Le panzane di Crocetta: la Regione senza debiti e lui al posto dell’Ars a legiferare sul reddito di inclusione…

14 agosto 2016

Ormai siamo al delirio. Ma chi intervista questo personaggio si rende conto che le risposte che trascrive e riporta non hanno né capo, né coda? Dalla Regione siciliana ricca (mentre migliaia di dipendenti pubblici o di società pubbliche sono senza retribuzione) a una bizzarra ‘riforma’ della gestione delle informative antimafia. E del fatto che si vorrebbe sostituire all’intera Assemblea regionale siciliana per diventare legislatore unico ne vogliamo parlare?

Ma come si fa? A tutti è consentita qualche bugia ogni tanto, ma il governatore Rosario Crocetta francamente esagera! In una recente intervista, il nostro ineffabile Presidente ha disegnato una Sicilia che non c’è, una Regione delle meraviglie, il migliore dei mondi possibili.

Come d’incanto, la Regione non ha più debiti, anzi ha un attivo di 635 milioni di Euro. Il che vuol dire che i sindaci sono dei mentitori quando affermano che i loro Comuni sono al fallimento, che non è vero che il personale delle Province e di tanti enti regionali non prende lo stipendio da mesi, che i regionali pescano nel torbido quando denunciano la mancanza dei rinnovi contrattuali da molti anni.

E’ mai possibile che, con tanti soldi all’attivo, Crocetta affami il suo popolo? Sono tutti disfattisti e nemici della rivoluzione crocettiana, questa è la verità. Il PIL siciliano avanza a percentuali cinesi, addirittura l’1,6%! Che bella favola.

Non è vero dunque che lo Stato, così come confermato dall’assessore Alessandro Baccei, ci deruba sistematicamente delle nostre spettanze, è vero quello che afferma Crocetta, cioè che ci hanno riconosciuto 1,6 miliardi (attenzione:riconosciuto, non versato). E poi questo 1,6 “periodico”  è un po’ sospetto, non trovate?

E la burocrazia, il male oscuro, assoluto? Niente paura. Osservate. Sono parole sue:

Adesso ogni pratica (non più il funzionario), dovrà richiedere (direttamente?) il parere lo stesso giorno a tutti i soggetti interessati”.

Che genio, anche letterario, ogni sua frase è un vero esercizio di lingua! Ma come mai non ci ha pensato nessuno prima? Che farà ogni soggetto interpellato? In mancanza di disposizioni risponderà quando e se vorrà, ovviamente. Ma nessun giornalista gli fa mai la seconda domanda, quella che, in assenza di argomenti, lo porterebbe  a balbettare, all’afasia e infine al silenzio? Nessuno contesta quel delirio? Nessuno che gli mette sotto quel naso da Pinocchio la verità?

Crocetta raggiunge il sublime quando costruisce un nuovo sistema accelerato di informativa antimafia. Ci spiega il Napoleone di Gela, vi prego di prestare la massima attenzione. Sono parole sue:

“Per l’informativa antimafia partirà la richiesta e nel frattempo l’iter andrà avanti”.

Che significa? Che i lavori, o le forniture, o i servizi saranno aggiudicati al vincitore anche in assenza del certificato antimafia “per evitare che l’attesa del parere blocchi tutto e allunghi i tempi”.

Bravo! “Così – continua il luminare – una volta espletate le procedure (ovvero, una volta aggiudicati i lavori) l‘informativa sarà arrivata e il finanziamento andrà a buon fine”.

Ma vi rendete conto? Se l’aggiudicatario risultasse in odore di mafia? Ovviamente si deve revocare l’assegnazione, pagare i lavori fatti e i danni e ricominciare. “Insomma stiamo semplificando le procedure”, conclude Crocetta. Quale gigante governa la nostra Sicilia!

Un uomo solo al comando. Crocetta, l’Erdogan della piana di Gela, avverte: l’Assemblea regionale non lavora?

“Faccio da me. Assumo i poteri  legislativi e tanto per cominciare sconfiggo definitivamente la povertà, inventandomi il reddito di inclusione”.

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