Ex sportellisti: la dottoressa Anna Rosa Corsello stronca la ‘soluzione’ trovata dalla commissione Bilancio dell’Ars

9 aprile 2016

Tutto si può dire della dottoressa Anna Rosa Corsello, già dirigente generale dei dipartimenti Formazione professionale e Lavoro della Regione siciliana: ma non che non conosca la materia. Sulla sua pagina facebook donna Rosa Corsello ‘fa nuova’ la politica vecchia siciliana che, ancora una volta, vende illusioni

Ieri abbiamo scritto un articolo nel quale manifestiamo i nostri dubbi sulla ‘soluzione’ trovata dalla commissione Bilancio e Finanze dell’Ars per risolvere il problema dei mille e 700 dipendenti degli ex Sportelli multifunzionali licenziati dal Governo della Regione (articolo che potete leggere qui). Oggi, sulla propria pagina faceboob, la dottoressa Anna Rosa Corsello, già dirigente generale dei dipartimenti Formazione professionale e Lavoro della Regione siciliana interviene su questo argomento.

Leggiamo assieme cosa scrive nel suo post:

“Ieri in commissione Bilancio – si legge nel post – è stato presentato un emendamento, in materia di servizi per il lavoro, in ordine al quale, per la mia lunga esperienza nell’Amministrazione competente, non posso esimermi dal formulare alcune osservazioni.

La prima, riguarda il comma con cui si demanda all’assessore al ramo l’adozione degli ‘adempimenti applicativi’ dei decreti legislativi 181 (sic! abrogato dal 150/2015 ad eccezione di due articoli) e 276 (già applicato in Sicilia dal 2002). Senza nulla dire sulla competenza ex LR10/2000 dell’Amministrazione attiva (dirigente generale) in relazione agli ‘adempimenti applicativi’, né sulle ‘condizioni ex ante’ (condizionalità ex ante che sono un’altro concetto) in merito al recepimento postumo di norme applicate da 14 anni si potrebbe scrivere un trattato… per precisare l’ovvio!

Insomma nella Regione siciliana la riforma introdotta dal Dlgs150/ si attua con la reviviscenza di disposizioni abrogate o comunque obsolete. Per non parlare poi del contenuto degli altri commi. Con il secondo si prevede che, a fronte,della ‘facoltà’ prevista dal 150 la Sicilia ‘si avvale’ di soggetti diversi da quelli competenti: i Cpi. Ma quali sono gli organismi in house providing (non proveding) del dipartimento Lavoro?

Fin quando ero in servizio c’era solo il Ciapi per fare affidamenti al quale è stata necessaria l’autorizzazione della CE. Ne avranno creati altri da Novembre ad oggi? In altri termini, se la politica, condivisibilmente, desidera risolvere il problema degli operatori degli Sportelli multifunzionali, soddisfacendo le loro legittime aspettative create per molti anni dall’Agenzia per l’impiego, adotti una norma chiara, esplicitando in che modo e con quali risorse intende dare una risposta vera a chi la attende da mesi, coerente con le disposizioni delle leggi statali, che hanno avocato la competenza in materia di politiche attive.

La riforma del mercato del lavoro in Sicilia – conclude la dottoressa Corsello – non si attua istituendo elenchi di cui non si specifica il fine e l’utilità, né con norme meramente defatigatorie di cui, ovviamente, la collettività non ha bisogno”.

Di fatto, la dottoressa Corsello – alla quale non si può certo negare la conoscenza della materia – avvalora i nostri dubbi: la vecchia politica siciliana – centrosinistra e centrodestra insieme – sta provando, ancora una volta, a illudere gli ex sportellisti.

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