AMAT di Palermo: autobus sempre più carenti e conti sempre più ‘ballerini’

12 novembre 2017

I cittadini palermitani pagano tasse e imposte comunali sempre più elevate, ma i servizi che ottengono in cambio dal Comune lasciano a desiderare. Il caso dell’AMAT – l’Azienda per il trasporto pubblico dei passeggeri – sta diventando eclatante. La denuncia della consigliera comunale, Sabrina Figuccia

Palermo, Consiglio comunale: all’opposizione fino ad oggi in buona parte mancata da parte del Movimento 5 Stelle fa da contrappunto Sabrina Figuccia, la consigliera comunale che ha lasciato il gruppo consiliare di Forza Italia, forse anche per tenere le mani libere. Oltre a incalzare l’amministrazione comunale sui debiti fuori bilancio, Sabrina Figuccia – oggi esponente dell’UDC – accende i riflettori sull’AMAt, l’Azienda per il trasporto pubblico dei passeggeri che da capo al Comune di Palermo.

“La situazione dell’AMAT – dice – è ormai diventata drammatica e a poco serve l’atteggiamento di chi prova addirittura a rilanciare, dichiarando di aver fatto un grande lavoro. Purtroppo la situazione reale è sotto gli occhi di tutti e a giudicare non può certo essere chi l’ha causata, ma piuttosto i cittadini ed i lavoratori della partecipata di via Roccazzo”.

Via Roccazzo, per i non palermitani che leggono, è la via di Palermo dove ha sede il deposito degli autobus dell’AMAT.

Sabrina Figuccia fa riferimento alle parole pronunciate dai revisori dei conti del Comune di Palermo, che hanno espresso preoccupazione per la situazione finanziaria dell’AMAT. Cosa, questa, che si riflette sulla vita dei cittadini e sui dipendenti della stessa Azienda di trasporto.

“I primi, cioè i cittadini – dice sempre la consigliera comunale – si trovano infatti a pagare tasse onerose senza di fatto potere fruire di alcun servizio a causa di inefficienze ormai strutturali. I dipendenti dell’AMAT sono invece costretti ogni mese a fare i conti con ritardi cronici nel pagamento degli stipendi a fronte di turni di lavoro resi ancor più pesanti da mezzi vetusti e da una scarsissima capacità organizzativa. Temo – conclude Sabrina Figuccia – che, se non si riesce in brevissimo tempo a cambiare registro, le scelte arroganti portate avanti dal Sindaco Leoluca Orlando, comprometteranno definitivamente le sorti dell’AMAT”.

Per la cronaca, l’AMAT, oltre a gestire – negli ultimi anni in modo sempre più approssimativo – il servizio di trasporto con gli autobus, gestisce anche i circa 15 chilometri di Tram. Di fatto, per far girare il Tram – che ha un costo di gran lunga superiore agli introiti che produce – l’AMAT ha ridotto, in alcuni casi ai minimi termini, il servizio degli autobus in alcune aree periferiche.

Il risultato è che il servizio, nel complesso, è peggiorato e i costi sono aumentati perché c’è da pagare il Tram.

Una situazione che peggiora di giorno in giorno.

 

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