Sapete perché in Sicilia paghiamo le ‘addizionali’? Perché siamo governati da servi!

15 novembre 2016

Tale affermazione può sembrare troppo pesante. Ma, purtroppo, è la realtà. Parliamo dei 3 decimi delle entrate regionali previste dall’articolo 36 dello Statuto siciliano che stiamo regalando allo Stato. Fatti i conti, dovrebbero essere circa 2 miliardi e 100 milioni di di Euro all’anno. Dobbiamo ‘ringraziare’ il nostro presidente della Regione, Rosario Crocetta. Ma dobbiamo ringraziare anche i deputati dell’Ars che hanno votato questa legge, i quattro siciliani della Commissione paritetica e il Presidente della Repubblica che firmerà tale legge  

L’art. 36, primo comma dello Statuto regionale siciliano stabilisce che al fabbisogno finanziario si provvede con i redditi patrimoniali della Regione e a mezzo di tributi, deliberati dalla medesima.

Prima di andare avanti facciamo chiarezza.

Per svolgere le sue funzioni e conseguire i suoi scopi la Regione deve disporre di risorse finanziarie. Questo è il “fabbisogno finanziario” di cui parla l’art. 36. Questo fabbisogno finanziario è coperto con i “redditi patrimoniali” della Regione e cioè con le tasse pagate dalle persone fisiche e giuridiche.

Vi sembra che da come è scritto l’articolo si possa desumere in qualche modo che non tutti i redditi della Regione siano destinati alla copertura del fabbisogno finanziario della Regione stessa? E ammesso che si possa, ci sono nell’articolo 36 elementi per stabilire quante risorse finanziarie della Regione (quante tasse pagate dai siciliani, cioè) debbano destinarsi al suo fabbisogno e quante no? E si può capire anche il perché? A me non sembra.

A voi lettori chiedo prima di rispondere di seguire un’avvertenza.

Dovete esaminare la questione come se si stesse parlando di soldi vostri, di immaginare cioè che si stia parlando di soldi che avrebbero dovuto entrare fisicamente nelle tasche di ciascuno di voi, ad esempio come restituzione di un vostro credito, mettiamo di 100 Euro.

Supponiamo adesso che qualcuno vi dica che non sono tutti vostri, ma che solo i 7/10 di questi soldi sono vostri, che i restanti tre decimi se li trattiene il debitore (nel nostro caso lo Stato). Fareste finta di niente? No, è chiaro, fareste un inferno.

E’ questo che è successo, eppure nessuno di voi cittadini, tranne qualcuno, e noi  tra questi, ha fatto un plissé. Nessun giornale ufficiale vi ha spiegato quello che è veramente successo, anzi vi hanno gettato fumo negli occhi. E così nessuno ha reagito, nessuno è sceso in piazza per chiedere i motivi di questo scandalo. Nessuno ha chiesto allo Stato a che titolo  lo ha fatto. E come ha potuto farlo. E soprattutto, chi glielo ha permesso.

Ve lo diciamo noi, chi l’ha permesso, passate parola. Nell’ordine, Rosario Crocetta e il suo Governo, che hanno approvato  questo ‘Patto scellerato’ con lo Stato, a seguire l’Assemblea regionale siciliana che lo ha ratificato tale ‘Patto’, poi la Commissione paritetica Stato-Regione, per l’occasione composta da 4 siciliani su quattro, che vi hanno dato forma giuridica e, per finire, il Presidente della Repubblica, un altro siciliano, che lo firmerà.

E così da oggi in poi il nostro art. 36 sarà uguale al corrispondente art. 8 della Statuto speciale della Sardegna:

Art. 8 (Statuto della Sardegna)

Le entrate della Regione sono costituite:

  1. a) dai sette decimi del gettito delle imposte sul reddito delle persone fisiche e sul reddito delle persone giuridiche riscosse nel territorio della Regione.

Bella conquista!!

Vi rendete conto di quello di cui è stata capace questa politica d’accatto, per garantirsi un futuro? Vi rendete conto, ad esempio, che se paghiamo tasse addizionali regionali è perché siamo governati da servi?

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