Continua l’operetta oscena sui Pronto Soccorso: ora le lacrime di coccodrillo…

22 aprile 2018

Ieri una manifestazione a Palermo. La politica siciliana – che è responsabile dello sfascio dei Pronto Soccorso della nostra Isola – è scesa in piazza per manifestare contro se stessa… Senza ritegno! Ma veramente questi pensano che i cittadini siciliani siano dei fassacchiotti?     

Continua la sceneggiata delle ‘autorità’ sulla violenza nei Pronto Soccorso della Sicilia. Ieri manifestazione in piazza, a Palermo, al grido di “Stop alla violenza sui camici bianchi”. Per l’occasione – come potete notare nella foto sopra – medici e politici hanno indossato un camice azzurro con la scritta “Stop”.

Erano presenti, tra gli altri, il presidente della Regione, Nello Musumeci, e gli assessori Ruggero Razza (Salute-Sanità), Roberto Lagalla (Istruzione e Formazione professionale) e Toto Cordaro (Territorio e Ambiente).

Che cosa sono andati a fare il Presidente Musumeci e i tre assessori alla manifestazione? Passerella: così, tanto per farsi fotografare ed esserci. E bravi!

Ci chiediamo e chiediamo: invece di queste passerelle perché, per risolvere il dramma – perché ormai è un dramma – dei Pronto Soccorso della nostra sempre più disastrata Isola il Governo Musumeci non aumenta la dotazione di medici, di infermieri e di ausiliari nei Pronto Soccorso?

Ci vuole tanto a capire che la gente si lamenta perché non vuole aspettare un giorno – se va bene – prima di essere visitata in un Pronto Soccorso?

Ci vuole tanto a capire che mancano i posti letto dove smistare i pazienti che si presentano nei Pronto Soccorso?

Invece di queste sceneggiate in strada non sarebbe più serio aumentare la dotazione di medici, di infermieri e personale ausiliario nei Pronto Soccorso?

Non sarebbe più serio aumentare i posti letto nei reparti per liberare i Pronto Soccorso dove ‘ristagnano’ i pazienti che non si sa dove ricoverare?

Non sarebbe più serio realizzare e far funzionare i presidi di medicina del territorio che, insieme con i medici di famiglia, dovrebbero filtrare e ridurre l’accesso dei cittadini nei Pronto Soccorso?

Queste cose le abbiamo già scritte (COME POTETE LEGGERE QUI).

Il Presidente Musumeci e i suoi assessori ci potrebbero rispondere: non ci sono i soldi.

Nostra risposta: non è vero: i soldi ci sono, ma voi li utilizzate per finalità diverse.

Da anni la Regione – abusivamente – toglie i soldi agli ospedali pubblici per dirottarli su altri settori dell’Amministrazione regionale.

Non lo diciamo noi: l’hanno detto – mettendolo per iscritto – i magistrati della Corte dei Conti il 16 ottobre del 2015 nel corso di una seduta della commissione Bilancio e Finanza dell’Ars.

“Con riferimento al settore sanitario – si legge nella parte della relazione della Corte dei Conti che riguarda la sanità – il DEF regionale 2016-2018 parte dal presupposto di un sostanziale e stabile equilibrio economico finanziario del settore sanitario, circostanza che, nel documento in esame, consentirebbe di (…) far gravare sul fondo sanitario regionale il costo di alcuni servizi resi a favore del SSR (Servizio Sanitario Regionale) da parte della società consortile Servizi Ausiliari Sicilia (SAS) e dell’ARPA Sicilia sino ad oggi coperte con risorse a carico del bilancio regionale”.

QUI POTETE LEGGERE PER ESTESO IL NOSTRO ARTICOLO DAL SEGUENTE TITOLO: “Sanità siciliana: invece di assumere nuovi medici e infermieri si pagano i dipendenti SAS, i precari e i mutui!”

Da allora ad oggi non è cambiato nulla.

Presidente Musumeci: invece delle chiacchiere perché non annuncia in Aula – visto che Sala d’Ercole è impegnata ad approvare Bilancio e Finanziaria 2018 – che, a partire da quest’anno, le rate dei mutui della Regione si pagheranno con i fondi della Regione e non con quelli della sanità pubblica siciliana?

Assessore Cordaro: di grazia, ce lo spiega perché i circa 30 milioni di euro dell’ARPA debbono essere pagati togliendoli agli ospedali pubblici della Sicilia? Perché non ne parla con il suo collega, professore Lagalla – che fa il medico al Policlinico – e i 30 milioni dell’ARPA, invece di scipparli agli ospedali pubblici della Sicilia, li fate pagare all’ISMETT, che ogni anno ‘inghiotte’ oltre 100 milioni di euro?

Forse perché all’ISMETT – che da Centro trapianti è stato trasformato in un ospedale tutto-fare – vi andate a curare voi?

Quanto siete bravi: i cittadini siciliani li scaraventate nella bolgia dei Pronto Soccorso e voi, i vostri parenti e i vostri amici vi fare curare all’ISMETT?

Perché, signori governanti, non la smettete di utilizzare i fondi della sanità pubblica siciliana per pagare i dipendenti di alcune società regionali? Forse perché, in cambio, votano?

Quindi per pagare i mutui della Regione, per foraggiare l’ARPA e per il consenso elettorale si tolgono i soldi alla sanità pubblica siciliana? 

E poi andate in piazza a manifestare “solidarietà” ai medici dei Pronto Soccorso aggrediti? Che è: non vi piace leggere queste cose? A noi nemmeno piace scriverle: ma questo è quello che fate e noi ve lo dobbiamo schiaffare in faccia! perché questo siete: dei ‘tregediatori’ a ventiquattro carati!

Ma non vi sentite un po’ ipocriti? E i medici che ieri si sono accompagnati a voi – a cominciare dal presidente dell’Ordine dei Medici – queste cose non le sanno? Non lo leggono il Bilancio della Regione?

Ma la vita, per tutti questi signori, cos’è? Una recita a soggetto? Una commedia degli inganni? Il festival delle lacrime di coccodrillo?

 

 

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