Al via, da oggi, la tre giorni dei chiacchieroni dell’Autonomia-Indipendentismo della Sicilia

13 maggio 2017

Per tre giorni, da oggi, tra Palermo ed Enna, ci saranno tutti, ma proprio tutti. Oggi si ricorderà l’accordo-burla sull’articolo 37 che un decennio fa ebbe come protagonisti Berlusconi, Tremonti e La Loggia. Domani, a Enna, anniversario del Governo regionale ribaltonista e trasformista di Raffaele Lombardo con l’accoppiata vincente Cracolici & Lumia. Lunedì, a Palazzo Reale, la celebre canzone di Mina applicata all’Autonomia: parole, parole, parole…  

Non ci crederete, ma in Sicilia, dalle parti della vecchia politica, stanno diventando tutti autonomisti. Anzi, forse anche un po’ indipendentisti. Convegni di qua, costituenti di là. Tra oggi è domani non si sa a quale appuntamento partecipare prima.

“Dopo le modifiche apportate de facto al nostro Statuto, abbiamo ritenuto opportuno organizzare un convegno sullo stato di salute e sul futuro della Carta che regola l’autonomia dell’Isola, con la partecipazione di eminenti studiosi ad affrontare questo tema di grande attualità”, ci informa Salvatore Glorioso, segretario generale del Centro studi intitolato a Giuseppe La Loggia. Glorioso, con la Fondazione Sicilia, organizza oggi un incontro sull’Autonomia siciliana. Appuntamento a Palermo, a partire dalle 9.30, nella sala di villa Zito.

Andiamo a spulciare tra i nomi dei protagonisti: Antonino Baldassarre (presidente emerito della Corte costituzionale), Giacinto della Cananea (professore di Diritto amministrativo nell’Ateneo di Tor Vergata a Roma), Giovanni Pitruzzella (professore di Diritto costituzionale e presidente della Autorità garante della Concorrenza e del Mercato) e Giuseppe Verde (professore di Diritto costituzionale nell’Università di Palermo e ‘indimenticabile’ protagonista dell’accordo sull’articolo 36 dello Statuto: l’accordo che ha risolto tutti i problemi finanziari della Regione siciliana…).

Ci saranno anche l’ex direttore del Giornale di Sicilia, Giovanni Pepi, e l’ex senatore Enrico La Loggia, al quale sono state affidate le conclusioni.

Già, Enrico La Loggia. Se non ricordiamo male è stato Ministro delle Regioni nel Governo Berlusconi 2001-2006. Sempre se non ricordiamo male è stato tra i protagonisti dell’accordo-non accordo sull’articolo 37 dello Statuto. E’ l’articolo, mai applicato, che prevede che le imprese con sede sociale fuori dalla Sicilia, ma che operano in Sicilia paghino le imposte alla nostra Regione.

Ricordiamo bene quell’accordo. E ricordiamo anche che, quando tutto sembrava fatto, il Ministro dell’Economia dell’epoca, Giulio Tremonti, disse che se la Regione siciliana si fosse tenuta le imposte pagate dalle imprese con sede sociale fuori dalla Sicilia, ma con stabilimenti in Sicilia, “simmetricamente” avrebbe dovuto prendersi non si capì mai quali competenze.

Insomma, l’accordo sul’articolo 37 del Governo Berlusconi risultò essere una grande burla.

Del resto, lo stesso Berlusconi nel 2001, in campagna elettorale, si era impegnato a riaprire il Casinò di Taormina. Poi, una volta al Governo, quando si trattò di onorare gli impegni, face dire al suo Ministro degli Interni dell’epoca, Giuseppe ‘Beppe’ Pisanu che in Sicilia c’è la mafia e il Casinò di Taormina se c’è la mafia il Casinò non si può aprire. I personaggi sono questi.

Stamattina i relatori ricorderanno come Berlusconi ha preso per i fondelli 5 milioni di Siciliani?

Domani, a Enna, i seguaci dell’ex presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, riscopriranno l’Autonomia (ne abbiamo già parlato qui). Ci saranno due protagonisti del Governo Lombardo 2008-2012: gli ex assessore Gaetano Armao e Roberto Di Mauro. Ci sarà anche – e qui la stranezza – un personaggio che, tra il 2008 e il 2012, è stato un battagliero parlamentare regionale che, proprio al Governo Lombardo, ha fatto vedere i sorci verdi: Cateno De Luca, soprannominato anche “Scateno-De-Luca” per i suoi interventi al vetriolo in Aula.

Quello di Lombardo non è stato un grande Governo: anzi. E’ stato il Governo del trasformismo politico: il Governo dei ribaltonisti: il Governo dell’accordo con Confindustria Sicilia di Antonello Montante: il Governo di Cracolici & Lumia. Un Governo che De Luca ha combattuto.

Che ci fa oggi De Luca con i suoi ex avversari? Boh!

Siamo arrivati al lunedì. Ecco il convegno a Palazzo Reale, sede del Parlamento siciliano. Incontro indetto dall’Università Telematica “Leonardo da Vinci”, dalla Eduworld Holding e dall’Associazione Europea delle Ricerche Giuridiche Economiche Mediche Ambientali e Sociali “Henry Newman”A.P.S. Tema: “I governi locali nella Regione Siciliana : quali riforme?”.

Chi interverrà? Il rettore dell’Università Telematica “Leonardo da Vinci” Luciano Vandelli, i docenti Riccardo Ursi, Gaetano Armao, Andrea Piraino, Giuseppe Verde e Guido Corso.

Ad accogliere gli ospiti sarà il paraninfo della riscrittura ‘creativa’ delle norme di attuazione sull’articolo 36 dello Statuto, Giovanni Ardizzone, il presidente dell’Ars specializzato in ‘accantonamenti negativi’ nel Bilancio della Regione…

Verde l’abbiamo sabato, sempre a Palermo, a Villa Zito. Armao l’abbiamo domenica ad Enna, alla ‘Costituente’ per l’Autonomia-Indipendenza… Insieme li ritroveremo ancora a Palermo lunedì a parlare, parlare, parlare, parlare, parlare, parlare, parlare, parlare, parlare, parlare, parlare, parlare, parlare, parlare, parlare, parlare, parlare, parlare, parlare, parlare…

La Sicilia avvertiva il bisogno di cotanta, lucida e chiarissima intelligenza…

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