Corte dei Conti 2/ Studenti senza trasporto pubblico e tessere gratuite a chi non ne ha bisogno!

6 marzo 2016

Un passaggio della relazione del procuratore regionale della Corte dei Conti, Giuseppe Aloisio, ponte l’accento su una contraddizione di una Regione che lascia a piedi gli studenti e distribuisce tessere gratis a chi non ne ha bisogno! Il tutto in uno scenario in cui, da domani, le ex Province siciliane, ormai in default, non si occuperanno più disabili e della manutenzione delle scuole. Quando pensano di intervenire Renzi e il suo ‘luogotenente’ in Sicilia, l’assessore-commissario, Alessandro Baccei?

Nella relazione del procuratore regionale della Corte dei Conti per la Sicilia, Giuseppe Aloisio – presentata ieri in occasione dell’apertura dell’anno giudiziario – c’è un passaggio sulla scuola, e sui servizi essenziali che la pubblica amministrazione siciliana dovrebbe fornire agli studenti, che deve fare riflettere. Scrive il procuratore Aloisio:

“Il contesto siciliano si presenta ancora più preoccupante a causa dell’uscita dai circuiti educativi di una larga fascia della popolazione studentesca, con alte percentuali di dispersione scolastica riscontrate addirittura nella scuola materna e nella scuola secondaria di primo grado. Quindi è improrogabile riconoscere concretamente il ruolo pubblico esercitato dall’Istituzione scolastica, che ha il compito di trasmettere non solo competenze e conoscenze, ma soprattutto valori, assicurando l’effettività del diritto allo studio”.

Da questo primo passaggio apprendiamo che la Sicilia registra un preoccupante aumento della dispersione scolastica: segnale sociale devastante, in una terra dove, come insegnava Padre Pino Puglisi, bisogna lavorare per strappare i giovani dalle indisie della mafia e non agevolare la dispersione scolastica, sulla quale, invece, la mafia prospera.

“Stupisce, pertanto – leggiamo sempre nella relazione del procuratore Aloisio – la vicenda, di vastissima eco mediatica, degli studenti di Capizzi, paese della Provincia di Messina, che la mattina del 12 ottobre 2015 hanno raggiunto a piedi Nicosia, distante 27 chilometri, dove frequentano le scuole superiori, per protestare contro il taglio dei contributi per il trasporto alunni. Questo, mentre l’Amministrazione regionale distribuisce innumerevoli tessere di libera circolazione, previste dal decreto assessoriale n.121/Trasporti del 21 giugno 2001, per l’utilizzo gratuito di tutti i mezzi di trasporto pubblico locale regionale, assegnate a vertici istituzionali, dirigenti e dipendenti regionali in servizio e in quiescenza, senza alcun riferimento alla capacità reddituale dei destinatari dei benefit. Certamente, destinare tali risorse agli studenti costituirebbe un intervento quantitativamente insufficiente, ma assai significativo sotto il profilo simbolico, per recuperare quel deficit di credibilità accumulato nel corso di troppi anni”.

L’accusa a chi oggi amministra la Regione è pesantissima: si lasciano a piedi gli studenti e poi si distribuiscono “innumerevoli tessere di libera circolazione” a soggetti che non ne avrebbero in buona parte bisogno.

Uno scenario che si è ulteriormente aggravato con il taglio del servizio trasporti agli studenti disabili. E, in generale, con il taglio – che si annuncia a ancora più pesante e generalizzato – dei servizi ai disabili e alle scuole superiori della Sicilia: cosa, questa, che avverrà da domani, con il sostanziale default delle ex nove Province siciliane (come potete leggere in questo articolo), ribattezzate pomposamente Liberi Consorzi di Comuni.

Insomma, da domani, quanto denunciato ieri dai vertici della Corte dei Conti della Sicilia rischia di diventare un fatto quasi ordinario, perché le scuole superiori – della cui manutenzione si sono sempre occupate le Province siciliane – rimarranno senza assistenza.

 

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