Sei un dipendente della Regione siciliana? Metti una sera a cena con l’assessore Cracolici!

11 ottobre 2017

ELEZIONANDO/ Oggi l’assessore regionale all’Agricoltura, Antonello Cracolici, ha superato se stesso, nel senso che è andato oltre i bandi del PSR in campagna elettorale e oltre le nomine nei Consorzi di Bonifica, sempre in campagna elettorale. Ha convocato una riunione con una cinquantina di dipendenti regionali: tutti invitati ad una serata che si terrà venerdì sera a Palermo. Ma non pensate male, anche se tutto avviene a venti giorni dal voto, non si tratta di clientelismo… 

Quando ci hanno raccontato questa storia non ci abbiamo creduto. “Impossibile”, abbiamo risposto. Sì, impossibile, a nostro modesto avviso, che un assessore regionale in carica, a venti giorni dalle elezioni regionali dove lui stesso è candidato, convochi una riunione politica-elettorale con una cinquantina di dipendenti regionali in un ufficio della Regione e li inviti ad una serata elettorale! No, non ci abbiamo creduto. Poi, però, quando ci hanno inviato la fotografia dell’invito – “invito strettamente personale” siamo rimasti basiti!

Anche perché i conti tornano. La nostra fonte ci ha detto che l’assessore regionale all’Agricoltura, Antonello Cracolici, stamattina, ha convocato una riunione invitando dipendenti della Regione: per la precisione, dell’assessorato all’Agricoltura e dell’ex Azienda Foreste (oggi è un dipartimento, se non ricordiamo male, dello sviluppo rurale e territoriale). E li ha invitati, venerdì sera, a Palermo, al maneggio di via Chirone.

Di cosa parlerà, Cracolici? Noi, conoscendo la sua raffinata cultura, abbiamo pensato a una serata dedicata alla lettura di alcuni brani de Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust. Poi, però, anche su questo fronte, ci siamo dovuti ricredere: niente letteratura francese, venerdì sera, dal nostro ‘Cracolicio’, ma solo una grama e crepuscolare serata dedicata alla volatilità del pensare e dell’agire umano: quell’umano siciliano che non vuole più votare per il PD…

Insomma: da La ricerca del tempo perduto a la ricerca dei voti perduti il passo è stato breve!

Cari lettori, se vi siete fatti delle idee strane, ebbene, toglietevele dalla testa: quando si parla del PD siciliano non si tratta mai di clientelismo elettorale: tutto quello che ha fatto e che continua a fare l’assessore Cracolici in questa campagna elettorale non è clientelismo: assolutamente no!

Non sono clientelari i bandi del Piano di Sviluppo Rurale (PSR) pubblicati in campagna elettorale; non sono clientelari le nomine nei due Consorzi di Bonifica (COME POTETE LEGGERE QUI): e nemmeno l’appuntamento di venerdì sera con gli “inviti strettamente personali” può essere considerato clientelare!

Certo, se un cosa del genere l’avesse fatta un governante di un’altra parte politica – per esempio, qualcuno dell’UDC – beh, allora sarebbe cambiato tutto: per un assessore all’Agricoltura dell’UDC che convoca negli uffici della Regione i dipendenti e li invita a una serata elettorale le polemiche – e noi diciamo: giustamente! – sarebbero stati feroci.

Noi già immaginiamo i titoli dei grandi giornali: “Agricoltura bianca”, “Agricoltura nera”, “Agricoltura grigia”, “Vergogna”, “Approfittare del ruolo pubblico che si esercita per cercare consenso”, “La solita UDC” e via continuando.

Trattandosi di un esponente del PD – per giunta già assolto dalla magistratura penale per la storia delle “spese pazze” dei gruppi parlamentari dell’Ars – è assiomaticamente impossibile che ci possa essere del “marcio”. Anche perché non è che siamo in Danimarca? E Cracolici viene dallo ZEN di Palermo, mica da Copenaghen!

Che dite? Che per la storia delle “spese pazze” dell’Ars l’assessore Cracolici è stato condannato dalla Corte dei Conti? Lì hanno visto e agito male i giudici contabili: perché quando si tratta, come si usa dire dalle nostre parti, della sparitina dei piccioli del gruppo parlamentare del PD, non c’è dolo (da qui la giusta assoluzione in sede penale): i soldi del gruppo parlamentare del PD all’Ars si auto-spendono da soli: una forma di ‘espressionismo monetario’ che i giudici contabili, troppo razionalisti, non hanno compreso.

Quindi, nel caso della serata al maneggio di via Chirone niente clientelismo, niente reati, meno che mai favori e scambio di voti: solo, lo ribadiamo, la ricerca dei voti perduti, ma in senso etereo, quasi spirituale.

Cracolici e tutto lo stato maggiore del PD siciliano – sempre per motivazioni ‘spirituali’ – non si spiegano come mai, pur controllando tutta la Sicilia (Regione, Comuni, ex Province, tutto il sottogoverno e chi più ne ha più ne metta) – non si spiegano come mai i conti non tornano. Nel senso che, al netto dei sondaggi farlocchi, i siciliani non ne vogliono sapere di votare per il centrosinistra e, in particolare, per il PD.

Perché questi voti perduti?, si chiede sgomento l’assessore Cracolici. Da qui l’invito ‘intimista’, per venerdì sera ai dipendenti della Regione: in incontro più psicanalitico che politico…

 

 

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