A Palermo un convegno sul “Randagismo politico”? No, era sul randagismo dei cani

30 gennaio 2016

Giovedì sera un nostro ‘presunto’ informatore ha cercato di farci ‘deragliare’. Ci voleva far credere che l’Istituto Zooprofilattico – complice il Nuovo Centrodestra Democratico di Angelino Alfano – avrebbe organizzato per il giorno successivo (cioè ieri, Venerdì 29 Gennaio) un convegno sul “Randagismo politico” di Sala d’Ercole. Meno male che abbiamo scoperto che il convegno c’era, ma riguardava i cani, che sono molto più seri dei deputati che passano da uno schieramento all’altro in cambio di benefici & prebende…

di Procopio da Cesarea

Lo confessiamo: tra l’altro ieri sera e ieri mattina stavamo per scrivere un articolo di politica partendo da una notizia falsa. O meglio, da una notizia che ci era sembrata – credeteci: senza alcuna malizia – di natura politica.

La storia è questa: nel pomeriggio di giovedì abbiamo saputo che l’indomani – cioè ieri, Venerdì 29 Gennaio – a Palermo si sarebbe svolto un convegno sul “Randagismo politico”. Lì per lì a noi la cosa sembrava strana: ma chi ha cercato di rifilarci la ‘polpetta avvelenata’ ci aveva quasi convinto:

“E’ un convegno – ci ha spiegato – per nobilitare tutti i parlamentari di Sala d’Ercole che, negli ultimi tre anni, provenienti da destra, dal centro e da sinistra, hanno deciso di appoggiare il governo di Rosario Crocetta”. 

L’ammettiamo: quest’ultima precisazione ci aveva convinti. Noi da Crocetta e dal PD siciliano, ormai, ci aspettiamo di tutto: sì, anche un convegno sul “Randagismo politico” con Totò Cardinale da Mussomeli e il segretario regionale del PD siciliano, Fausto Raciti, come relatori e, magari, la partecipazione straordinaria del presidente della Regione siciliana… Così a noi hanno presentato il convegno: e per un paio di ore ci abbiamo creduto.

Per fortuna, prima di scrivere, abbiamo fatto una verifica. E abbiamo scoperto che il convegno era organizzato dall’Istituto Zooprofilattico della Sicilia. Abbiamo chiamato il nostro informatore, o presunto tale, e gli abbiamo detto:

“Ma che ci racconti? Lo sai chi l’organizza il convegno?”.

E lui, fradicio fino in fondo, ci ha risposto:  “Certo che lo so: l’Istituto Zooprofilattico”.

E noi: “E secondo te l’Istituto Zooprofilattico organizza un convegno sul randagismo politico?”.

E lui: “Lo può fare. L’Istituto Zooprofilattico non dipende dalla Regione, ma dal Ministero della Salute. Che è gestito, come sapete, dal Nuovo Centrodestra Democratico del Ministro Alfano, il partito che, tra Roma e Palermo, ha più poltrone di governo e di sottogoverno che voti. Lo organizzano perché ce l’hanno a morte con Totò Cardinale”.

Noi: “E perché Alfano e i suoi giannizzeri siciliani ce l’avrebbero a morte con Totò Cardinale?”.

Lui: “Perché i transfughi dell’Ars che Totò ha portato a Crocetta avrebbero voluto portarglieli loro”.

Ovviamente noi non ci abbiamo creduto. E abbiamo avuto ragione. Perché qualche ora dopo un comunicato ufficiale annunciava che il convegno promosso dall’Istituto Zooprofilattico della Sicilia avrebbe affrontato il tema del randagismo dei cani e non del randagismo dei deputati di Sala d’Ercole! Insomma, un convegno serio e non la celebrazione dei mercenari dell’Assemblea regionale siciliana! 

Meno male che siamo stati attenti e abbiamo ‘verificato’ la notizia. Altrimenti…

Ve l’immaginate che cosa sarebbe successo se giovedì sera avessimo dato per buona l’indiscrezione malevola sul ‘randagismo politico’ che ci avevano rifilato? Avremmo scritto: il ‘capo’, o il ‘domatore’ dei ‘mercenari’ di Sala d’Ercole – parliamo ovviamente di Totò Cardinale da Mussomeli – che presiede un convegno sui deputati che concedono le proprie ‘grazie’ politiche e parlamentari al governo.

Avremmo descritto le storie politiche di tutti i parlamentari dell’Ars che seguono come pecorelle smarrite Totò da Mussomeli: le loro storie edificanti, le loro ‘battaglie politiche’ e, soprattutto, ‘culturali’. Grandi uomini politici!

Avremmo riportato fedelmente le parole soavi di Raciti – il grande, vero ‘custode’ delle ragioni politiche della sinistra siciliana (‘memorabile’ la sua battaglia contro il Muos di Niscemi: un uomo politico tutto d’un pezzo, Raciti: tutto grinta e ideali…) – sulla bella Alice Anselmo: sì, la bella Alice che Raciti al grido alfieriano di “volli, sempre volli, fortissimamente volli” ha imposto come capogruppo del PD all’Ars. Una donna che, per la sua statura e la sua storia, rappresenta degnamente il vero volto politico del Partito Democratico siciliano con le sue sei o sette casacche cambiate in tre anni: che, magari, avrebbe potuto esporre in bella mostra al convegno…

Un capitolo a parte l’avremmo dedicato a Michele Cimino, forse la forma politica più ‘alta’ di randagismo politico nobile finito nel ‘canile’ del Partito Democratico siciliano: da Forza Italia al PD attraverso il senatore Giuseppe Lumia: un marchio e una garanzia di linearità, correttezza, limpidezza… Quel Michele Cimino che, qualche anno fa, difendeva lo Statuto, o meglio, gli articoli finanziari dello Statuto. E che ora si ritrova ad appoggiare l’assessore romano-centrico all’Economia, Alessandro Baccei, che, per conto di Renzi, lavora per sbaraccare proprio gli articoli dello Statuto che Cimini difendeva. La coerenza, prima di tutto…

Meno male che ci siamo accorti per tempo del tiro mancino che ci avevano preparato. Meno male che, alla fine, abbiamo ‘sgamato’ il tutto e non abbiamo scritto un rigo. Meno male, meno male, meno male…

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