Augusta, il sindaco M5S favorevole al rigassificatore. Tu quoque?

19 maggio 2016

Alla chetichella, gli affaristi di sempre con l’aggiunta di nuovi rinforzi e con una nuova strategia di comunicazione, stanno riproponendo il progetto di un impianto nella baia di Augusta. Stupisce il sì di  Maria Concetta Di Pietro, che dovrebbe appartenere ad un movimento che si batte contro i poteri forti e contro la devastazione di un territorio (che in questo caso è già ampiamente devastato e trafficato…)

Intercettare il consenso scegliendo le parole più appropriate. Se queste rispondano o meno alla realtà, poco importa agli strateghi della comunicazione. L’importante è toccare le corde giuste per rendere un progetto, un messaggio o un prodotto ‘inattaccabile’ agli occhi dell’opinione pubblica. Quanto sia importante la comunicazione ai giorni nostri contrassegnati, per dirla con Ilvo Diamanti da “un  vuoto d’identità e di senso”, lo sappiamo tutti. E lo sanno bene, evidentemente, anche dalle parti di Augusta, dove un gruppo di businessmen di vario genere – di cui vi diremo a breve – sta riproponendo l’idea di un mega rigassificatore nella baia della cittadina siracusana, presentandolo come un progetto di “energia verde”. Bravi no?

Che poi il rigassificatore, di per sé pericoloso – come certificato dalla così detta Direttiva di Seveso che classifica gli impianti industriali ad alto rischio incidente- perché implica immensi contenitori di gas liquido e navi che lo trasportano, venga piazzato in una baia già inquinatissima e trafficatissima (dalle petroliere ai sottomarini nucleari della Nato che lì si riforniscono), ai fini della nuova strategia comunicativa poco importa. Bisogna fare dimenticare quello che è successo pochi anni fa, quando dinnanzi al progetto della Erg- Shell una intera popolazione (che si espresse anche con un referendum) si oppose al progetto con determinazione.

Progetto che alla fine venne bloccato in extremis, per ripresentarsi oggi ‘con nuove vesti verdi’,  un po’ più in là della locazione originaria e con nuovi fans che  si sono dati appuntamento il 16 maggio scorso ad Augusta.

Lo apprendiamo dal blog del giornalista Anotonio Mazzeo, il quale racconta che a sponsorizzare il progetto ‘verde’, questa volta, c’è anche la Marina militare di Augusta, la Caronte&Tourist Spa, l’azienda di navigazione del gruppo Franza-Matacena, il Consorzio Sicilia NAVTEC, ovvero il distretto tecnologico trasporti navali commerciali e da diporto con sede a Messina e di cui sono soci, tra gli altri, la Caronte&Tourist di Franza e Matacena, i Cantieri Navali Noè di Augusta, la holding a capitale pubblico Fincantieri e Intermarine Spa. Presidente del consorzio, scrive Mazzeo “è  Gaetano Cacciola, vicesindaco di Messina nella giunta dell’ambientalista, pacifista e non violento Renato Accorinti”.

Si sono visti nella sede del Circolo Ufficiali della Marina militare di Augusta e come potete leggere nel già citato blog del collega Mazzeo, hanno tessuto le lodi del Gnl e hanno sentenziato che “la Sicilia potrebbe diventare davvero l’hub del Mediterraneo, visto che vanta il maggior numero di navi nell’area in grado di utilizzare il GNL”. Insomma siamo punto e a capo.

La differenza con il 2011 è la nuova strategia di comunicazione e, soprattutto, la nuova cordata di promotori.  Vale la pena leggere in dettagli dell’incontro (in cui non mancano particolari su navi militari e droni) che, come detto, trovate qui. 

Noi, intanto, oltre che sulle magie della comunicazione, vogliamo soffermarci su un dettaglio in particolare. Tra i sostenitori del progetto, infatti, c’è un nome che non ci saremmo aspettati. Non per il nome in sé, ma per il gruppo politico cui appartiene e che da sempre si dice schierato contro i poteri forti e contro ogni tentativo di colonizzazione industriale selvaggia.

Parliamo della sindaca di Augusta, Maria Concetta Di Pietro che, icredibile ma vero, è una esponente del Movimento 5 Stelle: “Per il nostro territorio- ha detto la ‘grillina’-  questa nuova tecnologia GNL è molto importante per le possibili ricadute positive, per questo motivo la stiamo monitorando con grande attenzione”. Parole che riecheggiano quelle che nel 2011 declamavano i politici  affaristi che appoggiavano la Erg alla faccia dell’ambiente, della salute e nel nome di dubbie ricadute economiche che, in ogni caso interesserebbero le multinazionali dell’energia, non i siciliani e, forse, qualche sponsor politico (nel caso di Porto Empedocle, a quanto pare, non sono mancate tangenti).

Che i grillini possano cedere al solito miserabile ricatto occupazionale (si tratterebbe comunque di poco) lasciando ai soliti poteri la libertà di continuare a devastare il territorio, potrebbe risultare indigesto.O no?

Altro particolare interessante è che al workshop di Augusta c’era pure il sindaco di Gela, Domenico Messinese che dal Movimento 5 Stelle era stato ampiamente criticato per il suo essersi dichiarato favorevole a un progetto simile. Messinese è stato espulso dal M5S (per varie ragioni) e ad Augusta si è tolto un sassolino dalle scarpe:

“Rimaniamo positivamente sorpresi – hanno dichiarato Messinese e il suo assessore Simone Siciliano – dalla posizione favorevole del sindaco di Augusta, Maria Concetta Di Pietro, e dell’onorevole Davide Crippa, entrambi pentastellati al di sopra di ogni sospetto, sull’ampliamento delle banchine del porto di Augusta e sulla possibilità di realizzare un rigassificatore GNL all’interno dello scalo. Questo ci rincuora perché evidentemente, contrariamente alla posizione integralista di alcuni consiglieri grillini di Gela, la nostra direttrice politica di far divenire la città un riferimento strategico sul Mediterraneo con la realizzazione di una stazione di ricarica GNL per navi e mezzi pesanti mossi con motori a doppia alimentazione, coincide con la linea del Movimento Cinque Stelle”.

Domanda: non è che erano entrambi da espellere? O è cambiato qualcosa nella visione politico economica del Movimento 5 Stelle?

E, ancora: ci risulta che il sindaco di Augusta avrebbe detto no all’hotspot per migranti perché sarebbe contrario ad una visione di sviluppo incentrata sul turismo. Si riferisce al turismo delle navi gasiere? No agli immigrati, sì alle multinazionali?

Abbiamo chiesto un intervento al gruppo parlamentare M5S. Se arriva, ve lo comunicheremo.

Intanto prendiamo atto che il porto di Augusta, per nulla intimorito dalle pesanti inchieste che lo hanno toccato da vicino, continua ad attirare interessi variegati e variopinti.

AGGIORNAMENTO:

Trizzino (M5S): “Non abbiamo avallato il rigassificatore di Augusta”

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti