Mancata assistenza ai disabili: lo scandalo Iridas e Aias. I grillini: “Modificare i controlli”

26 febbraio 2018

Lo scandalo è stato denunciato dalla Corte dei Conti. Ma il vero punto della questione è la mancanza di controlli. E qui entrano in scena la Regione siciliana per l’Iridas e l’Azienda Sanitaria di Palermo (ASP) per l’Aias. L’intervento dei grillini dell’Ars

Lo scorso anno, quando sulla rete impazzava il video de Le Iene sui disabili gravi di Palermo abbandonati, ci chiedevamo: possibile che non si trovino i soldi – alla fine poche migliaia di euro per ogni disabile – per assistere persone che ne hanno veramente bisogno?

Oggi sappiamo che i soldi non mancavano, ma che venivano utilizzati per fini che poco o nulla avevano a che vedere con l’assistenza ai disabili. E’ stata la Corte dei Conti, nella relazione annuale, a mettere a fuoco un sistema di sperperi odioso, proprio perché effettuato da chi, invece, avrebbe dovuto occuparsi degli stessi disabili.

La denuncia è arrivata dalla presidente della sezione giurisdizionale della Corte dei Conti per la Sicilia, Luciana Savagnone. Sotto la lente d’ingrandimento della magistratura contabile sono finiti l’Iridas, l’Istituto regionale per l’integrazione dei diversamente abili, e l’Aias, l’Associazione italiana assistenza agli spastici.

Risorse dilapidate con una cattiva gestione. Ai componenti del consiglio di amministrazione dell’Iridas, al direttore generale, al direttore dei servizi amministrativi e al segretario nonché al presidente dell’Aias la Corte dei conti attribuisce comportamenti “volti alla locupletazione personale e al depauperamento di denaro pubblico in uno scenario di assenza di controlli esterni che ha consentito loro di perpetrare le condotte illecite nel tempo e di agire come veri e propri padroni delle strutture”.

Insomma, sperperi. Il tutto mentre chi avrebbe dovuto controllare non ha controllato: la Regione non ha effettuato le dovute verifiche sull’Iridas, mentre l’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Palermo non ha controllato quello che avveniva all’Aias.

Sulla vicenda intervengono i parlamentari del Movimento 5 Stelle all’Ars;

“Dopo le polemiche dei mesi scorsi, proteste e manifestazioni per chiedere lo stanziamento di risorse per assicurare il diritto alla salute e all’assistenza alle persone diversamente abili, scoprire abusi, sperperi, appropriazioni indebite nella gestione dell’Istituto regionale per l’integrazione dei diversamente abili e dell’Associazione italiana assistenza agli spastici per mera ‘disattenzione politica’ rappresenta uno schiaffo per migliaia di cittadini onesti, per le persone disabili e le loro famiglie, che quasi sempre vengono lasciate sole nell’indifferenza di chi governa”.

I grillini chiedono al Governo regionale di Nello Musumeci “modifiche al sistema dei controlli previsti dalla legge regionale. E chiedono, inoltre, “l’apertura di un tavolo di concertazione con i soggetti coinvolti e le Istituzioni per adeguare e potenziare il sistema dei controlli ed evitare episodi analoghi, in futuro”.

Per il M5S “la Corte dei Conti ha rilevato uno scenario di assenza di controlli esterni che ha consentito di perpetrare le condotte illecite e ai vertici di questi enti di agire come veri e propri padroni delle strutture, ma anche una ‘sostanziale inerzia delle amministrazioni danneggiate’: la Regione e, per l’Aias, l’ASP di Palermo”.

“Tutto questo è inaccettabile – dice la deputata regionale Roberta Schillaci – Chiediamo di potenziare il sistema dei controlli previsti dalla legge regionale 68 del 1981 nella parte che riguarda le competenze dell’assessorato alla Sanità e dell’ASP di Palermo, dal momento che l’Aias ha ricevuto dal 2008 ad oggi circa 20 milioni di euro di fondi pubblici, che avrebbero dovuto essere utilizzati per attività di cura, assistenza e riabilitazione domiciliare, secondo il modello del ‘day habilitation’”.

“A mancare – aggiunge – sono state anche le attività di vigilanza da parte dall’ASP sull’Aias, previste dalla convenzione stipulata nel 2006 tra l’Azienda Sanitaria e l’associazione Aias”.

Il deputato regionale Giorgio Pasqua, componente della commissione Salute dell’Ars, aggiunge:

“Quanto avvenuto deve indurre la politica ad un’assunzione di responsabilità. Se nei consigli di amministrazione di questi organismi ci fossero stati i familiari di persone disabili che conoscono bene le difficoltà patite da chi vive determinate situazioni episodi come questi non si sarebbero verificati”.

La verità è che, con la vecchia politica siciliana, dove ti giri trovi ruberie…

 

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