Pio La Torre, Faraone mette una toppa, ma è bucata! E Renzi sa chi era La Torre?

29 aprile 2016

Con un tweet di un’ora fa, il sottosegretario tenta di rimediare alla magra figura sull’anniversario della morte di La Torre. Un militante gli suggerisce di fare di più, mentre un’altra parla di delusione…Intanto il programma della visita di Renzi in Sicilia continua a subire modifiche

Dopo avere cambiato per tre volte il programma della visita del premier in Sicilia (sotto l’ultima versione) e dopo avere, tutte e tre le volte, ignorato il fatto che domani ricorre l’anniversario dell’uccisione di Pio La Torre, Davide Faraone tenta di metterci una toppa.

Forse spinto dall’indignazione suscitata sul web da questa dimenticanza (qui il nostro articolo, che ha registrato molti lettori), o forse spinto dal suggerimento di qualche attenta segretaria, si è ricordato della ricorrenza. Un’ora fa (quando scriviamo sono circa le 17), il suo mesto tweet:

“Domani anniversario omicidio Pio La Torre. A ‪#‎Pa‬ e ‪#‎Ct‬ presentiamo con @matteorenzi i patti per le due città. Diamo concretezza al ricordo”. 

Una affermazione che lascia perplesso pure un militante del PD che sulla pagina Facebook di Faraone, commenta così il tweet:

“Trovate il tempo per portare Renzi a P.zza Gen.le Turba. Che già c’è chi scalpita per darvi addosso”. (Piazza Turba a Palermo,  è il luogo dove il segretario del PCI è stato ucciso nel 1982 ed è lì che ogni anno lo si ricorda). 

Della serie, questa storia del ricordo concreto fa solo ridere? In effetti… Questi patti, come vi abbiamo detto qui, servono solo a fare propaganda e ripetono un canovaccio già visto. Di concreto non c’è nulla. Anzi, l’unica cosa concreta è che Faraone conferma che non si degneranno nemmeno di portare un fiore sul luogo del delitto.

Sulla gente che scalpita, poi, ci sembra del tutto logico che lo faccia. Siamo oltre il ridicolo: un Premier del PD che nell’annunciare la sua visita in Sicilia proprio il 30 Aprile non cita La Torre (probabile che non sappia nemmeno chi sia, visto lo spessore culturale e politico del soggetto) e con un suo referente siciliano- più scienziato di lui-  che nemmeno si è degnato di parlarne nelle sue tante comunicazioni sul programma della visita.

Sul profilo Facebook di Faraone interviene anche un’altra voce, meno tollerante della prima: “Il ricordo è concreto se si accompagna ad un gesto di memoria, che delusione”!

Lo ripetiamo: poiché in effetti, Davide Faraone e Matteo Renzi nulla hanno a che fare con Pio La Torre (strenuo difensore dell’Autonomia e antimilitarista, ovvero tutto il contrario di loro, come vi ricordiamo qui) , avrebbero fatto meglio, per coerenza, a non nominarlo nemmeno.

La toppa è arrivata tardi, ed è pure bucata.

Intanto, come già detto, sia a Catania che a Palermo si annunciano ‘comitati d’accoglienza’ per Renzi: dagli indipendentisti (qui il post del prof Massimo Costa, leader di Siciliani Liberi) a tanti cittadini comuni che non hanno ancora digerito le politiche economiche del suo governo. Ricordiamoci che, ormai, in qualunque parte del nostro Paese si rechi, Renzi viene accolto da gente ‘festante’ che vorrebbe ‘acclamarlo’. Le precauzioni sono obbligate.

Che ci sia aria di proteste lo si intuisce anche dai continui cambiamenti al programma: a Palermo, ad esempio, hanno deciso di stare ben lontani dal centro.

Ecco il programma (salvo ulteriori cambiamenti):

Renzi dovrebbe  arrivare a Catania alle 12.30, al teatro Bellini (non più al sSangiorgi). Alle 14 è atteso sull’autostrada Catania – Palermo dove ‘inaugurerà’, la riapertura del viadotto Himera.

Poi Palermo, alle 15,30, non più al Teatro Massimo, ma all’ex deposito locomotive di Brancaccio. Lontano da tutto.

 

Renzi e Faraone snobbano Pio La Torre: arriva la conferma

Il circo Renzi e il gigante Masterplan

Renzi oggi-domani a Palermo e Catania: “Picciuli pi tutti, pi ‘i belli e pi ‘i brutti

 

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