Nuovo ‘successo’ del Governo Crocetta-PD: chiude anche Villa Piccolo di Calanovella a Capo d’Orlando

16 aprile 2016

Che le attività culturali della Sicilia erano i sofferenza lo sapevamo. Ma che il Governo regionale di Rosario Crocetta sia riuscito nell’intento di far chiudere la villa Giuseppe Tomasi di Lampedusa passava le sua vacanze insieme con il cugino poeta, Lucio Piccolo, beh, questo è veramente troppo. Con la chiusura di Villa Piccolo di Calanovella, a Capo d’Orlando, l’esecutivo regionale e i partiti che lo sostengono – PD siciliano in testa – hanno toccato il fondo

L’ala ‘gelida’ del Governo regionale di Rosario Crocetta e del PD si è posata anche su Villa Piccolo, a Capo d’Orlando. E’ il luogo dove ha vissuto il poeta Lucio Piccolo di Calanovella, cugino di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, che proprio in questa villa amava spesso rifugiarsi per meditare, leggere e scrivere. In una Sicilia dove tutto è ormai decadenza, è anche normale, quasi logico, che a farne le spese siano i luoghi della cultura e le attività culturali.

Nelle scorse settimane è sembrato che fosse stata messa in vendita l’Abbazia di Santa Maria di Maniace – chiamata anche Ducea di Nelson, Castello di Nelson e Ducea di Maniace – al confine tra i Comuni di Bronte e di Catania. Sempre nella città Etnea l’ufficiale giudiziario, nei giorni scorsi, ha pignorato alcuni beni del Teatro Stabile. Avete letto bene: il Teatro Stabile di Catania, tempio del Teatro di prosa, una delle più importanti istituzioni culturali della Sicilia e dell’intero Paese ha subito un pignoramento. Incredibile!

Tutte le istituzioni culturali della Sicilia sono in sofferenza. Un’Isola che dovrebbe vivere del binomio cultura-turismo sta praticamente smantellando le attività culturali (anche sul turismo meglio tacere: basti pensare al tentativo di regalare a un gruppo tedesco un ‘pezzo’ dell’area di Torre Salsa per realizzare un Resort per ricchi: il tutto con la ‘benedizione’ degli ambientalisti, o presunti tali: altre vergogne della Regione siciliana amministrata da un centrosinistra di affaristi).

Ora, come detto all’inizio tocca a Villa Piccolo.

“Oggi è una pagina triste per la Sicilia e non solo – si legge in un comunicato diffuso dalla Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella -. Il luogo incantato della bellezza siciliana, la casa che fu della famiglia Piccolo di Calanovella, del poeta Lucio, e dei suoi straordinari fratelli, Casimiro e Agata Giovanna, il luogo dove furono scritte pagine memorabili del romanzo italiano più letto al mondo, Il Gattopardo, chiude i battenti. Il Presidente del prodigioso rilancio della Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella, l’avvocato Giuseppe Benedetto, si è dimesso, con effetto immediato, nel corso del consiglio di amministrazione convocato ieri, sabato 16 aprile 2016″.

Del consiglio di amministrazione fanno parte lo scrittore Aurelio Pes, Andrea Pruiti Ciarello, il giornalista Alberto Samonà e il consigliere onorario Vanni Ronsisvalle. Tutti, unitamente al Sindaco di Capo d’Orlando, Enzo Sindoni, hanno solidarizzato con il presidente della Fondazione, decidendo di compiere l’ultimo drammatico passo: la chiusura dei cancelli di Villa Piccolo, dei suoi musei, del Suo splendido parco conosciuto in tutto il mondo.

“Null’altro vi era da fare per amministratori oculati – si legge sempre nel comunicato -. La demenziale inettitudine della più famigerata burocrazia regionale, unita all’incapacità e al disinteresse di una classe politica a porre argine a tanta nefasta invadenza, hanno compiuto il misfatto. La Fondazione, che con l’importante mostra organizzata l’anno scorso al Teatro Antico di Taormina ha letteralmente ‘inventato’ una nuova modalità di finanziamento degli enti culturali virtuosi, non ha ottenuto neppure quanto dovuto dalla Regione siciliana in forza della convenzione regolarmente sottoscritta tra le parti”.

“Ritardi e ottusità della Regione – prosegue il comunicato – hanno portato l’Istituzione culturale sull’orlo del collasso. Si badi bene, nel caso in questione si tratta di un’amministrazione della Fondazione che in tre anni ha ottenuto successi unanimemente riconosciuti: una nuova ala museale aperta ex novo, un parco rinato a nuova vita, meraviglie architettoniche e storiche curate e valorizzate, innumerevoli attività ed iniziative culturali di livello internazionale svolte con continuità. Unanime riconoscimento alla preziosa opera del Presidente Benedetto e del consiglio di amministrazione della Fondazione Piccolo è giunto da ogni settore della società”.

Parliamo insomma di un’eccellenza assoluta della nostra terra. Il Presidente Benedetto ha più volte affermato “la mafia si combatte in Sicilia non con vuote parole, ma aiutando i giovani a crescere a contatto dell’arte, della cultura, della bellezza”.

I rappresentanti di Istituzioni nazionali e internazionali, i più importanti magistrati, i più sensibili uomini di cultura, i giornali di tutto il mondo hanno espresso apprezzamento e condivisione per questa impostazione e per quanto realizzato.

“La burocrazia della Regione siciliana, invece, ha deciso che Villa Piccolo vada chiusa – conclude la nota della Fondazione Piccolo di Calanovella -. Ne prendiamo atto con la sofferenza e lo strazio di chi ha dedicato del tutto disinteressatamente, spendendo energie di ogni tipo, anni di impegno alla cura di tanta delicata creatura”.

I turisti che arriveranno a Capo d’Orlando – che soprattutto in estate è una delle mete turistiche internazionali della Sicilia – non potranno più visitare la villa che ricorda Tomasi di Lampedusa e il poeta Lucio Piccolo.

Grazie presidente Crocetta, grazie a Carlo Vermiglio, assessore regionale ai Beni culturali, grazie a tutta la Giunta regionale, grazie ai partito che appoggiano questo Governo della malora all’Assemblea regionale siciliana, grazie al PD. E un grande grazie, infine, al Governo Renzi, quello che ha ‘svuotato’ le ‘casse’ della Regione siciliana con la connivenza di Crocetta e del PD siciliano.

In questo video c’è lo sfascio della Regione siciliana che crea solo danni alle istituzioni culturali: a cominciare proprio da Villa Picoclo di Calanovella. 

P.S.

Così ci siamo giocati anche la visita in uno dei luoghi magici della Sicilia: gli acquarelli di Casimiro Piccolo, la stanza dove il poeta Lucio Piccolo leggeva e scriveva e chiacchierava con il cugino Giuseppe Tomasi di Lampedusa, il cimitero dei cani, il giardino dal mille colori: un modo che Bent Parodi di Belsito – giornalista e scrittore di polso – ha cercato, prima di passare a miglior vita, di preservare e di far conoscere al mondo.

Ma questi discorsi non possono interessare Crocetta, non possono interessare l’assessore-ragioniere Alessandro Baccei, mandato in Sicilia da Renzi per depredare le finanze della regione siciliana; e non interessano affatto i politici – ovvero i deputati di Sala d’Ercole – che tengono in piedi questo disastroso Governo regionale. 

Ma quand’è che i Siciliani decideranno di scendere in piazza per cacciare questa gente che sta distruggendo la Sicilia? 

 

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