Le navi e il grano: assessore Bandiera, ci dice cosa sta avvenendo nel porto di Catania?

29 dicembre 2017

Il nuovo assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera, si è impegnato ad effettuare i controlli sul grano che arriverà in Sicilia. Bene. Visto che ci siamo, egregio assessore, ci può fare sapere cosa succede in queste ore nel porto di Catania? E’ vero che grandi quantitativi di grano duro siciliano sono stati caricati su due navi? Intanto i porti della Puglia sono letteralmente invasi da grano e mais esteri

Nel silenzio generale le navi cariche di grano continuano ad arrivare in Italia. Per ora – come informa il sito di GranoSalus – il via vai riguarda i porti della Puglia. In Sicilia, invece, avviene una cosa strana: il grano duro siciliano viene caricato e portato non si sa dove.

Fatti quattro conti, succede quanto segue: il nostro Paese continua ad essere invaso da grano duro estero; contemporaneamente, il grano duro siciliano (che insieme con il grano duro prodotto nel Sud Italia è uno dei migliori del mondo sotto il profilo della qualità) viene esportato non sa sa dove.

Lo scorso ottobre – tanto per citare un esempio – abbiamo scoperto che il grano duro siciliano e pugliese viene esportato nei Paesi del Nord Africa, che non ne vogliono proprio sapere di preparare il cus cus con il grano duro canadese! (QUI IL NOSTRO ARTICOLO DELLO SCORSO OTTOBRE).

Il nuovo assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera, ha affermato che effettuerà i controlli sul grano che arriva in Sicilia con le navi (QUI L’ARTICOLO CON LA SUA DICHIARAZIONE IN UN VIDEO).

Bene, assessore Bandiera: perché non comincia ad informare i siciliani su che cosa è avvenuto e su che cosa sta avvenendo, in questi giorni, nel porto di Catania?

A noi risulta che il grano duro siciliano sarebbe stato acquistato a 21 euro per quintale più IVA (un prezzo basso rispetto al Desert Durum, il grano duro che si coltiva in California e in Arizona che, sotto il profilo qualitativo, è uguale, se non leggermente inferiore al nostro grano duro e che viene commercializzato ad un prezzo che oscilla da 40 a 45 dollari al quintale) per essere esportato.

Esportato dove? A noi ci rifilano il grano duro canadese e il grano duro siciliano va all’estero? Ci fa sapere qualcosa di ufficiale? Grazie in anticipo.

Chiuso il paragrafo siciliano del porto di Catania, vediamo che sta succedendo in Puglia. Chi ci segue da tempo magari troverà noiosa l’ulteriore precisazione: ma ripetere non fa mai male.

Il grano che sbarca nei porti pugliesi sia non lavorato, sia sotto forma di semola (in Puglia opera la più grande concentrazione di molini d’Italia) arriva in tutta l’Italia. Per questo è importante conoscere quanto e quale grano arriva in Puglia.

Ed è semplicemente incredibile che, durante i giorni di Natale, i porti pugliesi siano presi d’assalto dalle navi che scaricano grano e mais che arrivano da chissà dove! 

Sì, anche mais. Come se l’Italia del Centro Nord non producesse mais. Di questo mais che arriva in Italia dovrebbero occuparsi i signori della Lega Nord che, a parole, dicono di difendere l’agricoltura del Centro Nord Italia, ma che su certi temi – è incredibile che dobbiamo segnalarlo noi dalla Sicilia! – sembrano essere piuttosto distratti…

Invitiamo i nostri lettori a non prendere sottogamba l’arrivo con le navi del mais. Perché se il grano duro coltivato nelle aree umide e fredde potrebbe contenere le micotossine DON (dannose per la salute umana), il mais potrebbe contenere le aflatossine, che sono tra le sostanze più cancerogene contenute nel pianeta Terra!

Detto questo, andiamo a dare un’occhiata al grano che arriva in queste ore in Italia con le navi.

A Bari è arrivata oggi una nave di grano francese. “La nave – leggiamo nel sito di GranoSalus – sembra destinata a Casillo ed è una Bulk Carrier IMO 9486403 MMSI 538004639 costruita nel 2012, battente bandiera Isole Marshall (MH) con una stazza lorda di 23322 ton, summer DWT 33889 ton. Il nome della gigantesca portarinfuse è SAINT VASSILIOS. Ha cinque stive ed è partita da Rouen (Francia) il 21 dicembre 2017 alle ore 19:06 e arriverà a Bari il 29 dicembre alle ore 9:00. Il carico è di oltre 250 mila quintali”.

“Nel frattempo – prosegue l’articolo – nel porto ci sono già due navi provenienti dall’Ucraina che stanno scaricando circa 500 mila quintali di mais. Sono arrivate nello stesso giorno al porto di Bari (il 27 dicembre) e trasporterebbero una quantità inconsueta di mais che ci lascia un po’ perplessi”.

E lascia perplessi anche noi: il Centro Nord Italia non produce più mais? Non conosciamo la realtà produttiva di quella che i leghisti chiamano “Padania”: ma l’arrivo di tutto ‘sto mais non ci sembra un fatto ordinario.

Tornando alle navi che scaricano mais il sito di GranoSalus scrive:

“La prima è la GANT FLAIR, una Bulk Carrier IMO 9554066 MMSI 636016926 costruita nel 2010, battente bandiera Liberia (LR) con una stazza lorda di 17018 ton, summer DWT 28339 ton. La portarinfuse è partita da Yuzhni (Ucraina) il 18 dicembre 2017 alle ore 14:57 ed è arrivata a Bari il 27 dicembre alle ore 9:03. Il carico è di oltre 200 mila quintali”.

“La seconda NAVE si chiama ANDREA ENTERPRISE, è una Bulk Carrier IMO 9749946 MMSI 353929000 costruita nel 2017, battente bandiera PANAMAS (PA) con una stazza lorda di 21525 ton, summer DWT 34552 ton. La portarinfuse è partita da Chornomorsk (Ucraina) il 20 dicembre 2017 alle ore 00:40 ed è arrivata a Bari il 27 dicembre alle ore 10:26. Il carico è di oltre 250 mila quintali”.

“Una nave di grano francese già scaricata – leggiamo sempre nell’articolo di GranoSalus – è la General Cargo ANJA C IMO 9362669 MMSI 235011150 costruita nel 2006, battente bandiera United Kingdom (GB) con una stazza lorda di 5604 ton, summer DWT 8098 ton. La nave proveniente da Fos Sur Mer (Francia) è arrivata a Bari il 10 dicembre alle ore 10:00. Il carico era di oltre 60 mila quintali”.

“Un’altra nave di grano ucraino già scaricata – prosegue l’articolo – è la General Cargo HACI HILMI II IMO 9014561 MMSI 271000226 costruita nel 1992, battente bandiera Turchia (TR) con una stazza lorda di 3989 ton, summer DWT 6443 ton. La nave proveniente da Reni (Ucraina) è arrivata a Bari l’ 8 dicembre alle ore 16:00. Il carico era di oltre 50 mila quintali”.

“Un’altra nave di grano ucraino già scaricata – conclude GranoSalus – è la General Cargo BAKAN IMO 9136840 MMSI 249870000 costruita nel 1996, battente bandiera MALTA (MT) con una stazza lorda di 4335 ton, summer DWT 6830 ton. La nave proveniente da Mariupol (Ucraina) è arrivata a Bari il 5 dicembre alle ore 8:00. Il carico era di oltre 50 mila quintali”.

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