Il Tram, la ZTL, l’AMAT: le tre ‘monadi senza finestre’ con le quali Leoluca Orlando a Giusto Catania giocano sulla pelle dei cittadini

1 aprile 2016

Il Tram di Palermo? Serve per liberare i cittadini dalla schiavitù dell’auto. E quindi per inquinare meno. La ZTL? Serve per convincere i cittadini a non utilizzare l’auto. L’AMAT? Deve gestire il Tram con gli incassi degli automobilisti che pagano la ZTL. Ma se la ZTL è fatta per convincere i palermitani a lasciare l’auto e a prendere il Tram come può finanziare lo stesso Tram? Ecco a voi le meta-riflessioni filosofiche del sindaco Orlando e dell’assessore Catania. Al cospetto dei quali Gorgia da Lentini e Protagora debbono andare a nascondersi…

  

In queste ore leggiamo notizie sulla ZTL e sui conti economici del Tram di Palermo che a noi, con rispetto parlando, sembrano un po’ campati in aria. Intanto le due cose dovrebbero essere distinte. La Zona a Traffico Limitato (ZTL) dovrebbe servire a ridurre la circolazione di automobili e, quindi, a ridurre l’inquinamento dentro il perimetro (in verità un grande, forse troppo grande perimetro) della stessa ZTL. Il secondo – il Tram – dovrebbe essere un servizio alternativo all’automobile.

Se provate a chiedere all’assessore comunale alla Mobilità, Giusto Catania, a cosa servono le ZTL, vi risponderà, correttamente, che sono state programmate per ridurre la presenza delle automobili dentro questo grande perimetro. Ne consegue che il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e lo stesso assessore Catania dovrebbero essere molto contenti del fatto che tantissimi cittadini che vivono al di fuori del perimetro della ZTL non acquisteranno il pass: perché così facendo non inquineranno.

Dov’è la nota stonata di questa storia, allora? Nel fatto che il prossimo 6 Aprile il TAR Sicilia (Tribunale Amministrativo Regione) si pronuncerà sul ricorso presentato da alcune associazioni non contro la ZTL, ma contro le illegittimità che stanno dietro l’istituzione di questa Zona a Traffico Limitato.

Leggiamo, qua e là, che gli amministratori comunali di Palermo sarebbero preoccupati di un’eventuale ‘bocciatura’, da parte dei giudici del TAR, della ZTL. Perché, così leggiamo, tale ‘bocciatura’ farebbe venire meno le risorse finanziarie per sostenere il Tram!

La cosa a noi sembra assurda: perché il Tram (che peraltro è costato una barca di soldi: oltre 320 milioni di Euro per 15 chilometri circa di strada ferrata cittadina, senza gallerie: più di 20 milioni di Euro al chilometro: una somma che a noi sembra enorme!) è stato realizzato per convincere i cittadini di Palermo a non prendere l’automobile e a utilizzare, per l’appunto, il Tram per non inquinare; e troviamo molto, ma molto singolare che per far muovere un Tram bisogna vivere nella speranza che i cittadini paghino il pass per entrare con le automobili in una mega ZTL che dovrebbe essere istituita proprio per non inquinare!

Non ci convincono nemmeno i ‘numeri’ che leggiamo in queste ore a proposito dell’AMAT, l’Azienda per il trasporto pubblico che gestisce il trasporto dei passeggeri su autobus e lo stesso Tram (oltre il car sharing e il bike sharing).

Si parla di un contratto di 80 milioni di Euro con il Comune di Palermo. Il Tram costerebbe circa 22 milioni di Euro all’anno. Siamo sicuri che la cifra sia questa? Siccome il personale che opera nei Tram è dell’AMAT, il costo dovrebbe scendere a 15-16 milioni di Euro all’anno.

Da dove dovrebbero arrivare questi soldi per far muovere il Tram? Leggiamo che, di soli biglietti-Tram, l’AMAT dovrebbe incassare circa 4 milioni di Euro. Leggendo questa cifra ci chiediamo e chiediamo:

ma l’AMAT, con tutti gli autobu – con un prezzo del biglietto pari a quello del Tram – incassa 5 milioni di Euro all’anno, come può la stessa AMAT incassare 4 milioni di Euro all’anno dal solo Tram?

Leggiamo sempre che nel 2017 gli incassi del Tram dovrebbero arrivare a 4,5 milioni di Euro, 5 milioni di Euro nel 2018 e 5 milioni e mezzo di Euro dal 2019 in poi.

Ribadiamo: a noi questi ‘numeri’ non convincono affatto. Ricordiamo che il biglietto del Tram è uguale a quello dei bus dell’AMAT. A noi, ad esempio, risulta che, nel mese di Gennaio di quest’anno, l’AMAT, per il servizio bus, ha staccato circa 250 mila biglietti. Mentre per il Tram ha staccato circa 60 mila biglietti.

Com’è possibile che gli incassi dei biglietti dei bus risultino quasi equivalenti a quelli del Tram?

Insomma, i ‘numeri’ non tornano. E allora da dove dovrebbero arrivare gli altri soldi? ‘Spremendo’ con nuove tasse i palermitani?

Qualcuno ha detto ai palermitani che, negli ultimi tre anni, hanno pagato oltre 200 milioni di Euro di tasse comunali in più, per avere servizi sempre più scadenti?

Qualcuno ha detto ai cittadini di Palermo che le addizionali IRPEF e IRAP sono già le più alte d’Italia?

Qualcuno ha raccontato ai palermitani che quest’anno – grazie a un decreto legge del Governo Renzi – i cittadini che hanno sempre pagato la TARI (Tassa per l’immondizia) pagheranno anche per quei cittadini che non hanno mai pagato la stessa TARI?

Lo sanno che l’aumento di questa bolletta potrebbe andare dal 30 al 40 per cento più, prescindere dal raddoppio della cosiddetta ecotassa?

Già, l’ecotassa. Con una norma truffaldina inserita nella Finanziaria regionale di quest’anno la Regione ha raddoppiato la cosiddetta ecotassa. Parliamo di quella parte della TARI che va alla Regione: lo scorso anno i siciliani hanno pagato 30 milioni circa di ecotassa, quest’anno pagheranno 60 milioni di Euro circa.

E sapete, egregi palermitani, con quale scusa Rosario Crocetta e la maggioranza dell’Assemblea regionale siciliana vi hanno raddoppiato l’ecotassa? Perché non effettuate la raccolta differenziata dei rifiuti. Loro, gli amministratori comunali, non hanno fatto nulla per incrementare la raccolta differenziata dei rifiuti, e noi cittadini paghiamo un’ecotassa doppia!

Anzi, per essere precisi, il Comune di Palermo ha anche sbaraccato l’isola ecologica, come vi abbiamo raccontato qui.  E ora la Regione ci tassa pe runa scelta adottata dal Comune di Palermo, Vi sembra normale?

Se poi consideriamo che il Governo regionale, dal 2008 ad oggi, ha favorito le discariche a scapito della raccolta differenziata dei rifiuti, vi rendete conto di quale raggiro – e di quanta ingiustizia (e di quanta disinformazione!) – ci sia dietro questo incredibile raddoppio dell’ecotassa.

Che dire? Che fino ad oggi il sindaco Orlando, l’assessore Catania e i vertici dell’AMAT, su ZTL e Tram, hanno fatto solo una grande confusione. Dimostrando di aver affrontato argomenti così delicati senza un progetto strategico, senza un progetto economico, in un’atmosfera di totale confusione.

Come si fa – per citare un altro esempio – a spendere ogni anno 13 milioni di Euro (soldi tolti con le tasse ai palermitani) per tenere in piedi una società che si occupa di informatica – la SISPI – che in tre mesi non è stata nemmeno in grado di consentire ai cittadini di acquistare il pass via internet?

Che senso ha obbligare i palermitani che vivono dentro il perimetro della ZTL – e che già pagano il posto per il parcheggio – a pagare anche 90 Euro all’anno per la ZTL? Non è un’odiosa disparità rispetto ai palermitani che vivono al di fuori della ZTL, che potranno non acquistare il pass?

La verità è che in questa storia non c’è una sola cosa fatta con un po’ di criterio. Solo furbi (i 320 milioni di Euro di appalti per il Tram) e dilettanti alla sbaraglio.

Che tristezza!

 

 

 

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