Palermo, perché distruggere Piazza Politeama con un’orribile stazione ferroviaria?

10 marzo 2018

ANELLO FERROVIARIO DI PALERMO/ Un nutrito gruppo di docenti universitari, architetti, ingegneri e rappresentanti di associazioni e organizzazioni civiche, in una lettera al sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e all’assessore alla Rigenerazione urbana, Emilio Arcuri, chiede di bloccare e di ridiscutere il progetto per la stazione ferroviaria che rischia di compromettere Piazza Castelnuovo, conosciuta anche come Piazza Politeama    

“L’Amministrazione Comunale di Palermo, nonostante non riesca a far avanzare i lavori da parte dell’impresa esecutrice (Tecnis) degli altri cantieri dell’ANELLO FERROVIARIO già aperti in via Amari, in viale Lazio-via Sicilia, ecc. (tutti quanti, a una percentuale bassissima di avanzamento), le ha concesso l’apertura di un nuovo cantiere – LA STAZIONE POLITEAMA – con tutte le conseguenze negative che ne deriveranno a discapito dei cittadini, dei commercianti, dei turisti”.

Si apre così una lettera che un nutrito gruppo di docenti universitari, architetti, ingegneri e rappresentanti di associazioni e organizzazioni civiche (Comitato Bene Collettivo/Anghelos Centro Studi, Comitato per il Centro storico, Voci attive, Via Libertà… libera, Fondazione Salvare Palermo, Associazione Mezzocielo) hanno inviato al sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e all’assessore Rigenerazione urbanistica e urbana, Emilio Arcuri).

“Il progetto di questa stazione – si legge nella lettera – oltre a risultare mortificante dal punto di vista architettonico, urbanistico e ambientale, prefigura grande pregiudizio alla configurazione di questa importantissima
Piazza, fatta di stratificazioni pregevoli dal punto di vista compositivo-progettuale, senza però proporre soluzioni alternative di qualità; inoltre, fa temere danni ai suoi monumenti (il teatro Politeama, il chiosco Basile, la statua di Carlo Cottone, il Palchetto della Musica di Valenti, ecc.) e pregiudica le sue pregiate e insostituibili alberature (Ficus, palme Sabal, ecc)”.

Le lettera segnala alcune ‘particolarità’:

“- la Stazione sotterranea è situata in un punto del tutto casuale rispetto al disegno della Piazza Castelnuovo (senza alcuna considerazione del disegno dello spazio pubblico della Piazza Castelnuovo);
– il progetto prevede lo sventramento della Piazza secondo un perimetro dettato dall’infrastruttura nel sottosuolo, con gravi conseguenze del suo futuro assetto; successivamente sarà RAPPEZZATA, provando
a riconfigurare il disegno precedente (spazio pubblico, marciapiedi, aiuole, ficus, palme, ecc.);
– nella NUOVA Piazza Castelnuovo RAPPEZZATA saranno collocate le rampe di accesso alla Stazione nel sottosuolo, oggi disposte casualmente rispetto all’attuale disegno della Piazza e prive di un progetto architettonico adeguato al contesto patrimoniale, storico e paesaggistico esistente;
– gli spazi sotterranei della Stazione sono stati disegnati a partire dal piano del ferro con una semplice sequenza di ambienti tecnici, senza un vero progetto di accesso che si confronti con lo spazio pubblico e con l’edificio monumentale del Teatro Politeama”.

“Si tratta infatti – prosegue la lettera – di spazi sotterranei completamente
privi di qualità architettonica che necessitano di un adeguato intervento di architetti e artisti (così come è avvenuto, per esempio, per le stazioni della Metropolitana di Napoli): di fatto, quella che sarà la più rappresentativa Stazione dell’Anello Ferroviario di Palermo, anche per la presenza di grandi flussi di viaggiatori, è oggi mortificata da un progetto prettamente tecnico strutturale”.

“Si constata inoltre – leggiamo sempre nella lettera – che anche i progetti delle altre Stazioni o Fermate dell’Anello Ferroviario di Palermo non affrontano i temi della qualità del progetto architettonico, urbanistico e ambientale delle opere realizzate e ancora da realizzare. Per le suddette ragioni consideriamo INACCETTABILE l’apertura di un nuovo cantiere dell’Anello Ferroviario (Stazione Politeama) proprio mentre l’Amministrazione Comunale non riesce a far avanzare i lavori già incominciati e quindi a far completare i cantieri già aperti (lavori compiuti solo al 15-20%)”.

“Ugualmente INACCETTABILE – prosegue la lettera – ci appare l’attuale progetto della Tecnis per una stazione (Politeama) che si vuole realizzare nella piazza più rappresentativa e più frequentata della città, che annovera – tra le altre – opere ed edifici a firma di architetti e artisti rinomati, quali Damiani-Almeyda, Basile, Valenti, Rutelli, Caronia Roberti; così come il livello qualitativo dei progetti architettonici di tutte le altre stazioni
dell’Anello Ferroviario”.

“INACCETTABILE, ancora – si legge sempre nella lettera – la dilatazione temporale della consegna dei cantieri in fortissimo ritardo, con costi raddoppiati e lavori che continuano a mettere in ginocchio parti di città con i loro residenti e commercianti. Ed è INACCETTABILE il modo in cui in generale si mettono le mani, fisicamente, su questa città, dai grandi lavori infrastrutturali (Tram, Anello e Passante ferroviario) all’arredo urbano, sempre senza avvalersi di specifiche e necessarie competenze progettuali e costruttive, e senza ascoltare le istanze e le offerte di competenza che provengono dalla cittadinanza”.

“INACCETTABILE in ultimo – si legge ancora nella lettera – è che tutto questo avvenga nella città Capitale della Cultura italiana 2018”.

Da qui alcune richieste:

UNA PAUSA DI RIFLESSIONE sul cantiere della Stazione Politeama (concentrando risorse umane, di mezzi ed economiche sui cantieri già aperti);

UN INCONTRO PUBBLICO con la Municipalità per ascoltare istanze e proposte provenienti dalle Organizzazioni e dalle Associazioni civiche, dei professionisti e delle personalità competenti, e delle Istituzioni quali gli Ordini professionali e l’Università di Palermo, e altre ancora, che invitiamo tutte a pronunciarsi sulla questione;

LA COSTITUZIONE DI UN TAVOLO TECNICO condiviso con la cittadinanza (Istituzioni, professionalità, organizzazioni civiche, ecc) per la definizione di un OSSERVATORIO PERMANENTE dei progetti e dei lavori dell’Anello Ferroviario (opere cantierate, da cantierare e da progettare);

LA PROGRAMMAZIONE DI UN CONCORSO INTERNAZIONALE di progettazione per la definizione del progetto delle Stazioni dell’Anello Ferroviario e dello spazio pubblico della piazza Castelnuovo.

Distinti saluti
architetto FABIO ALFANO (Comitato Bene Collettivo/Anghelos Centro Studi)
professor MARCELLO PANZARELLA (già Presidente del Corso di Laurea in Architettura di Palermo, Unipa)
ingegnere GIOVANNI MARGIOTTA (già Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Palermo)
professor ROSANNA PIRAJNO (già Docente di Disegno e Rappresentazione, Unipa, Fondazione Salvare Palermo, Associazione Mezzocielo)
architetto FLAVIA SCHIAVO (Docente di Urbanistica, Unipa)
professor FRANCESCO DE SIMONE (già Docente di Progettazione Architettonica, Unipa)
professor SILVANO RIGGIO (già docente di Ecologia, Unipa, Comitato per la riqualificazione della costa e del mare)
professor RENZO LECARDANE (Docente di Progettazione Architettonica, Unipa)
professor GIOVANNI FRANCESCO TUZZOLINO (Docente di Progettazione Architettonica, Unipa)
architetto MASSIMILIANO GIUDICE (Via Libertà…libera)
architetto RAFFAELE SAVARESE
architetto CINZIA DE LUCA
architetto DANILO MANISCALCO
architetto FRANCESCO GRIMALDI
architetto MAURO PANTINA
architetto IANO MONACO
architetto MICHELE CUCCHIARA
architetto GIROLAMO BELLOMO
architetto GIUSEPPE BELLOMO
ingegnere ANTONIO ZANCA
VIRGINIA FATTA MARTINEZ TAGLIAVIA
MARIO GUGLIELMINO (Voci Attive)
GABRIELLA PUCCI (Comitato per il centro storico)
allievo architetto GABRIELE DE GIOVANNI
in rappresentanza dei numerosi intervenuti all’incontro di martedì 27 marzo scorso presso il Comitato Bene Collettivo/Anghelos Centro Studi,
e in rappresentanza dei 125 architetti, 50 allievi architetti, 15 associazioni, 100 docenti, professionisti, studiosi, cittadini, cittadine, firmatari dell’APPELLO PALERMO LA BELLEZZA NECESSARIA
CONTRO IL DISASTRO ARCHITETTONICO-URBANISTICO-AMBIENTALE DELLA CITTÀ

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