Olè: nel ‘Patto per la Sicilia’ Renzi e Crocetta hanno dimenticato il rischio sismico…

25 settembre 2016

A un mese esatto dal terremoto che ha distrutto interi Paesi del Centro Italia, mentre la TV ci ricorda ogni giorno quanto siano importanti le opere di prevenzione per evitare nuovi lutti, il Governo Renzi e il Governo Crocetta, nell’organizzare il ‘Festival degli appalti’ 2017 e 2018 con i soldi del ‘Patto per la Sicilia’, si sono dimenticati che la nostra Isola è a rischio sismico. Insomma, niente opere di prevenzione. L’ennesima dimostrazione che il PD, da Roma in Sicilia, non esprime una classe dirigente degna di questo nome

Una premessa: a noi i ‘Patti’ firmati da Renzi e dal presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, non ci convincono proprio. Detto questo, con riferimento al recente ‘Patto per la Sicilia’ – che il governatore della nostra Isola e il PD hanno strombazzato ai quattro venti – non possiamo non notare un particolare che ci lascia di stucco:

l’assenza di interventi per la prevenzione del rischio sismico.

Avete letto bene: a un mese esatto dal terremoto che ha raso al suolo interi paesi del Centro Italia, mentre la TV continua a parlare di Amatrice e di altri centri distrutti – e dei lutti da scongiurare con la prevenzione – il Governo nazionale e il Governo siciliano si dimenticano del rischio sismico nella nostra Isola.

Se andate a leggere i tanti interventi previsti sulla carta (precisazione indispensabile, perché tanti di questi appalti non si materializzeranno mai) nel ‘Patto per la Sicilia’, vi accorgerete che non ce n’è uno – dicasi uno! – per la prevenzione del rischio sismico.

Sì, quando hanno firmato il ‘Patto’, ad Agrigento, Renzi e Crocetta (c’era anche il Ministro Alfano, come potete osservare nella foto sopra) si sono dimenticati delle opere di prevenzione sismica.

Forse la Sicilia non è una regione a rischio sismico? Renzi e Crocetta ne debbono essere convinti. I fatti, però, gli danno torto. Perché la parte orientale della nostra Isola è considerata a rischio. Anzi, se proprio la dobbiamo dire tutta, i geologi si aspettano, prima o poi, un ‘botto’. Lo stesso discorso vale per l’area dello Stretto di Messina, dove nel 1908 terremoto e maremoto distrussero la città. Per non parlare della Valle del Belìce.

Insomma, la Sicilia è una regione nella quale i terremoti, purtroppo, non mancano. Con la presenza di zone che sono state classificate “ad alto rischio sismico”. Ma, evidentemente, negli appalti messi a punto dal Governo Renzi e dal Governo Crocetta in vista delle elezioni regionali del prossimo anno e delle elezioni nazionali del 2018 non c’è spazio per la prevenzione dei terremoti.

Forse – ma è una nostra tesi – Renzi, Crocetta e il PD, così facendo, pensano magari di esorcizzare il terremoto elettorale che prima li spazzerà via dalla Sicilia e poi dall’Italia? Chissà.

Sempre per la cronaca – o meglio, per completezza d’informazione – ricordiamo che il ‘Patto per la Sicilia’ è una delle tante manifestazioni di ‘ascarismo’ del Governo Crocetta e del PD siciliano. Si tratta, infatti, di risorse finanziarie del Sud delle quali il Governo ha avocato, unilateralmente, la gestione.

Ma se Roma l’avesse fatto per programmare la spesa di questi fondi, tutto buono e benedetto. Sapere perché il Governo Renzi ha deciso di ‘gestire’ questi fondi del Sud? Perché più della metà li ha dirottati nel Centro Nord Italia.

Non lo diciamo solo noi: questo ‘particolare’, mettiamola così, l’ha fatto notare anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Pur essendo un autorevole dirigente del PD, Michele Emiliano non è un ‘ascaro’. E a Renzi, a proposito della scippo di questi fondi, ha detto pana al pana e vino al vino.

Crocetta e i dirigenti PD siciliano non hanno né il coraggio, né l’autorevolezza di Michele Emiliano. L’unica cosa che sanno fare quando sono al cospetto di Renzi è calare la testa.

Così, cala la testa oggi, cala la testa domani, si sono persino dimenticati di dire a Renzi che in Sicilia c’è il rischio sismico…

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