M5S, parte la sfida siciliana. Di Maio: “Nessuna alleanza con vecchi partiti”

9 luglio 2017

Stasera Beppe Grillo, Luigi Di Maio e Davide Casaleggio a Palermo per annunciare il nome del candidato al Presidenza della Regione. Che, salvo sorprese, dovrebbe essere Giancarlo Cancelleri

E’ tutto pronto per la kermesse palermitana di stasera del M5S nel corso della quale Beppe Grillo e Luigi Di Maio annunceranno il nome del candidato alla Presidenza della Regione siciliana. L’appuntamento è per le 19.30 al Castello al Mare, mentre il voto online si è chiuso alle 19.

I finalisti, come ormai sappiamo, sono nove:  Giancarlo Cancelleri; Francesco Cappello; Angela Foti ;  Jose Marano; Giuseppe Scarcella; Sergio Tancredi; Giampiero Trizzino; Stefano Zito e Ali Listì Maman.

Gran favorito è il deputato nisseno, Giancarlo Cancelleri. Salvo colpi di scena, dunque, sarà lui a tentare la conquista di Palazzo d’Orléans. 

A Palermo, insieme con Grillo e Di Maio è arrivato anche Davide Casalaggio. A conferma del fatto che la Sicilia sarà un test importantissimo per il Movimento:

“Se vinciamo in Sicilia il 5 novembre potremmo avere grandi speranze di cambiare l’Italia” ha detto Di Maio in attesa dell’inizio della manifestazione.

E poi, commentando gli inciuci in vista per le regionali siciliane, ha aggiunto:

“Più che il sistema elettorale è il contesto elettorale che spinge verso le alleanze perché qui proveranno a mettersi tutti quanti insieme contro di noi perché sanno bene di essere ai minimi termini”.

“Questa Regione è il fallimento del Pd, quindi come per la città di Palermo anche per la Regione il Pd proverà a nascondersi in qualche coalizione, cosi’ come il centrodestra proverà a unirsi al centrosinistra. Per quanto ci riguarda, quello che è certo è che non ci saranno alleanze con vecchi partiti”.

Non poteva mancare un riferimento alla questione migranti: “I siciliani si sono ritrovati con un esodo di migranti senza precedenti, sono stati accoglienti e adesso che chiedono un po’ di aiuto all’Europa, Macron e Merkel accettano che si chiudano i porti o che si mettano i carri armati ai confini dell’Austria. Questo popolo è  stato massacrato dai trattati europei e nonostante questo si è dimostrato accogliente”.

“In questo momento il governo ha scoperto che c’e’ un problema sulle Ong, noi lo avevamo scoperto due mesi fa. – ha continuato Di Maio – Io non voglio le scuse, voglio i fatti. Gentiloni e Minniti sono andati in Europa per chiedere di aprire i porti di altri Paesi e di prendere una quota di migranti negli altri Paesi e sono tornati con altri problemi per l’Italia. Sono tornati dicendoci che apriremo altri hotspot, di cui cinque solo in Sicilia. Arriveremo a dieci hotspot e diventeremo sempre piu’ il porto dell’Ue per i migranti. Ci siamo un po’ illusi di poter chiedere all’Ue aiuto sui migranti, non e’ un’Europa europeista ma che pensa ai fatti suoi. Visto che l’Ue non ci aiuta prendiamo una parte del contributo che diamo all’Ue e ci gestiamo i rimpatri e l’accoglienza”.

Spetterà al candidato governatore entrare nel dettaglio del programma per il governo della Sicilia.

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti