionale liberi professionisti architetti e ingegneri)
Michele Cucchiara (architetto)
Raffaele Savarese (Circolo Istrice)
Giovanni Corrao (architetto)

Foto tratta da ilsitodisicilia.it

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